“… è più semplice di quanto immagini, certi brividi non puoi descriverli con parentesi metaforiche…”
Malmo – Il Principio di Archimede
La musica è un cerchio che si chiude ogni volta che un artista sale sul palco e restituisce quello che riceve dal pubblico davanti a lui. I Malmo, allo Smav di Santa Maria a Vico, hanno chiuso un cerchio simbolico per aprirne uno nuovo, più grande, capace di contenere tutti coloro che erano lì per loro, ad ascoltarli e a celebrarli. Si perché è proprio allo Smav che i malmo avevano dato il via a quest’avventura che porterà alla realizzazione del loro primo album. Non sono però stati i soli artefici di questo piccolo miracolo che è la nuova scena musicale Casertana e non solo. Si perché in tempi bui, come li definirebbero I Ministri, solo il bello ci può salvare. Gli artisti sul palco al concerto organizzato dai Malmo sono tra le cose migliori in circolazione in questo momento.
Il concerto, organizzato come un grande crowdfounding per completare le registrazioni del loro primo disco ha visto alternarsi alcune delle realtà migliori del panorama musicale nostrano. Noi di Radio PRIMARETE, con la trasmissione The OtherSide abbiamo il piccolo orgoglio di aver ospitato tutti gli artisti che ieri hanno dato vita ad uno spettacolo carico di intensità e con momenti di vera emozione.
Alle Coma Berenices (duo formato da Antonella Bianco e Daniela Capalbo) è spettato il compito di dare il via alle danze, con la loro musica sperimentale hanno aperto un varco nel pubblico che ormai stava riempiendo quasi per intero il locale. Le Coma Berenices sono in procinto di presentare il loro primo Ep (Delight) che corona un anno e mezzo di concerti e di sperimentazioni in giro per la Campania e non solo. La loro musica è un biglietto d’ingresso per un dimensione altra, dove la percezione delle vibrazioni date dalla musica è più diretta, senza intermediazioni, erano dunque la scelta migliore per preparare a quello che sarebbe successo dopo sullo stesso palco.
Quando ormai l’attenzione era alta e il locale ormai aveva raggiunto il fatidico sold out è la volta di Joseph Foll universalmente conosciuto ormai come P.O.P.P.O., anche lui è al lavoro sul suo primo disco di inediti anche se quando comincia col suo repertorio le persone sotto il palco cantano a memoria tutte le canzoni a testimonianza che il pubblico casertano è quanto mai vivo e attento alle nuove proposte, spesso lontane dai clamori dei mass media ma di assoluta qualità e, a nostro parere, destinate a grandi cose.
La Piccola Orchestra Per Prestazioni Occasionali porta alle stelle il morale con una rapida serie di canzoni capaci di oscillare tra il sarcasmo e la poesia. Ormai è tutto pronto per Blindur, duo proveniente da Cardito che ha veramente poco bisogno di presentazioni. Basta per loro ricordare solo l’ultimo riconoscimento ottenuto, in ordine di tempo, ovvero il primo premio nel festival “Sotto Il Cielo di Fred” ottenuto a Torino meno di una settimana fa.
Blindur (Massimo De Vita e Michelangelo Bencivenga) cantano i loro cavalli di battaglia dal primo ep e non solo, o almeno provano a farlo, perché le loro canzoni sono ormai talmente familiari che viene naturale cantarle con loro e il pubblico a tratti diventa il protagonista dello show.
A quel punto si avverte la sensazione che di questa musica si ha bisogno. Alcuni parlerebbero di “droga” ma a mio parere è più un “Circolo Virtuoso” (ecco che torna il cerchio dei Malmo) perché anche in un’epoca dove i dischi non si vendono più come prima e la musica è diventata liquida e immateriale ci si rende conto in serate del genere che non si può davvero rinunciare a certe emozioni.
I Malmo sono la band giusta per dare il colpo finale a questa serata. Il loro live è un intervento musicale a cuore aperto. Il cuore non è solo quello delle tante persone sotto al palco ma anche e soprattutto quello dei quattro in scena. Basta incrociare lo sguardo di Daniele e Marco, provare a sostenere l’intensità di Vincenzo alla Batteria e del tuttofare, Vincenzo de Lucia. La performance viene arricchita chiamando a interpretare le loro canzoni uno alla volta tutti gli altri artisti che li avevano preceduti, dando un tocco diverso ad ogni brano e rendendo il tutto quasi irripetibile.
Un concerto infatti raggiunge il suo scopo non solo quando si vende un biglietto, ma piuttosto quando chi è sul palco è lì per chiudere quel famoso cerchio dato da una canzone scritta tempo prima, arrivata ad un pubblico che è lì per riascoltarla, restituendo a chi l’aveva scritta tutto il proprio vissuto in modo da rendere quella stessa canzone qualcosa di completamente diverso. E’ un percorso la musica, specialmente la musica live, ieri questo percorso è terminato, ma solo per ricominciare nuovamente.
Bob Marley in una delle sue canzoni più famose diceva
“My feet is my only carriage and. So I’ve got to push on thru”
Il bagaglio dei Malmo da ieri sera si è arricchito notevolmente, e di certo saremo lì insieme a loro alla prossima fermata, quando dai loro Palloni Aerostatici scenderanno con il prossimo disco.
(Raffaele Calvanese)