Ed ogni salmo finisce in Gloria!
Doveva essere la degna conclusione di quella che pomposamente è stata denominata dagli organizzatori “Un’estate da Re”, la kermesse di musica classica costata 2 milioni di euro di soldi pubblici e fortemente voluta dal Governatore della Regione Campania Vincenzo De Luca all’interno della Reggia di Caserta.
In scena la seconda rappresentazione del “Nabucco” di Giuseppe Verdi diretto dal Maestro Daniel Oren con le maestose scene di Alessandro Camera a fare da “degna cornice”.
Invece a chiudere la manifestazione è stata davvero una serata da dimenticare che, per poco, non è sfociata in una gigantesca rissa.
Il tutto è accaduto quando un folto gruppo di persone, con alla mano il biglietto acquistato in precedenza, si è presentato all’ingresso del Palazzo Reale per assistere alla rappresentazione del “Nabucco”. Ma, ìvi giunti, si sono visti rifiutare l’accesso in quanto le hostess avevano ricevuto l’ordine di non far entrare nessuno dopo le ore 21.00, anche perché “è inutile in quanto i posti a sedere sono tutti occupati”.
Apriti cielo!
Comprensibilmente infuriati, gli spettatori hanno cominciato a discutere animatamente con i buttafuori e, dall’esterno del monumento, si sono sentiti forti rumori, dovuti a cancelli scossi e tavoli presi a pugni.
Per tentare di sedare gli animi, oltre ai carabinieri già presenti, alla fine è intervenuta anche una volante della Polizia. E, dopo una serrata mediazione tra organizzatori e spettatori infuriati, si è deciso di far entrare le persone provviste di biglietto, nonostante non vi fosse alcun posto a sedere libero.
Lo spettacolo è cominciato così con un ritardo di oltre 30 minuti ed il Maestro Oren che, udendo il frastuono proveniente dall’esterno, è rimasto fermo in scena prima di dare il via all’esibizione.
Ma perché si è verificato tutto ciò? Per diretta ammissione delle addette al controllo biglietti, gli organizzatori – che forse farebbero bene a cambiare mestiere… – hanno concesso l’ingresso a persone con biglietti delle serate precedenti, oltre a far entrare anche troppe persone “amiche” che non ne avrebbero avuto diritto.
All’interno poi, prima del “Nabucco”, vi è stata la solita rappresentazione disdicevole della “sagra del posto riservato”.
Infatti, come già avvenuto nella serata inaugurale di venerdì, oltre metà dei posti di platea avevano la dicitura “Riservato” bene in vista, costringendo coloro che avevano regolarmente acquistato un biglietto da 20 euro e che avevano quindi diritto ad un posto di prima categoria, a cercare una sistemazione “… dove meglio trovavano”, anche nel secondo settore, se fosse stato necessario.
Come se non bastasse, a creare ulteriore scompiglio c’è stato anche un falso allarme scattato per alcune borse lasciate incustodite.
Insomma, dal punto di vista organizzativo, una vera e propria debacle!
Finita qui? Niente affatto!
Ulteriore “ciliegina sulla torta” è stata infatti l’assenza all’esterno della Reggia del maxischermo che avrebbe dovuto trasmettere lo spettacolo per chi non aveva avuto l’opportunità di acquistare il biglietto. Eppure lo stesso sindaco di Caserta Carlo Marino sulla sua pagina FB il 4 luglio aveva assicurato che il maxi schermo sarebbe stato presente per tutte e tre le serate di Un’Estate da Re.
Così, alle numerose persone presenti in piazza Carlo III per assistere alla proiezione del Nabucco, non è rimasto che …dedicarsi all’osservazione delle stelle.
Il Maestro Oren, intervistato prima dello spettacolo, aveva dichiarato: “Il Nabucco, come la Reggia di Caserta, è un’opera monumentale, carica di storia, di valori e di idee. La Reggia di Caserta celebra l’armonia e la bellezza che ispira ogni nota ed ogni frase del Nabucco.”
Peccato che parte del pubblico, avvezzo evidentemente a frequentare più la “sagra del piede di porco” che teatri d’opera, abbia interrotto più volte l’esecuzione a scena aperta tanto da costringere il Maestro a pregarlo di attendere la fine delle scene prima di applaudire.
Poi ci si meraviglia del successo dei concerti dei neo-melodici nella Reggia? “Va pensiero sull’ali dorate…“