Due buchi finanziari non di poco conto quelli certificati dalla Guardia di Finanza nelle sue indagini sulle nomine inutili dei primari e dei dirigenti nell’Azienda ospedaliera di Caserta e nell’ASL.
Dal mancato rispetto della ‘Spending review’ sono scattate le indagini dei finanzieri che hanno analizzato le piante organiche di ogni singola azienda sanitaria, ospedaliera ed universitaria, rilevando quanti fossero gli incarichi dirigenziali in esubero assegnati e puntualmente retribuiti.
Nel corso dell’indagine è stata ricostruita l’intera procedura amministrativocontabile adottata dalla Regione Campania e dalle singole direzioni sanitarie ed ospedaliere per giungere alla riduzione delle posizioni in esubero la quale, in alcuni casi, dal lontano 2005 non era mai stata avviata.
Dalle indagini che poi sono confluite nell’invito a dedurre per 49 persone in tutta la regione Campania, è emerso che le strutture casertane hanno provocato un danno erariale complessivo di oltre 2 milioni di euro rispetto ai 16 totali della Campania.
In particolare i finanzieri hanno scoperto che in ospedale a Caserta tra il 2014 ed il 2015 sono stati pagati 17 primari e 170 funzioni dirigenziali in più per un totale di 890.404,87 euro di soldi usciti dalle casse dell’ospedale.
Discorso simile anche negli ospedali che fanno capo all’Asl di Caserta con 12 primari in più rispetto alla dotazione organica prevista e 387 dirigenti che hanno creato un danno erariale di 1.410.332,52 euro.
(Giuseppe Perrotta)