La Rete Genitori Scuole Superiori Casertane incontrerà, unitamente agli studenti, il ministro dell’istruzione (MIUR) Valeria Fedeli, grazie all’impegno della Sen. Vilma Moronese, a cui dobbiamo dare atto di perseveranza e coerenza, nell’essere riuscita in tale intento.
La delegazione di genitori e studenti sara’ ricevuta martedì 11 luglio alle ore 14.00 in sede ministeriale e potrà così evidenziare le problematiche che attanagliano i nostri istituti scolastici superiori e, ancor più, le proposte che portiamo avanti, con l’impegno tenace quotidiano, in tutte le sedi opportune .
Questa sarà una ulteriore tappa della nostra battaglia di civiltà, per il bene dei nostri figli, per garantire loro il diritto allo studio, in scuole sicure, efficienti, “normali”, e di qualita’ .
Finalmente nel silenzio assordante e distratto attuale, avremo nel ministro stesso l’interlocutore privilegiato di competenza a cui poter esprimere tutto il nostro disappunto, la nostra critica costruttiva, ma ancor più portare le nostre istanze e richieste da recepire per iniziare il percorso condiviso di risoluzione delle problematiche casertane.
Per noi la scuola è un bene comune in cui tutti gli attori devono partecipare ai processi decisionali, nel rispetto di ruoli e prerogative, ma da cui genitori e studenti sono stati tenuti ai margini, in questi ultimi anni, in modo banale e strumentale.
Si e’ trasformata la scuola, da presidio di cultura , competenze, socialità’ e legalità’ in una sorta di buen retiro autoreferenziato in cui la realtà territorialeè una dinamica astrusa a tal punto da giungere consequenzialmente allo sfascio totale, di cui il territorio casertano è emblema negativo.
La Rete Genitori, partendo dal basso, per questo chiede un cambio di registro, non è più possibile che gli studenti casertani siano dimenticati e considerati figli di un Dio minore: noi non lo permettiamo!
Sarà questa la ratio del nostro impegno, fermo e determinato, pacifico e democratico, in sede di incontro romano, ricordando sempre a tutti che il grado di civiltà di una nazione si misura anche attraverso il livello di soddisfacimento dei bisogni e di recepimento delle istanze legittime dei cittadini. Ed è per questo che chiediamo il rispetto del diritto all’istruzione pubblica per nostri figli, mai di “serie B”.
(Comunicato Stampa)