Napoli merita una sua Cinecittà.
È il coro unanime emerso dal “Sabato delle Idee” ospitato dall’Università Suor Orsola Benincasa di Napoli e dedicato al “Cinema Di e Da Napoli”.
Il cinema come risorsa per lo sviluppo economico della città era la bussola della riflessione promossa dal pensatoio fondato dallo scienziato Marco Salvatore che mette insieme alcune delle eccellenze accademiche, culturali e scientifiche della città di Napoli.
E proprio Marco Salvatore in apertura della discussione, coordinata dal presidente della Film Commission della Regione Campania Valerio Caprara, ha lanciato la prima idea: “un investimento sul cinema che parta innanzitutto dalle infrastrutture con la creazione di un Polo industriale specificamente dedicato al cinema”. Perché, ha spiegato Salvatore, “questo grande patrimonio di creatività che sta portando il cinema napoletano ai grandi successi nazionali ed internazionali di questi ultimi anni deve diventare un sistema produttivo razionalizzato e coordinato che, sfruttando le grandi opportunità che il governo intende offrire agli investimenti infrastrutturali nel Mezzogiorno, realizzi un sistema integrato di nuove infrastrutture ad alta vocazione tecnologica che lavorino nel solco del disegno legislativo che la Regione Campania ha tracciato con un importante intervento normativo e finanziario sul cinema”.
Una proposta che Salvatore ha stimolato la Film Commission ad approfondire con la creazione di un tavolo tecnico-progettuale e che è stata subito raccolta dal Rettore dell’Università Suor Orsola Benincasa Lucio d’Alessandro e dal direttore generale per la cultura e il turismo della Regione Campania Rosanna Romano.
“Il modello che si sta rilevando vincente con cui abbiamo fondato la nostra Scuola di Cinema e Televisione – ha evidenziato d’Alessandro – ha messo in rete l’alta formazione universitaria con il mondo della produzione cinematografica creando un percorso virtuoso nel quale le idee progettuali che nascono dagli studenti intraprendono immediatamente un percorso di realizzazione produttiva con i grandi network nazionali ed internazionali”. Una rete tra formazione, progettazione e produzione che, secondo d’Alessandro, “dovrebbe costituire un modello anche per il lancio di un grande Polo industriale del cinema”.
Buone notizie per i giovani arrivano anche dalla Regione Campania che, come ha spiegato Rosanna Romano, illustrando tutti i punti di forza della legge regionale 30/2016 (“Cinema Campania”) ad un anno dalla sua entrata in vigore, “saranno destinatari di un bando della Film Commission dedicato al finanziamento dei migliori percorsi di alta formazione sul cinema”.
Dopo l’analisi di Luigi Grispello, presidente della Fondazione Campania dei Festival, sui ‘numeri’ del cinema italiano, la disamina di Rosita Marchese, membro del neonato Consiglio superiore del Cinema, su tutte le novità degli interventi legislativi nazionali sul cinema e l’analisi di Marina Marzotto, presidente dell’Associazione Giovani Produttori Cinematografici sulle opportunità per i giovani under 35.
La chiusura dell’incontro è stata affidata agli interventi del regista Gianfranco Pannone, dei docenti di Economia del cinema Ugo di Tullio (Università di Pisa) e Bruno Zambardino (Università di Roma “La Sapienza”) ed agli interventi dei produttori cinematografici, da Luciano Stella ad Angelo Curti, con il produttore de “La grande bellezza” Nicola Giuliano, direttore della Scuola di Cinema e Televisione del Suor Orsola, che ha rilanciato ulteriormente l’idea di Marco Salvatore. “Innanzitutto è fondamentale la realizzazione della Mediateca annunciata dalla Regione Campania – ha spiegato Giuliano – affinché chi è nato in questa città possa sapere e vedere chi è stato ad esempio Francesco Rosi. Ma serve di più. Una sorta di “Casa del Cinema” che sia un luogo di aggregazione per i giovani dove si possa vedere il cinema che c’è stato, dove si possa tenere viva la memoria cinematografica, che poi è la condizione indispensabile per la formazione di nuove menti e di nuove idee”.
Ed allora dal tavolo del Sabato delle Idee dedicato al cinema è emerso molto di più di un auspicio per rendere il cinema napoletano un sistema economico produttivo.
C’è un percorso preciso per questo. Mediatica, Polo industriale e Casa del Cinema. Se si realizzassero insieme e nello stesso luogo anche Napoli avrebbe la sua Cinecittà. E per quel che produce il cinema napoletano probabilmente non ci sarebbe luogo più adatto di Napoli.
(Comunicato stampa)