Si è svolto, nella Sala Giunta del palazzo della Provincia di Caserta nell’area ex Saint Gobain, il primo incontro tra l’Osservatorio Ponte Margherita, meglio conosciuto come Comitato Pro Ponte, e il nuovo presidente Giorgio Magliocca, che sin da subito si è mostrato molto disponibile al confronto. Grosse novità sulla vicenda sono emerse dall’incontro in quanto, grazie all’apertura mostrata dal neoeletto Magliocca, già nei primi giorni di novembre ci sarà un incontro con i tecnici di Bolzano, incaricati dal Comitato di effettuare le prove di carico, ed i tecnici della Provincia.
Quasi ultimati i lavori realizzati dalla Provincia di Caserta al Ponte Margherita tant’è che il dirigente Antonino Del Prete ha confermato la riapertura già la settimana prossima. Lavori che sono stati da sempre oggetto del muro contro muro tra il Comitato e l’allora presidente facente funzioni Silvio Lavornia. Lavori che, come ha scritto in un comunicato ufficiale Silvio Lavornia prima di lasciare la fascia azzurra al suo successore, “permetteranno di transitare sul ponte su ambo i lati con carichi fino a 35 quintali a pieno peso”. “Nulla di più straordinario se non fosse che il Ponte Margherita a 35 quintali si sarebbe potuto riaprire già il 24 dicembre 2016, data del rilascio della Dichiarazione di Transitabilità da parte dei tecnici di Bolzano, e per giunta senza spendere i 700mila euro stanziati dalla Regione Campania (Ente proprietario del viadotto) a giugno 2016”, fanno sapere dal Comitato.
Appurato dunque che entro la fine di questo mese ci sarà l’apertura totale del ponte, ma con limitazione di carico, il Comitato ha chiesto e ottenuto dal presidente Magliocca la possibilità di far confrontare i tecnici di Bolzano con i tecnici della Provincia per poi, eventualmente, ripetere le prove di carico, vedere cos’è cambiato a seguito dei lavori effettuati, e dunque decidere il da farsi per riportare il ponte alla I Categoria.
“Adesso non vogliamo trovare un colpevole – ha asserito il presidente Magliocca– , ma una soluzione per riaprire il ponte a pieno carico. Il Comitato come portatore di interessi diffusi non può non ricevere la mia disponibilità al confronto per la risoluzione definitiva del problema”,.
“Ringraziamo il presidente Magliocca per averci concesso, – ha aggiunto il presidente del Comitato Francesco Testa – una soluzione pratica al problema. Si tratta, infatti, di una scelta, quella del confronto, saggia e logica che si sarebbe dovuta prendere già da molto tempo”.
“La via d’uscita potrebbe trovarsi in un Accordo di Programma Quadro tra le due amministrazioni pubbliche: Regione e Provincia per la progettazione e realizzazione di un opera pubblica strategica quale il Ponte Margherita”, ha aggiunto il sindaco di San Potito Sannitico Francesco Imperadore che, oltretutto, insieme a Salvatore Cirioli, quando ancora era sindaco di Alife, sono stati gli unici amministratori che hanno sostenuto anche economicamente il Comitato nel pagamento delle prove di carico.
In qualità di consigliere provinciale era presente anche il neoletto Gianluigi Santillo che si è impegnato anch’egli a sostenere, come Comune di Piedimonte Matese, le spese che ancora sta affrontando il Comitato.
“Non bisogna dimenticare, – ha concluso Imperadore – l’importanza del ponte quale collegamento ad una vasta zona del Matese. Importanza strategica non solo per lo sviluppo economico ma anche importanza sociale, in quanto siamo tutti cittadini di serie A e non possiamo permettere il quasi isolamento di intere comunità”.
(Adele Consola)