Con un pallone tra i piedi ci sapeva davvero fare, ma aveva alle spalle una situazione ambientale e familiare “difficile” che aveva, tra l’altro, fortemente inciso sul suo carattere fino a rovinargli una carriera di calciatore che poteva sicuramente essere molto più brillante di quanto invece non sia stata.
Ed ora ritorna in modo non esemplare agli “onori della cronaca” Gaetano Poziello, oggi 41enne, residente a San Marco Evangelista: è stato infatti arrestato a Marcianise dai Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della locale Compagnia.
I militari dell’Arma, su segnalazione della centrale operativa, sono intervenuti presso un bar di Marcianise dove un uomo stava animatamente infastidendo la clientela.
Il segnalato, subito identificato, ha mostrato intolleranza al controllo dei militari sferrando calci e pugni sull’autovettura di servizio e successivamente rivolgendo la sua ira contro i carabinieri, aggredendoli fisicamente.
Lo stesso è stato bloccato ed accompagnato nella caserma di via XXIV Maggio dove è stato trattenuto in attesa di essere poi giudicato con rito direttissimo dal gip del tribunale di Santa Maria Capua Vetere. E’ accusato di oltraggio e resistenza a pubblico ufficiale.
Gaetano Poziello, calciatore noto agli appassionati regionali e non solo, ha giocato con le maglie di Casertana, Albanova, Benevento ed è stato il trascinatore del Real Marcianise degli anni d’oro del patron Bizzarro, quello che scalò le categorie passando dalla serie D dalla serie C1. Un simbolo per i tifosi gialloverdi, ma anche un calciatore capace di affermarsi militando addirittura in serie B nelle fila della Salernitana.