Ci si augura che diventi l’evento sociale dell’anno a Caserta. Una grande manifestazione di sport e di spettacolo, a sfondo benefico, con numeri da show televisivo.
Oltre seimila spettatori, di cui cinquemila studenti, cinquanta personaggi della tv e del cinema, decine di media partner, tante personalità del mondo delle istituzioni, enti, associazioni, comitati e un testimonial d’eccezione, il cui nome è ancora top secret.
Il comitato di Caserta di Unicef Italia, presieduto da Emilia Narciso, per il 9 aprile, dalle ore 9.30, al PalaMaggiò di Castel Morrone, sta organizzando “Un canestro per Unicef”, festa conclusiva di “Tutti giù per terra”, la campagna di solidarietà promossa da Unicef a favore dei bambini migranti e che, in provincia di Caserta, ha già riscosso un successo straordinario.
«Per noi – ha dichiarato Narciso – la solidarietà va associata alla parola sorriso. I giovani hanno già risposto alla grande. Ora, ci aspettiamo che la città capoluogo e le comunità della provincia facciano il resto».
Il programma è ancora in corso di definizione; di certo si sa solo che sul parquet scenderanno tre rappresentative che animeranno, con il pretesto della partita di basket, un divertente spettacolo che trascinerà i seimila del palazzetto.
«Sono certa – ha aggiunto la presidente del comitato casertano dell’Unicef Italia – che tutti, organizzatori, volontari, ospiti e pubblico, daranno prova di sensibilità nei confronti dei bambini in difficoltà».
Poiché tutte le professionalità coinvolte hanno scelto di prestare la loro opera a titolo gratuito, l’incasso della manifestazione sarà devoluto per intero all’Unicef e al fondo “Tutti giù per terra”.
Solo nel 2016, più di 54mila persone hanno attraversato il Mediterraneo per raggiungere le coste europee. Più del 25% di queste sono bambini, anche se il dato reale è più alto poiché molti ragazzi non dichiarano la propria età fino a quando non hanno raggiunto la meta di arrivo. La percentuale di rifugiati e migranti sale al 60% se ai bambini si aggiungono le donne.
«Per la prima volta dall’inizio della crisi nel Vicino Oriente – ha concluso Narciso – i bambini e le donne in movimento sono di più rispetto agli uomini e cresce il numero di loro morti o dispersi durante la traversata».
L’Unicef ha chiesto a tutti di mobilitarsi, condividendo un selfie che li ritragga seduti per terra insieme all’hashtag #tuttigiuperterra sui propri canali social per dire basta alla strage degli innocenti.