La JuveCaserta resta fuori dalla serie A.
Il Collegio di Garanzia del CONI, presieduto dall’ex ministro Franco Frattini, ha respinto il ricorso presentato dalla società casertana presieduta da Raffaele Iavazzi contro il provvedimento di esclusione dalla massima serie italiana di basket decretato dalla FIP dopo le verifiche contabili eseguite dalla Com.Te.C..
Lapidario il comunicato in merito emesso dal CONI e pubblicato sul sito ufficiale (http://www.coni.it/it/news/primo-piano/148-collegio-di-garanzia) nel quale è semplicemente riportato testualmente “Il Collegio di Garanzia a Sezioni Unite, all’esito della sessione di udienze tenutasi in data odierna e presieduta dal presidente Franco Frattini, ha assunto le determinazioni che seguono: ...HA RESPINTO il ricorso presentato il 19 luglio 2017, dalla società Basket Juvecaserta s.r.l. contro la Federazione Italiana Pallacanestro (FIP) avverso la delibera n. 4/2017 (di cui allo stralcio C.U. n. 25 del 14 luglio 2017 del Consiglio Federale FIP, tenutosi in pari data) notificata in data 17 luglio, con la quale il Consiglio Federale ha disposto la non ammissione della società ricorrente al Campionato di Serie A per l’anno sportivo 2017/2018“.
Massima delusione tra i vertici societari e nella tifoseria casertana per quella che è una vera e propria mortificazione per l’intera collettività locale.
Prima della sentenza, vi era stato un vivace contradditorio da parte degli avvocati, come riportato in una nota dell’agenzia ItalPress: “La JuveCaserta è stata condannata a morte con un provvedimento estremo di forte impatto sociale perche’ di fatto il nostro club non ha ricevuto una multa o una sanzione amministrativa, ma è stato escluso dai campionati. Sulle osservazioni fatte dalla Com.Te.C. – aveva dichiarato l’avv. Giuseppe Cicala, uno dei legali della JuveCaserta – abbiamo però riscontrato degli errori evidenti“.
“La Com.Te.C. omette di ritenere annullate due cartelle esattoriali antecedenti il 30 maggio, come dimostrano sentenze agli atti – ha aggiunto a sua volta Giovanni Allegro, altro legale della Juve Caserta, davanti al Collegio di Garanzia riunito nella Sala Giunta del Coni – E’ un errore macroscopico, c’e’ una differenza di quasi 70mila euro che avrebbe consentito all’organo giudicante scelte diverse. E anche la voce debiti verso tesserati e’ priva di ogni fondamento“.
“La Com.Te.C. ha seguito – ha replicato l’avvocato della Federbasket Giancarlo Guarino – i criteri stabiliti dalla delibera Fip numero 346 del 2017. La Juve Caserta non ha ottemperato al ripianamento del parametro ricavi/indebitamento/patrimonio netto al 31 marzo 2017 e non ha dimostrato di aver adempiuto alle pendenze verso l’erario e verso i propri tesserati, ivi inclusi i lodi. Il pagamento della prima rata della rateizzazione da parte del club ha fatto venir meno una delle osservazioni della Com.Te.C., e’ vero, ma solo con l’immissione di liquidita’ si poteva far fronte al debito fiscale, superiore ai 600 mila euro come e’ stato accertato. E neanche i documenti richiesti, presentati tra l’altro dal ricorrente dopo il termine perentorio del 10 luglio, incidono sul piano sostanziale sulle osservazioni della Comtec“.
“Il criterio di immissione della liquidità è ballerino e non dovuto“, ha controbattuto l’avvocato Allegro. Ma è stato tutto inutile, come se la decisione fosse stata già presa, come se tutto fosse già stato deciso!
Il patron Lello Iavazzi, seppur molto deluso ed amareggiato, ha comunque confermato che la JuveCaserta ora si rivolgerà immediatamente alla giustizia ordinaria e, nello specifico, al TAR Lazio.