Ad un mese dall’incontro in Provincia tra il Comitato Pro Ponte e il Presidente facente funzioni Silvio Lavornia (era il 17 febbraio), si apre un nuovo scenario sull’annosa vicenda Ponte Margherita.
In quell’ultimo incontro, infatti, il Presidente Lavornia annunciò che in attesa di risposte dal Genio Civile sul via libera per i lavori di messa in sicurezza, a strettissimo giro sarebbero cominciati dei lavori di puntellamento che avrebbero permesso la riapertura almeno ad una corsia a 3,5 tonnellate. Lavori per i quali il ponte, stando alle parole del Presidente Lavornia, sarebbe dovuto rimanere necessariamente chiuso per non più di sette giorni, oggi diventati venti.
In questi giorni, come da qualche mese a questa parte, si è invece transitato nonostante l’ordinanza di chiusura perché ignoti hanno forzato la riapertura fino a che, alle prime luci dell’alba di stamane, il Ponte sarà definitamente chiuso. Chiuso, stando ai fatti, per due motivi: uno perché il Prefetto De Felice pare ne abbia ordinato l’immediata chiusura per far rispettare l’ordinanza emessa nel 2015; due perché cominceranno i lavori di puntellamento annunciati dal Presidente Lavornia già lo scorso 17 febbraio.
Ed infatti stamane il Ponte Margherita è stato ufficialmente chiuso. Dalle prime ore del mattino il Presidente facente funzioni Silvio Lavornia e una rappresentanza del Comitato Pro Ponte, si sono ritrovati alla rotonda in prossimità dell’ormai famoso Ponte, blindatissimo da Polizia Provinciale e Carabinieri. Si sono lasciati attendere, invece, i tecnici e la ditta che dovrà eseguire i lavori di puntellamento. L’unico intento del Comitato era stamattina solo quello di avere la garanzia di quanto diffuso in una nota dal Presidente facente funzioni Silvio Lavornia e cioè che, tra massimo 20 giorni, il viadotto sarà riaperto al transito ad una corsia a 3,5 tonnellate.
Intanto questo è quanto fanno sapere dal Comitato Pro Ponte: “Alle 12.00 si è proceduto alla chiusura ed abbiamo avuto modo di assistere a qualche diatriba tra tecnici e Provincia, ma il nostro unico obiettivo di questo momento è monitorare il loro operato e cominciare il conto alla rovescia. Posto che restiamo convinti della validità della Dichiarazione di Transitabilità rilasciata dalla 4Emme di Bolzano, secondo la quale il Ponte potrebbe già immediatamente essere riaperto a una corsia, rimaniamo in attesa. Stando alle dichiarazioni del Presidente Lavornia, il 9 aprile – continuano gli esponenti del Comitato – saranno completati i lavori di puntellamento e dunque il 10 aprile noi, e quanti vorranno, saremo sul ponte per poi recarci al Comune di Dragoni e in Prefettura di Caserta nel caso in cui questa scadenza non venga rispettata. In altre parole, se allo scadere dei giorni previsti per i lavori di puntellamento il Ponte non dovesse essere riaperto, organizzeremo due sit in: uno sempre presso la piazza di Dragoni, per chiedere spiegazioni al Presidente facente funzioni, e l’altro dinanzi alla Prefettura di Caserta per provare, per l’ennesima volta, ad essere ricevuti dal Prefetto di Caserta. Si attende, dunque, la riapertura come preannunciata fermo restando che il Comitato rimane fermo sulle proprie convinzioni: cioè che il ponte si sarebbe potuto riaprire ufficialmente da subito ad una sola corsia, come dimostrato dalla società di Bolzano che ha rilasciato documentazione scritta dello stato di salute del ponte.
Il paradosso di questa vicenda – concludono – è che, proprio in questo periodo che in tutta Italia non si fa altro che parlare di ponti pericolanti che non vengono chiusi, qui in Provincia di Caserta ne abbiamo uno non pericolante, importantissimo punto di collegamento tra alto e basso casertano, già chiuso da 15 mesi per eccesso di zelo ed ora per altri 20 gg.”.
Dunque il Comitato pare sia intenzionato a non abbassare minimamente la guardia e di andare dritto verso l’obiettivo e cioé la riapertura di Ponte Margherita. Sta di fatto però che vedere un ponte che non si riapre, ma anzi si richiude dopo 15 mesi di agonia, è un’amara constatazione per chi ne subisce i danni: i cittadini.
(Adele Consola)