Toh, che novità! Il PD di Caserta è commissariato.
Con l’avvicinarsi delle elezioni comunali – che vedranno coinvolto anche il capoluogo – bisogna fare le cose “sul serio“, mettendo un punto sulla “eterna guerra interna” tra correnti, raffiche, spifferi e venticelli.
La decisione è stata presa dai vertici nazionali ed è stata comunicata da Lorenzo Guerini ai rappresentanti del partito presenti a Roma per l’assemblea nazionale.
Quando stava per nascere il PD, si disse che il nuovo partito sarebbe stato un luogo estremamente democratico e libero, aperto a tutti ed “impermeabile” a qualsiasi forma correntizia. All’odierna verifica dei fatti, Totò direbbe “Alla faccia del bicarbonato di sodio!”.
E nel capoluogo, la vicenda assume addirittura i toni del grottesco con 3 dei 4 candidati alle primarie che, prima si struggono per la candidatura e poi si ritirano in segno di protesta perché accusano Carlo Marino, eterno candidato a sindaco nel PD locale, di cercare accordi con pezzi del centrodestra.
Ma scusate, questi 3 – Battarra, Boccagna e Tresca – ci fanno o ci sono davvero?
Premesso che anche le pietre sanno benissimo che Carlo Marino si candiderà a sindaco di Caserta vita natural durante (…quindi , chiunque nel PD, voglia candidarsi a sindaco del capoluogo dovrà fare COMUNQUE i conti con l’ex-assessore di Falco…), la motivazione della loro protesta è francamente ridicola e pretestuosa, considerato che gli ultimi due – tanto per non andare troppo indietro nel tempo… – sindaci del capoluogo (…uno di centrosn e l’altro di centrodx), lo sono diventati proprio per mezzo dei trasfughi, di quelli cioè che una volta stanno di qua e la volta dopo stanno di là, che voltano bandiera a seconda delle loro convenienze. Hanno dimenticato – tanto per fare uno degli innumerevoli esempi – che Biagio Esposito fu presidente del consiglio comunale con il centrodestra (con cui si candidò) e poi continuò a fare il presidente del consiglio comunale anche dopo la vittoria elettorale del centrosinistra (con cui pensò bene di ricandidarsi)? Mah….
Forse, avendo saputo in anteprima che il Matteo, in qualità di segretario del partito, visto “l’andazzo” (…deprecabile quanto prevedibile…) ha deciso di “accellerare i tempi” nominando Franco Mirabelli quale commissario, hanno escogitato di fare il colpo ad effetto, ‘a mossa di dimettersi dalle primarie, nella speranza che il commissario, evitando anche l’incombenza delle primarie, tiri fuori dal cilindro un nome “superpartes” (Traettino?) con cui poi “accordarsi ed accodarsi“.
Nel frattempo informiamo i più che il nuovo commissario provinciale del Partito Democratico di Caserta Franco Mirabelli è un milanese di 56 anni, attuale senatore e componente della commissione antimafia insieme alla senatrice casertana Rosaria Capacchione.
Il Teatrino è dunque finito? Nooooooooo, siamo solo alle prime battute….
Venghino Signori, venghino ché c’è posto…