E’ in una afosa giornata di inizio luglio che comincia l’era Piero Bucchi alla JuveCaserta.
Il coach bolognese, ormai campano d’adozione, ha dimostrato subito una grande voglia di riscatto dopo un anno problematico in quel di Pesaro culminato con le dimissioni a stagione in corso.
“Sono veramente molto contento di questo nuovo incarico, ho colto al volo l’opportunità che mi ha dato il presidente, sono molto contento che la società sia ancora viva e guidata dal presidente che, come ho già detto in un primo commento, sta facendo grandissime cose per tenere questa società ai massimi livelli. Sono contento perchè vengo a lavorare in una città che sa di pallacanestro, che ha grandissima cultura, un passato veramente importante ed è un patrimonio della pallacanestro italiana. Cercherò con tutte le mie forze di far sì che tecnicamente la pallacanestro a Caserta abbia la posizione che merita nel panorama cestistico italiano. Sono molto carico e voglioso di iniziare, abbiamo già fatto i primi passi con Antonello Nevola e con grandissima voglia mi appresto a questo nuovo lavoro.”
Sulla costruzione del roster e sullo staff tecnico, il coach ex Napoli Basket si dice molto contento di “avere due personaggi importanti come Antonello Nevola e Gino Guastaferro oltre ad uno staff operativo che mi starà molto vicino, penso ad Antimo Lubrano che conosco dai tempi di Napoli e devo dire con grande schiettezza che lui è uno dei migliori nel prendersi cura di tutte le necessità dei giocatori e dell’allenatore. Nei 4 anni in cui ho lavorato con lui ha fatto un grandissimo lavoro e sono molto contento di ritrovarlo. Inoltre sono molto contento di ritrovare Daniele Michelutti che è stato mio assistente a Brindisi per 5 anni e spero di ritrovare anche Mimmo Papa con il quale ho lavorato un solo anno a Napoli, ma con grande profitto. E’ uno staff che conosco, di amici, ma soprattutto di grandissimi collaboratori e questo per me è un grandissimo punto di partenza. Sulla squadra, stiamo facendo i primi passi con Nevola e stiamo cercando di costruire una squadra che possa avere soprattutto l’idea di capire in che tipo di piazza viene. Questa è una piazza che ha bisogno di passione, di sentimento e di cuore e questa è una delle prime cose che stiamo cercando, anche se ovviamente sarà il mercato che ci aiuterà a fare la squadra perchè dipenderà anche dalle opportunità che si possono presentare. C’è grande sintonia e voglia di fare e il primo colpo fatto con Arcidiacono lo dimostra, siamo partiti col piede giusto, ma senza fretta perchè bisogna essere sicuri delle scelte che si fanno. Ci sono i presupposti per fare una buona squadra.”
Sul ruolo del neo acquisto Ryan Arcidiacono, Bucchi lo vede come “playmaker, è molto bravo a far giocare gli altri e metterli in condizione di far canestro e quindi avremo bisogno di un 2 e di un 3 con molti punti nelle mani: su queste cose stiamo lavorando molto in questi giorni. Sicuramente lui è un ottimo punto di partenza.”
Inoltre, sulla questione riguardante il suo passaporto italiano (la famiglia ha origini sicule) il patron Raffaele Iavazzi precisa: “E’ un mio cruccio dallo scorso anno. Arriva da americano, chiaramente faremo la pratica per fargli avere il passaporto italiano viste le origini della sua famiglia, ma non so se ci riusciremo entro ottobre. Lui è stato firmato prima dell’allenatore, me ne assumo tutta la responsabilità.”
Ma non si è parlato solo del play ex Villanova University, dato che il presidente Iavazzi ha annunciato la conferma per altri due anni di Marco Giuri in bianconero: “Oggi è il suo compleanno, gli ho fatto il mio regalo, Marco sarà qui sicuramente. Si è meritato la riconferma per altri due anni e continuerà ad essere il nostro capitano. Qualche sacrificio lo abbiamo fatto, ma ne è valsa la pena, visto che eravamo in concorrenza con altre squadre (Brindisi nds), quindi abbiamo dovuto alzare la posta. E’ stata una volontà della società riportarlo qui per altre due stagioni.” E anche coach Bucchi è felice di questa conferma dato che “l’ho conosciuto nell’anno a Brindisi. Ho parlato in questi giorni con il presidente e credo che sia importante averlo in squadra, al di là del fatto che è il capitano e che conosce l’ambiente, e che sappia aiutare tutti i nuovi, e saranno tanti, che arrivano in una città nuova ed in una situazione nuova. Penso che nello spogliatoio, oltre che in campo, sarà un punto molto importante e aiuterà tutti quelli che arriveranno qui per la prima volta.”
Sulla formula usata per gli stranieri, sarà confermata quella dello scorso anno: il 3+4+5. E, a tal proposito, Bucchi sottolinea che “naturalmente, facendo il 3+4+5, stiamo particolarmente attenti al mercato degli italiani e dei comunitari perchè, poi in base a quello, con gli americani riesci ad aggiustarti. Se riesci a fare un buon colpo con un passaportato, è ovvio che ti aiuta tanto perchè ti libera 3 posti per gli americani, 2 con Arcidiacono. In questo momento il mercato degli italiani è scarso come numero, di conseguenza gli italiani sono difficili da prendere e qui la scelta normale di fare il 3+4+5. Sul ruolo, gli italiani, a parte Giuri, occuperanno quello di nono e decimo giocatore del roster, stiamo vedendo cosa ci offre il mercato. Stiamo osservando tutti i campionati e prevalentemente giocatori con esperienza europea, poi è chiaro che non sempre è possibile prendere il giocatore che vuoi, a volte bisogna sposare qualche scelta rischiosa, però sono rischi calcolati e vanno fatti se ne vale la pena.”
Inevitabile poi un giudizio sul pubblico casertano e il coach felsineo spende parole importanti: “E’ stato sempre molto caloroso e presente, mette molta pressione sugli avversari, non è facile venire a giocare qui, è un pubblico che si sente, che aiuta tantissimo la squadra e che la spinge. Spero che la stessa pressione che ho subito da avversario ci ciuti tanto nell’avere un supporto. Sono convinto che, se il pubblico ci starà vicino e ci darà una mano, ci potremo divertire.”
Passando un po’ di più al lato squisitamente tecnico, Bucchi sofferma che “l’equilibrio è molto importante nella pallacanestro. Bisogna difendere bene e in attacco passarsi la palla. Se in attacco ti passi la palla, poi hai buone soluzioni, ma se non difendi bene, non vinci le partite, a meno che non hai un talento straordinario che ti permette di giocare sui 90-100 punti. Nella pallacanestro moderna, se non difendi, non vai da nessuna parte, e l’ultima finale scudetto lo ha ampiamente dimostrato. Ci vogliono ragazzi con grande abnegazione e diposti a sacrificarsi. Ci raduneremo probabilmente intorno al 18 agosto, faremo 6 settimane e mezzo di lavoro.”
Riguardo i possibili obiettivi stagionali, il neocoach bianconero non si sbilancia: “Credo che stiamo crescendo piano piano, penso di sposare un sentimento comune: quello di costruire qualcosa sorprendendoci un giorno di ciò che abbiamo costruito. Vorremmo fare la migliore squadra possibile senza porci un obiettivo. Di sicuro c’è la voglia da parte di tutti di fare bene.”
Infine, non è mancato l’argomento inerente le vicende societarie. E anche in questa presentazione, Iavazzi ha rilasciato dichiarazioni importanti: “Nella realtà non ci sono grandissime novità. Per quanto riguarda il Consorzio e l’azienda che eventualmente doveva darci una mano, in questo momento la situazione è abbastanza ferma. Il problema era il PalaMaggiò ed è stato risolto. Ad oggi, ho avuto contatti solo con intermediari. Ho mandato una PEC tre giorni fa in cui dichiaravo a loro risolto il problema del PalaMaggiò. Se poi loro la ritengono un’attenuante generica, io andrò avanti per la mia strada. La trattativa è ancora in corso, ma questa non esula che faremo il campionato. C’è una scrittura privata che prevede una sponsorizzazione come antecedente all’eventuale acquisto del pacchetto di maggioranza. Se domattina venissero da me a rispettare la scrittura privata, io continuerei gli accordi con loro. Non escludo la presenza di Boldoni e devo dire che mi ha fatto un’ottima impressione. Ora come ora, mi dispiace non poter ringraziare il territorio e l’unica persona che mi preme di ringraziare è l’avvocato Vigorito, a prescindere dal fatto che non abbia un contratto sottoscritto. Con lui oggi non ho nessun contratto scritto, ma ho un accordo verbale che per me vale molto meglio di un contratto scritto e sarà lui che ci darà una mano a fare il meglio possibile. Ho fatto una scommessa con lui: voglio arrivare prima di Avellino in classifica l’anno prossimo!”
(Francesco Gazzillo)