Cuore e tanta, tanta pazienza. Caserta espugna Desio e conquista la sua quinta vittoria in queste prime 7 uscite di campionato. Una vittoria frutto dell’intelligenza di un collettivo che ha saputo attendere il momento giusto per tirar fuori gli artigli: un po’ come il buon Valentino Rossi, che lavorava ai fianchi degli avversari per sferrare l’attacco decisivo negli ultimi giri. Una vittoria importantissima che consente a Caserta di continuare a sognare in grande: e, se questo è un sogno, per favore, non svegliateci mai!
Pilepic, Waters, Darden, Johnson e Lawal per i padroni di casa, che in settimana hanno tagliato Romeo Travis. Solito starting five per coach Dell’Agnello che si affida a Sosa, Bostic, Putney, Gaddefors e Watt, ma con Bostic a far da play per sgravare Sosa dal playmaking.
Pilepic è ispiratissimo, ma Putney e Sosa regalano il primo vantaggio alla Juve; una Caserta che attacca con coraggio, affidandosi ai pick’n roll di Sosa con Putney e Watt che, molto spesso, si chiudono con spettacolari voli oltre il ferro. Sosa e ancora Watt portano Caserta sul +6 dopo 5′ (8-14), ma Gaddefors e Sosa, in maniera estremamente ingenua, consentono a Cantù di rientrare con due giochi da 4 punti, firmati da Pilepic e Waters che permettono addirittura ai brianzoli di tornare avanti (18-16). Watt è determinante sotto le plance e stoppa chiunque si avventi dalle sue parti, Putney è costantemente in volo e Sosa ha già griffato 4 assist in meno di 8′, ma è costretto a lasciare il campo dopo una botta presa su contatto di Lawal. Ma i padroni di casa, reduci da 2 sconfitte in fila, mostrano tutta la voglia di vincere e di ben figurare dinanzi al pubblico amico, Darden porta i suoi sul +6 ma Giuri, sul finire di primo quarto, piazza il canestro che vale il 28-24.
La partita resta ben salda sui binari dell’equilibrio, Watt sfrutta al meglio gli assist di un Sosa che, nel frattempo, si è ripreso ma Pilepic è una perenne spina nel fianco della difesa bianconera che, in più di una occasione, si perde nei meandri delle rotazioni difensive. Per fortuna Cinciarini tiene in vita Caserta, Bostic e Gaddefors tengono in vita la Juve che, con un “2+1” proprio dello svedese impatta a quota 40. Si sbaglia su entrambi i lati del campo, sono soltanto i tiri liberi a sbloccare il punteggio sul tabellone: 2/2 di Waters, 1/2 di Jackson e ancora percorso netto dei canturini che, col 2/2 di Pilepic, chiudono avanti il primo tempo sul 46-41, con i bianconeri che, se vogliono portare a casa i due punti, devono cominciare a stringere le maglie in difesa, soprattutto su Pilepic, già autore di 18 punti. Per Caserta, invece, bene Sosa, che ha già servito ben 9 assist ai compagni.
Cambia poco nella ripresa, la forbice va dai 7 punti di vantaggio dei padroni di casa (schiacciata di Lawal), al -1 bianconero firmato dai 2 canestri in fila di un ispirato Mitchell Watt. Ma Caserta, nonostante tante buone difese, si perde sempre sul più bello, concedendo qualcosa di troppo o su tagli lontani dalla palla o proprio allo scadere dei 24”: si alzano i decibel, Bostic si prende un fallo tecnico per proteste, arrivano i canestri di Waters e Darden che portano Cantù al massimo vantaggio sul 59-51, ma Czyz, non ispiratissimo stasera, bravo a realizzare il 59-53 con cui le squadre arrivano all’ultimo intervallo.
L’ultimo periodo si apre con un protagonista assoluto: Daniele Cinciarini che si carica la squadra sulle spalle portandola, con una tripla, ad un solo possesso di svantaggio (62-60 al 32′). Acker risponde con la stessa moneta, Watt e Czyz si fanno trovar pronti sugli scarichi di Sosa e Pilepic, dopo un po’ di riposo, ritorna sul parquet ritrovando la via del canestro. Cantù non demorde, arriva ben 2 volte a commettere infrazione di 24” ma allo stesso tempo riesce a trovare una tripla importantissima con Waters; Watt (22 i suoi punti a fine gara), realizza il canestro del -3, Acker illude Cantù, ma ancora Watt con la quarta schiacciata della sua partita, l’appoggio di Sosa e la tripla di Cincia riportano Caserta avanti dopo un’eternità (73-75), inaugurando due minuti di rara intensità e bellezza. Johnson impatta, Watt va a schiacciare sul 13mo assist di Sosa, Lawal conferma il suo 50% a cronometro fermo e Bostic mette, dalla linea dei 6,75m 2 possessi tra le due squadre. I ritmi altissimi e la frenesia portano il #22 bianconero a commettere il suo 5° fallo e a regalare il “2+1″ che Johnson concretizza, Sosa spara un siluro da 7 metri e Waters risponde in un amen: il tabellone segna 82-83 con poco più di 30” da giocare. L’ultima azione è adrenalina pura: Sosa gela il pallone, attacca il ferro a 6” dal termine sbagliando il lay up, Watt è più lesto di tutti a recuperare il rimbalzo ed è bravissimo a riaprire agli esterni casertani. E’ una mazzata per Cantù, la JuveCaserta fa girare velocemente palla riuscendo a non far commettere fallo ai brianzoli: è il delirio dei tifosi casertani giunti fino a Desio, che meritavano una vittoria bellissima contro una Cantù che è al terzo stop consecutivo. Caserta, a sua volta, brinda così il suo quinto successo in campionato, continuando a volare alto in classifica.
A bordo campo, il play della JuveCaserta Marco Giuri ha commentato “a caldo” ai microfoni di Radio PRIMARETE: “Sapevamo che Cantù non poteva continuare a giocare su determinati ritmi per tutta la partita per cui, rispetto al primo tempo, siamo stati più aggressivi in difesa mentre in attacco abbiamo fatto più canestri. Poi, sull’ultima decisiva azione, è stata una questione di concentrazione non andare a tirare. E’ andata bene così!”
In sala stampa coach Sandro Dell’Agnello ha poi dichiarato: “Sono indubbiamente contento per il risultato finale, ma debbo dire sinceramente che ci siamo presentati male sul parquet in quanto il nostro primo quarto difensivo è stato francamente inguardabile. Di contro Cantù aveva voglia di far bene dinanzi al pubblico amico. Poi, durante l’intervallo, abbiamo preso le misure e siamo riusciti a cambiare completamente il sistema offensivo, giocando un po’ di più come volevamo. Nel secondo tempo i giocatori hanno messo tantissima attenzione in questa partita, uscendo alla grande negli ultimi minuti”.
(Mario della Peruta)
Cantù – JUVECASERTA 82 – 83
(1/4: 28-24; 2/4: 46-41 (18-17); 3/4: 59-53 (13-12); 4/4: 82-83 (23-30))
Cantù: Acker 5, Waters 18, Darden 7, Pilepic 23, Johnson 15, Lawal 14, Baparapè ne, Kariniauskas, Laganà ne, Callahan ne, Parrillo, Quaglia ne. Allenatore: Kurtinaitis
JUVECASERTA: Sosa 18, Cinciarini 15, Giuri 2, Gaddefors 5, Watt 22, Riccio ne, Jackson 1, Putney 6, Bostic 8, Cefarelli, Czyz 6, Metreveli 1. Allenatore: Dell’Agnello
Arbitri; Biggi, Attard, Morelli
Cantù: tiri da 2 22/48 )46%), da 3 7/16 (44%), liberi 17/24 (71%), rimbalzi 43 di cui 17 offensivi
JUVECASERTA: tiri da 2 29/49 (59%), da 3 6/20 (30%), liberi 7/11 (64%), rimbalzi 30 di cui 10 offensivi
Appuntamento con “Cestisticamente Parlando”, il magazine settimanale di Radio PRIMARETE Caserta (95.00 Mhz F.M., in streaming su www.radioprimarete.it oppure in podcast sul nostro canale Youtube “Cestisticamente Parlando” e sulla nostra pagina FB Cestisticamente Parlando – Radioprimarete)) in onda ogni martedì dalle 19,35 alle 20,55 (ed in replica il giovedì alle ore 00.05), condotto in studio da Francesco Gazzillo, Rosario Pascarella, Mario Della Peruta ed Eugenio Simioli (con la regia di Maurizio Lombardi ed Imma Tedesco).
Ospiti di questa puntata: l’assistant coach della JuveCaserta Daniele Michelutti ed il coach di Capo d’Orlando Gennaro Di Carlo.
Per gli interventi in diretta in trasmissione: sms al numero 338.99.48.576, mail a diretta@radioprimarete.it.