Cultura

“Lettera aperta ai candidati alla carica di Sindaco della Città di Caserta”

Il comitato “Cittadini per San Leucio. Fermare il degrado”, formato dai sottoscrittori di un Appello pubblico alle istituzioni tutte – Ufficio Unesco, Ministero per i Beni e le Attività culturali e il Turismo, Amministrazione comunale di Caserta, proprietaria del complesso monumentale del Belvedere di San Leucio – per la salvaguardia del sito Unesco e dell’antico borgo operaio,  ha promosso, nel corso dell’ultimo anno, una serie di incontri pubblici chiamando tutti i soggetti, istituzionali sociali e culturali alle loro responsabilità.

Alle iniziative del Comitato “Cittadini per San Leucio. Fermare il degrado” hanno assicurato la loro adesione e la loro concreta collaborazione la Seconda Università degli di Napoli, Dipartimento di Lettere e Beni culturali (Dilbec), la Soprintendenza Psae e per il Polo Museale della Città di Napoli e della Reggia di Caserta, la Soprintendenza alle Belle Arti e Paesaggio di Caserta e Benevento.

Dalle relazioni degli esperti e dagli interventi dei partecipanti alle iniziative del Comitato sono emersi i seguenti punti:

    • La valenza strategica dell’offerta museale e del percorso della civiltà borbonica, finalizzata alla conoscenza della più importante utopia sociale del settecento europeo, come centro propulsore del Piano di Gestione del sito Unesco (Il Palazzo Reale del XVIII secolo di Caserta con il Parco, l’Acquedotto Vanvitelliano ed il Complesso di San Leucio) ancora in via di definizione.
    • La necessità di dotare il Museo di San Leucio di personalità giuridica e di uno Statuto per svolgere un ruolo attivo nel sito Unesco e a livello istituzionale. Il Regolamento attualmente in vigore, ampiamente disatteso, è solo un esercizio teorico.

    • Il Museo, istituito correttamente, come ogni istituzione museale, deve diventare un centro di promozione culturale, offrendo anche opportunità professionali.
    • Rafforzare la struttura di gestione del sito Unesco. Attualmente è operante soltanto l’ufficio Unesco costituito nell’ambito del personale del soggetto referente, la Soprintendenza Speciale ora Reggia di Caserta e la Soprintendenza Bap. È stato richiesto al Comune di nominare propri rappresentanti ma non si è avuto riscontro.
    • Nell’ambito del redigendo Piano di gestione sottolineare con opportune azioni: l’eccezionalità del Complesso leuciano rispetto alla Reggia come espressione delle attività produttive e industriali della civiltà borbonica e dell’utopia sociale; il rapporto strettissimo tra gli edifici destinati alle attività produttive (gli opifici) e quelli di rappresentanza (il palazzo) e residenziali (il borgo operaio); il rapporto con gli altri siti produttivi borbonici;  il ruolo dell’Acquedotto carolino quale infrastruttura territoriale.

    • Rafforzare nella comunità il valore dei setifici e della seta come emergenza culturale per  mantenere nel borgo la sua riconoscibilità anche mediante il recupero e la messa in opera dei telai storici
    • Nella redazione del Puc della città di Caserta deve trovare la giusta rappresentanza la specificità del patrimonio monumentale e delle esigenze abitative nonché di accessibilità al Belvedere e Borgo di San Leucio (privilegiando interventi sostenibili, una mobilità “dolce”, un sistema di trasporto pubblico efficiente e integrato a livello territoriale).

In forza di quanto è emerso dalle iniziative svolte in quest’anno e da quanto emerge dalle preoccupazioni dei cittadini casertani per lo stato di abbandono e di degrado in cui versano il Belvedere e il Borgo di San Leucio

Il Comitato chiede ai candidati alla carica di Sindaco della città di Caserta nelle prossime elezioni amministrative di:

      1. Impegnarsi a realizzare tutti i punti citati in premessa,
      2. Promuovere l’avvio dell’attività degli organismi di concertazione previsti dal piano di gestione del Sito Unesco, anche ai fini dell’integrazione fra il flusso turistico rivolto verso la Reggia, quale grande attrattore turistico, e il circuito di fruizione del Belvedere e del borgo di San Leucio,
      3. Nelle more dell’attuazione del Puc, verificare la validità degli attuali strumenti urbanistici e di tutela paesaggistica ai fini della salvaguardia del territorio leuciano da nuovi assalti di edilizia residenziale che tende inevitabilmente a inglobare le aree industriali dismesse.

Su questi temi, nel ringraziare per l’attenzione, attendiamo una pubblica adesione

(Per il Comitato “Cittadini per San Leucio. Fermare il degrado” Dott.ssa Maria Rosaria Iacono)

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