Sandro Dell’Agnello, coach della JuveCaserta, e Gennaro Di Carlo, coach casertano della Orlandina Basket, a “Cestisticamente Parlando” di Radio PRIMARETE Caserta da ora anche in podcast.
Ventiduesimo appuntamento stagionale con “Cestisticamente Parlando”, il rotocalco settimanale di Radio PRIMARETE condotto da Francesco Gazzillo, Rosario Pascarella, Sante Roperto e Eugenio Simioli (con regia di Imma Tedesco) in onda dalle ore 19.35 alle ore 20.55 sui 95 Mhz F.M., in streaming su www.radioprimarete.it (in replica ogni giovedì alle 0.05) oppure in podcast sul canale Youtube “Cestisticamente Parlando” e sulla pagina FB Cestisticamente Parlando – Radioprimarete.
Sandro Dell’Agnello:
Un commento sulla Final Eight di Coppa Italia?
Il risultato è stato quello più scontato, perché Milano ha costruito un roster dove può solo perdere lei le partite che contano. Mi sarei aspettato qualcosa in più da Sassari che non ha disputato una partita all’altezza del roster che ha. Per il resto, è andato tutto secondo le previsioni. Il rammarico più grande è che, con un pizzico di fortuna in più, potevamo esserci anche noi con merito.
Com’è stato il lavoro in questa settimana di riposo?
E’ stato complicato perché disputeremo due partite in un mese e non è affatto facile mantenere il ritmo. Domenica andremo a giocare in un campo molto caldo come quello di Capo D’Orlando, per noi è difficile allenarsi visto che abbiamo un roster molto corto. Oggi abbiamo avuto tre giocatori a letto con un forte virus e questo mi preoccupa per il nostro immediato futuro perché non riusciamo ad allenarci.
Come pensi di gestire questa situazione di roster “corto” visto l’infortunio di Metreveli? Ci saranno novità sul mercato?
Inevitabilmente siamo in una situazione complicata, visto che avremo tre giocatori in recupero da questo virus, ma andremo a giocare con il solo Hunt come centro di ruolo. In allenamento ci danno una mano i ragazzi delle giovanili, ma non ci danno una grossa affidabilità dal punto di vista fisico. Basti pensare al nostro prossimo avversario che ha un reparto lunghi da primi posti…Siamo vigili sul mercato qualora ci fosse un italiano disponibile sul mercato, ma al momento non ce ne è nemmeno mezzo.
Cosa temi della partita di domenica a Capo D’Orlando?
E’ una partita molto difficile, visto il roster da primi dieci posti dell’Upea, è sicuramente la squadra più forte di quelle che si devono salvare. Hanno recuperato bene Jasaitis dall’infortunio e hanno aggiunto un vero giocatore come Boatright che fa 20 punti a partita; in questo momento, il roster dei nostri prossimi avversari ci impensierisce molto.
Gennaro Di Carlo:
Secondo te ci potrà essere qualcosa di importante in termini di classifica già da questo turno di campionato?
Penso che, con dieci giornate ancora da giocare, è ancora troppo presto per fare valutazioni. Però è chiaro che, dato che si gioca sul filo della tensione, la partita tra Torino e Varese di domenica può tracciare un solco importante e un nuovo equilibrio.
Quanto è stato importante il recupero degli infortunati nel vostro momento positivo (NdR: 3 vittorie nelle ultime 4 partite)?
Credo che il lavoro dell’allenatore conti molto nei risultati sportivi e non solo i budget delle squadre, come dimostrato da Pistoia e Cremona che stanno facendo dei super campionati. Noi abbiamo inserito un signor giocatore che è Boatright, ma il lavoro dello staff dietro i nostri risultati è stato notevole.
Su cosa hai lavorato da quando sei arrivato sulla panchina paladina?
E’ stata una grossa responsabilità per me prendere una squadra che veniva da molte sconfitte e che ha preso 30 punti di scarto nelle prime due partite della mia gestione. Ho lavorato molto sull’aspetto mentale, visto che la squadra aveva perso fiducia viste tutte le sconfitte consecutive. La partita contro Venezia ci ha dato una spinta enorme e ci ha dato molta fiducia per la nostra stagione.
Che effetto le farà affrontare la squadra della sua città?
Sarà sicuramente una bella emozione, sono e rimarrò sempre legato alla JuveCaserta, ma per me domenica conterà solo la vittoria di Capo D’Orlando.
Le aggiunte “in corsa” di Boatright e Nankivil bocciano il vostro progetto iniziale di matrice europea?
Riguardo Nankivil, devo precisare che abbiamo avuto questa opportunità di ingaggiarlo in quanto Nika Metreveli, al quale auguro di recuperare in fretta dall’infortunio, ha esercitato una clausola di uscita dal contratto. Per quello che riguarda Boatright, credo che sia stato necessario un suo rinforzo visto che eravamo ultimi in classifica e la salvezza di Capo D’Orlando è una condizione necessaria per la continuità del nostro progetto.