La Guardia di Finanza di Napoli ha eseguito perquisizioni negli uffici e nelle abitazioni dell’ex presidente della Casertana FC, l’imprenditore Giovanni Lombardi, indagato dalla Procura della Repubblica di Torre Annunziata per reati tributari, accertati nell’ambito di una verifica fiscale svolta nei confronti della Millestampe srl, di cui il legale rappresentante è Vincenzo Sessa, ma della quale risulta amministratore di fatto Giovanni Lombardi.
Oggetto delle perquisizioni dei finanzieri, oltre agli uffici della Millestampe srl, anche le abitazioni di Lombardi e Sessa nonché gli altri uffici che sono nella disponibilità dei due indagati, tra Castellammare di Stabia e Napoli.
La fama di Lombardi, originario di Capua, è indubbiamente legata alla sua passione per il mondo del calcio. Proprietario dell’albergo Holiday Inn di Cava de’ Tirreni, ha iniziato seguendo prima le gesta della Scafatese insieme a Corrado Scarlato per poi diventare successivamente socio della Cavese. Le traversie della Salernitana lo convinsero a tentare la scalata del club granata, ma la sua aspirazione fu bloccata dall’ascesa di Claudio Lotito, spalleggiato dall’allora sindaco di Salerno, Vincenzo De Luca, attuale governatore della regione Campania.
Giovanni Lombardi spostò quindi le sue attenzioni sulla Casertana FC, riportando il club rossoblù tra i professionisti per poi stringere un accordo con Oreste Vigorito, attuale patron del Benevento, quando quest’ultimo era interessato alla scalata del club giallorosso alla cui presidenza vi era allora Pallotta. Ma l’accordo con Vigorito travalicava i motivi calcistici, sconfinando nel mondo dell’editoria: Lombardi acquista la cartiera Burgo ad Avezzano, acquisisce il gruppo “Metropolis” nel campo della TV locale e dell’editoria web, rileva dal gruppo editoriale “L’Espresso” il quotidiano salernitano “La Città” che gestisce insieme all’amico fidato Scarlato costituendo con lui una società ad hoc, la Sogep Im.
Nel frattempo Lombardi si spinge anche nel campo della sanità privata con alcune acquisizioni di cliniche private e centri di emodialisi fino ad arrivare a casa riposo per anziani (di cui una a Caserta) per poi travalicare i confini nazionali fino in Albania e nei Paesi dell’Est.
Nel frattempo, Caserta e la Casertana non riescono ad essere, come vorrebbe, il suo trampolino di lancio verso le più alte vette del calcio professionistico. Durante una partita al Pinto con il Cosenza, Lombardi si rende addirittura protagonista di un gesto clamoroso: per protestare contro una decisione dell’arbitro, entra in campo ed invita la sua squadra ad abbandonare il rettangolo di gioco, tranne poi recedere, convinto proprio dai calciatori della Casertana. Per questo però fu successivamente oggetto da parte del Questore di Caserta di un Daspo che gli impedì di assistere a qualsiasi manifestazione sportiva per un periodo di un anno. Ma – quel che fu per lui più grave! – tale sciocchezza troncò la sua mai troppo nascosta ambizione di scalare i vertici della Lega di Serie C per diventarne Presidente.
Riposti quindi nel cassetto sogni ed ambizioni, Lombardi si liberò della Casertana, cercando nel contempo di seguire prima Vigorito nel Benevento e poi di acquisire la proprietà dell’Avellino calcio. Ma, in entrambi i casi, ebbe a trovare porte chiuse il che lo ha spinto ad abbandonare anzitempo la sua “carriera di presidente di società di calcio” e, di conseguenza, le luci della ribalta.