Aversa

Decimato il clan camorristico “dei Casalesi”: 46 arresti in 7 province

I Carabinieri della Compagnia di Casal di Principe hanno dato esecuzione a un’ordinanza di applicazione di misura cautelare emessa dal Tribunale di Napoli, su richiesta della locale D.D.A., nei confronti di 46 indagati ritenuti responsabili, a vario titolo, di associazione di tipo mafioso, concorso esterno in associazione di tipo mafioso, ricettazione, estorsione, illecita concorrenza con minaccia o violenza, intestazione fittizia di beni, associazione finalizzata al traffico illecito di sostanze stupefacenti e spaccio di sostanze stupefacenti, detenzione illegale di armi, tutti aggravati dal metodo mafioso e commessi per agevolare il clan camorristico “dei Casalesi”.

Le ordinanze sono state eseguite nelle province di Caserta, Napoli, Benevento, Catanzaro, Cosenza, Parma e Viterbo,

L’indagine ha consentito di ricostruire l’articolazione del sodalizio criminale operante nei comuni dell’Agro Aversano, riconducibile alla fazione “Schiavone-Venosa” del clan “dei Casalesi”, dedita, tra l’altro, allo spaccio di sostanze stupefacenti, al racket delle estorsioni ed alla gestione delle piattaforme di gioco on line i cui proventi illeciti – il clan manteneva per se circa il 60% dei guadagni – venivano poi utilizzati e reinvestiti in attività legali.

Tra gli arrestati anche uno dei figli di Francesco Schiavone detto Sandokan (ex boss del clan) e cioè Walter che però non è accusato di avere ereditato il ruolo di capo – quello rivestito per tanti anni dal padre – bensì di aver ritirato lo ‘stipendio‘ dal clan.

A renderlo noto in una intercettazione è Raffaele Venosa, ex reggente del clan ed oggi collaboratore di giustizia.

arrestati

Ecco i nomi degli arrestati:

1. VERRONE Giuseppe, soprannominato “Peppe a Lutamm” e “Peppe a Mutand” nato ad Aversa il 03.10.1984;

2. VENOSA Giuliano, nato San Cipriano d’Aversa ii 16.01.1972;

3. D’ERRICO Angelo, inteso “martelluccio”, nato a Frignano (CE) it 24.08.1953;

4. SCHIAVONE Francesco, detto “Sandokan”, nato a Casal di Principe (CE) it 03.03.1954;

5. SCHIAVONE Walter, detto “La capra”, nato a Loreto il 19/10/1981;

6. CANTIELLO Salvatore, detto “Carusiello” nato a Casal di Principe it 18.01.1970;

7. CANTIELLO Antonio, nato a Caserta 10.04.1995;

8. CERULLO Anna, nata a Casal di Principe 18.08.1973;

9. BIANCHI Giuseppe, nato a Casal di Principe 12.04.1978;

10. VENOSA Silvana, nata a Santa Maria C.V. 16.05.1977;

11. PACIFICO Dionigi, nato a Casal di Principe ii 07.10.1962;

12. PACIFICO Ettore, nato a Napoli it 07.07.1987;

13. BIANCO Augusto, nato a Casal di Principe ii 26.12.1963;

14. CAMMISA Anna, nata a San Cipriano d’Aversa  30.01.1969;

15. VENOSA Teresa, nata a San Cipriano d’Aversa  04/06/1973.

16. VENOSA Luigi, detto “O cocchiere”, nato a San Cipriano d’Aversa ii 20.11.1953;

7. SIMONETTI Angelina, nata a Casal di Principe it 26.04.1954;

18. VENOSA Antonio, nato a San Cipriano D’Aversa it 02.07.1979;

19. DIANA Raffaele, detto “Rafilotto”, nato a San Cipriano d’Aversa (CE) i116.09.1953;

20. DIANA Michele, nato a Caserta it 07.10.1985;

21. DE FALCO Salvatore, detto “Salvatoriello” nato a Caserta 08.06.1988;

22. ESPOSITO Francesco, detto “Franco”, nato a Napoli 09.07.1955;

23. GALLO Giovanni, nato a Napoli 31.03.1979;

24. NAVARRA Giuseppe, detto “Peppe Marano” o “Peppe o’ nero”, nato a Napoli 13.02.1977;

25. ROSSI Salvatore, nato a Napoli il 06.07.1980;

26. MICILLO Carmine, nato a Villa Literno ii 25.08.1953;

27. D’AMBROSIO Gennaro, detto “O’ zio”, nato ad Aversa il 21.05.1974;

28. D’AMBROSIO Massimiliano, nato a Casaluce il 12/06/1981;

29. PICONE Pasquale, nato a Caserta il 01.07.1980;

30. FRATTOLUSO Salvatore, nato ad Aversa (CE) it 08.11.1982;

31. MICILLO Raffaele, nato a Napoli il 20.12.1979;

32. RECE Angelo, detto “O’caivanese” nato a Acerra (CE) il 17.06.1983;

33. PINTO Mario, nato a Napoli il 23.07.1986;

34. PAGANO Saverio, nato a Napoli it 06.02.1987;

35. PELLEGRINO Vittorio, nato ad Aversa (CE) il 01.07.1990;

36. DE CICCO Michele, nato ad Aversa (CE) il 3.12.1986.

37. D’ANGIOLELLA Michele, detto “Settecapelli”, nato a Caserta il 15.01.1993;

38. GABRIELE Giovanni, nato a Napoli il 11.06.1978;

39. BIANCHI Mario, detto “O’scignon”, nato a Napoli il 03.07.1976;

40. GAROFALO Antonio, nato a San Cipriano d’Aversa il 22.10.1965;

41. VENOSA Massimo, nato a San Cipriano d’Aversa (CE) il 30/01/1976;

Misura cautelare degli arresti domiciliari nei confronti di:

42. MENNILLO Angelo, nato ad Aversa il 29.01.1988;

Misura cautelare del divieto di dimora nella Regione Campania nei confronti di:

43. VENOSA Maria, intesa “Mary” nata ad Aversa il 02/06/1990.

arrestati3

L’indagine, condotta da agosto 2014 a dicembre 2016, mediante attività tecniche, dichiarazioni testimoniali delle vittime di estorsione, escussione e analisi delle dichiarazioni di collaboratori di giustizia ha consentito di

– Ricostruire l’articolazione di un’associazione di tipo camorristico, operante nei comuni dell’Agro Aversano, riconducibile al clan dei casalesi-fazione Schiavone-Venosa il cui reggente pro-tempore era Venosa Raffaele, divenuto collaboratore di giustizia a seguito dell’arresto operato dalla stessa Polizia Giudiziaria nel maggio 2015 per il duplice omicidio Pagano-Coviello;

– Individuare tutte le attività illecite con cui veniva alimentata la cassa del clan cosicché il reggente fosse in grado di procedere mensilmente al pagamento degli “stipendi” che venivano consegnati ai figli o alle mogli dei detenuti al 41 bis, tra i quali figura Francesco Schiavone, alias “Sandokan” capo storico del Clan dei Casalesi, che riceveva la propria mensilità per il tramite del figlio Walter, detto “La capra”, tratto in arresto per il reato di associazione di tipo mafioso.

arrestati2

Tali attività erano:

–  estorsioni ai commercianti operanti nel territorio di egemonia;

– imposizione dell’installazione di slot machine distribuite dalla società prescelta dal clan, i cui referenti, che sono indagati per concorso esterno in associazione di tipo mafioso, versavano una quota per ogni apparecchiatura installata in cambio del monopolio; gestione diretta del profilo di amministratore di una piattaforma di poker on line denominata DBG Poker da parte di Mary Venosa, figlia del reggente, e Giuseppe Verrone, uomo di fiducia del capo clan ed all’epoca fidanzato di Mary, che si occupava anche di ritirare la percentuale dei proventi dai titolari dei bar ai quali la piattaforma era stata imposta;

– istituzione di una bisca clandestina all’interno di un bar di Casapesenna il cui titolare, indagato per concorso esterno in associazione di tipo mafioso, in accordo con il clan, durante l’orario di chiusura organizzava partite del gioco della “zecchinetta” percependo da parte del Clan una percentuale sui guadagni;

– reinvestimento di parte dei guadagni illeciti nell’apertura di un bar a San Cipriano d’Aversa intestato fittiziamente ad un prestanome incensurato;

– controllo delle piazze di spaccio del territorio.

Raffaele Venosa aveva organizzato una vera e propria associazione dedita al traffico di sostanze stupefacenti nella quale i gestori delle piazze di amnesia e marijuana, in cambio del monopolio nella propria zona e della protezione garantita dal clan, dovevano rifornirsi direttamente dall’associazione camorristica, mentre quelli impegnati nello spaccio di cocaina dovevano versare una quota fissa settimanale.

Condividi!