Provincia di Caserta

Approvato bando attuativo de “Progetto Integrato Giovani”: soddisfazione di Confagricoltura

“Il buon livello di integrazione raggiunto nel bando ‘Progetto integrato giovani’, tra premio per il primo insediamento dei giovani agricoltori e cofinanziamento degli investimenti per il ricambio generazionale ed inserimento di giovani agricoltori qualificati, dimostra quanto lo strumento del Programma di sviluppo rurale sia flessibile e quali margini di miglioramento ancora vi siano, specie nel settore degli investimenti irrigui delle aziende, cofinanziati dalla sottomisura 4.1.4 e per la quale auspichiamo un incremento dell’aliquota di finanziamento pubblico al 100% quando i progetti prevedano attività di drenaggio delle acque piovane e realizzazione di microinvasi ”.

Così Rosario Rago, presidente di Confagricoltura Campania, ha commentato  la recente approvazione del bando di attuazione del “Progetto integrato giovani” nell’ambito del Programma di Sviluppo Rurale 2014 – 2020.

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L’assessorato all’Agricoltura della Campania – con decreto dirigenziale n. 239 del 13 ottobre 2017 -ha messo a disposizione 140 milioni di euro: 90 per la tipologia 4.1.2 che cofinanzia gli investimenti nelle aziende per il ricambio generazionale e per l’inserimento di giovani agricoltori qualificati e 50 per la tipologia 6.1.1, il premio per il primo insediamento dei giovani imprenditori under 40.

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“Nel Progetto integrato giovani – fa notare il presidente Rago – il cofinanziamento degli investimenti è stato esteso da quelli necessari al miglioramento della produzione agricola al sostegno per la trasformazione e commercializzazione di beni primari prodotti in azienda, premiando quindi la costruzione di aziende di filiera, che hanno una maggiore capacità di  essere più competitive sul mercato.”

“Ma il Psr deve perseguire anche obiettivi di preminente interesse pubblico, come la tutela delle falde acquifere dallo sfruttamento a fini irrigui, – continua Rago – pertanto Confagricoltura Campania propone di innalzare l’aliquota di cofinanziamento dal 50 al 100% nella sottomisura 4.1.4 del Psr Campania per la gestione degli investimenti irrigui delle aziende, nel caso le imprese propongano progetti che contemplino il drenaggio e la raccolta in microinvasi delle acque piovane da destinare all’irrigazione delle colture”.

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Il costo aziendale sostenuto con la rinuncia alla coltivazione di una superficie agraria utile dove realizzare l’invaso, verrebbe quindi compensato dall’incremento dell’aliquota di cofinanziamento, giustificata dal beneficio pubblico dato dalla riduzione dell’emungimento della falda acquifera che il riutilizzo dell’acqua piovana comporta.

(Domenico Pelagalli)

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