Caserta

“Aspettando Sasà” nel week end al Piccolo Teatro di Caserta

Al Cts è già Natale, di fatto dopo il teatro classico d’autore, al Piccolo Teatro Cts di via Louis Pasteur a Caserta (zona Centurano), torna il teatro comico brillante napoletano; previsto per questo fine settimana (sabato ore 21 e domenica ore 19) con lo spettacolo Aspettando Sasà di Antonietta Barcellona e Vincenzo Bisogno, per la regia della stessa Bisogno.

In scena ci saranno Antonietta Bisogno, Danilo Napoli, Carlo Cutolo e Gaetano Troiano. Questa la sinossi: Napoli, giorni nostri, vigilia di Natale.In casa di Lilly, giovane e belloccia mantenuta, è tutto pronto per l’arrivo del suo amante Sasà,imprenditore edile sposato con figli. Nulla manca: dal capitone arrostito alla tradizionale cascata di struffolicoi canditi. Alla porta, invece dell’uomo atteso, si presenta Amir Assam Ayesh, immigrato arabo che dapoco abita al piano superiore, venuto a protestare per una serie di fastidi che riceve, involontariamente,dalla ragazza. L’incontro fra i due, attraverso le divertentissime vicissitudini che ne seguiranno,rappresenterà un momento di scontro e di confronto fra sessi, culture e religioni completamente diversi,ma anche lo spunto per considerare come “l’altro” a volte, siamo noi e quanto, spesso, a dividerci siano ipregiudizi e i luoghi comuni.Una valanga di brio per importanti temi d’attualità in una commedia brillante dai toni esilaranti!

Come mai Aspettando Sasà? Ecco la risposta: “L’idea nasce direttamente dal cuore, e da quella curiosità quasi infantile che ci ha sempre spinti a cercare i confini del sociale e dell’umano: da una parte la necessità di trovare una storia, allo stesso tempo realistica e metaforica che possa narrare il rapporto tra individuo e identità culturale, e che tende a creare sempre più occasioni di contaminazione; dall’altra la voglia di scoprire il velo sull’infondatezza di pregiudizi e luoghi comuni che condizionano anche la città più interculturale del mondo: Napoli. A volte sfatandoli e mettendoli in ironia, altre volte sottolineando quella punta di verità che, in un modo o nell’altro, li genera. In ogni caso ci sarà da ridere, anche perché nonostante tutte le estensioni tecnologiche e i mezzi di comunicazione di cui disponiamo, non c’è nulla che ci fa intendere davvero come uno sguardo e un gran sorriso.

E queste la nota della regista: “Ho il vantaggio/responsabilit, in questo spettacolo di ricoprire la “trinità” dei ruoli: autrice-attrice-regista. Grande è l’impegno dunque, a partire dalla scrittura, che tocca temi di un’attualità cocente (l’immigrazione, il mondo arabo, il pregiudizio) cercando di tirare fuori “tutto” e riderci intelligentemente su con grande rispetto; passando per l’interpretazione, che sia convincente e piena per un personaggio in continua evoluzione; arrivando alla regia, che riesca a rendere ogni sfumatura di senso possibile e dia equilibrio all’intero sistema. Il testo, che presenta sia comicità di situazione che di parola, propone anche molti spunti di riflessione; ma tiene impegnato il pubblico offrendogli motivo e gusto di ridere continuamente, e lanciandogli messaggi che è libero di raccogliere quando vuole, se vuole. La messa in scena è semplice, simpatica, giovanile, dinamica. La sua forma lineare non nasconde l’ambizione e sottolinea al contempo la freschezza dell’intera composizione”.

Dunque, questo appuntamento si presenta con tanto divertimento, garantito soprattutto dalla comicità classica napoletana.

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