Pesaro rovina la festa ad Oscar ed a Caserta cogliendo al PalaMaggiò, inviolato fino a prima della palla a due, il suo quarto successo stagionale. Un successo frutto degli accorgimenti tattici di coach Bucchi, bravo ad imbrigliare gli attacchi bianconeri soprattutto nella ripresa, alternando la zona 2-3 a quella fronte dispari; la Juve, contratta e presa dal fattore emozionale, non è riuscita a capitalizzare le occasioni di fuga capitate tra terzo e quarto periodo: niente certezza matematica per le Final Eight, niente aggancio momentaneo al secondo posto, la festa è di Pesaro che si porta a +4 su Cremona.
Oscar is back! Non si è parlato di altro in città per tutta la settimana: O’ Rey, dopo 13 anni, torna al PalaMaggiò, stavolta da spettatore, per salutare ancora una volta la sua gente: sono le ore 11:00 circa quando il nuovo cittadino casertano mette piede sul parquet che è stato per anni la sua casa, il suo campo di battaglia, il palcoscenico di mille sfide entusiasmanti. I decibel sono forti, le lacrime scendono scroscianti dai volti dei circa 3500 di Pezza delle Noci (forse un po’ pochi per una giornata del genere), ma l’amarcord è appena iniziato: Tanjevic prima e Gianfranco Maggiò poi, completano col presidente Iavazzi un quadro dal valore emozionale inestimabile. Ma c’è una partita da giocare: Caserta ha bisogno di due punti per garantirsi la kermesse di Rimini, Pesaro vuole uscire dalle sabbie mobili dei bassifondi della classifica. Ci si aspetta una grande battagia, sotto gli occhi di O’Rey!
Czyz e Bostic, dopo la forzata assenza di Torino, tornano nelle rotazioni di coach Dell’Agnello che, oltre a Bostic, manda in campo il solito quintetto con Gaddefors, Sosa, Putney e Watt; Bucchi risponde con la temibile coppia lunghi Jones-Nnoko e con Harrow, Jasaitis e Fields sugli esterni. L’inizio non è bellissimo, c’è tanta confusione che porta ad errori grossolani ma, in particolar modo la Juve, sembra aver sbagliato totalmente approccio, forse anche “pressata” e non caricata dalla presenza di Mao Santa. Watt, tra un errore e l’altro, risponde allo 0-4 firmato Jones e Nnoko, Sosa recupera palla ma sbaglia la schiacciata in contropiede, Putney per due volte lo emula in fase difensiva e per due volte conclude la sua corsa vincente sopra il ferro: nel mezzo il canestro di Nnoko e la prima tripla del match firmata da Watt che costringono Pesaro al primo time out del match (9-6 al 7′). Il punteggio è bassissimo, Sosa ispira per la schiacciata di Watt e Caserta prova a scappare, ma Ceron e Thornton riportano i viaggianti sul -1, prima che i canestri di Cinciarini e ancora del dominicano chiudano il primo periodo sul 15-10.
Pesaro rientra sul parquet col piglio giusto, Cinciarini sbaglia un libero, ancora al PalaMaggiò, dopo 7 giornate, Zavackas dall’arco e Fields riportano avanti gli ospiti sul 16-19. Watt, assistito magistralmente da Sosa, riporta avanti i bianconeri, ma Harrow, Fields e Jones scrivono il massimo vantaggio di Pesaro sul 23-28 al 17′; il padrone del match cambia continuamente, Bostic sblocca Caserta dall’arco, Gazzotti è più lesto di tutti e Watt impatta inchiodando la schiacciata che vale la parità a quota 32. Thornton e Watt non sbagliano dalla linea della carità, Bostic si fa male ed esce anzitempo dalla partita (non rientrerà più nel match). Jones e Sosa realizzano i canestri del 36-36 con il quale le squadre tornano negli spogliatoi, Oscar si riprende la scena, immergendosi in un bagno di amore e prendendosi, dinanzi ai suoi concittadini, i riconoscimenti assegnatigli.
Si ritorna in campo, il liet motiv non cambia: si prova a scappare senza successo, Sosa, ben innescato da capitan Giuri, punisce due volte dai 6.75m la difesa marchigiana, lo stesso Sosa va a schiacciare dopo aver recuperato palla, Putney lo imita e vola sopra il ferro su azione di rimessa. Il tabellone indica al 26′ il punteggio di 51-43, inerzia tutta bianconera e PalaMaggiò in festa. Fuga Caserta? Nemmeno a pensarlo perché Bucchi trova la chiave del match alternando le difese a zona che mandano in tilt l’attacco Juve. Jones si sblocca da 3 punti, Thornton manda le avvisaglie agli uomini di coach Dell’Agnello, Nnoko riporta avanti i suoi, ma Cinciarini trova una “bomba” con fallo e tiene la JuveCaserta ad un possesso pieno di vantaggio. Jasaitis si scalda, Sosa e Cinciarini limitano i danni e realizzano per il 62-56 di fine terzo periodo.
Harrow punisce subito la difesa casertana con una tripla dall’angolo, Jones fa percorso netto dalla lunetta e Putney trova l’ennesima schiacciata della sua partita: ma Pesaro sta mettendo davvero in difficoltà una Caserta tutt’altro che tranquilla, Watt, su decimo assist di Sosa, rimanda dietro i marchigiani, Thornton realizza il -1 dall’arco e capitan Giuri realizza il canestro dell’ultimo vantaggio casertano (71-68 al 35′). Jones scrive a referto 7 punti in rapida successione, Cinciarini non molla e realizza dall’arco (74-75) ma due triple di uno Jasaitis innocuo fino a quel momento regalano il massimo vantaggio a Pesaro (74-81 al 38′ e 3-13 di parziale per i viaggianti). Caserta è in shock, Sosa prova a tenerla viva e tocca quota 30, ma la mano di Jones e Thornthon non trema dalla lunetta: Pesaro vince, anche con merito, col punteggio di 82-87, con Caserta che in più di un’occasione poteva e doveva sfruttare meglio le occasioni di fuga avute.
(Mario Della Peruta)
JUVECASERTA – Pesaro 82-87
(1/4: 15-10; 2/4: 36-36 (21-26); 3/4: 62-56 (26-20); 4/4: 82-87 (20-31))
JuveCaserta: Sosa 30, Cinciarini 14, Putney 10, Gaddefors, Jackson ne, Giuri 5, Bostic 5, Cefarelli ne, Metreveli ne, Czyz, Watt 18, Iavazzi ne. All. Sandro Dell’Agnello.
Pesaro: Fields 13, Gazzotti 2, Cassese ne, Thornton 19, Jasaitis 8, Ceron 2, Bocconcelli ne, Jones 24, Serpilli ne, Nnoko 6, Zavackas 5, Harrow 8. All. Piero Bucchi.
Appuntamento con “Cestisticamente Parlando”, il magazine settimanale di Radio PRIMARETE Caserta (95.00 Mhz F.M., in streaming su www.radioprimarete.it oppure in podcast sul nostro canale Youtube “Cestisticamente Parlando” e sulla nostra pagina FB Cestisticamente Parlando – Radioprimarete)) in onda ogni martedì dalle 19,35 alle 20,55 (ed in replica il giovedì alle ore 00.05), condotto in studio da Francesco Gazzillo, Rosario Pascarella, Mario Della Peruta ed Eugenio Simioli (con la regia di Maurizio Lombardi ed Imma Tedesco).
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