Presso la sede di Corso Trieste, il presidente della Provincia di Caserta Giorgio Magliocca ha presentato un’iniziativa che, nelle sue intenzioni, potrebbe riportare il basket casertano in un campionato nazionale a 161 giorni da quel drammatico 14 luglio dello scorso anno.
Gli appassionati bianconeri potrebbero cominciare a scorgere una luce, seppur molto fioca, in fondo al tunnel, anche se non è ancora nota la compagine societaria che dovrebbe comunque palesarsi dopo il 30 gennaio prossimo.
Di certo c’è l’organigramma di questo nuovo sodalizio e la conferma delle anticipazioni che vedranno la Dynamic Venafro trasferirsi a Caserta (FIP permettendo, ovviamente…).
Tra gli attori di questo tentativo di rinascita della JuveCaserta ci sarà anche Gianfranco Maggiò, presidente dello scudetto del ’91, che assumerà un ruolo di rappresentanza con le istituzioni, dunque non operativo-gestionale né finanziario.
L’AD sarà Antonello Nevola (attualmente già amministratore della Dynamic Venafro) che si sta muovendo sul mercato per consentire alla società molisana di riuscire a mantenere la serie B con l’innesto di un paio di senior (dopo Hassan, si cerca un lungo con esperienze nelle serie superiori oltre ad un 1-2 under).
Un ruolo importante nella nuova società sarà rivestito da una figura storica della JC, l’addetto stampa Carlo Giannoni.
Accanto a loro un gruppo di imprenditori che, come ha detto Magliocca, “in questa prima fase intendono mantenere l’anonimato”.
Maggiò ha precisato che il suo impegno sarà di gestire i rapporti istituzionali, in particolare con la FIP, e ha posto l’accento sulla necessità di dare una squadra al Palamaggiò per evitarne la chiusura: “lo devo a me stesso ed alla memoria di mio padre e di mio sorella che ha sofferto tanto per le vicende del PalaMaggiò”.
Nevola ha assicurato che, nel prossimo futuro, compatibilmente con le risorse a disposizione e la platea dei potenziali soci, si tenterà di mantenere la B e semmai, a salvezza acquisita, verificare in primavera la possibilità di uno scambio di titoli con qualche società di A2.
Oltre al sindaco del capoluogo Carlo Marino (che pare poco condivida tale iniziativa!), era assente all’affollatissima conferenza stampa (cui hanno partecipato molti appassionati) anche Raffaele Iavazzi che però ha dato, dal canto suo, la propria disponibilità a cedere gratuitamente l’utilizzo del marchio “Juvecaserta” (di cui è proprietario) a patto che la squadra vesta il bianconero e giochi al PalaMaggiò.
Tanti appassionati ci hanno chiesto di esprimere la nostra opinione e noi ci sentiamo di essere lapidari: in quasi sei mesi, da luglio ad oggi, di chiacchiere (anche da parte di importanti rappresentanti istituzionali) ne sono state fatte in quantità industriale, ma “sostanza zero”; oggi c’è la concreta possibilità di aderire ad un soggetto giuridico che dispone già di una serie B, dunque con possibili ulteriori sviluppi.
Quello di oggi, a nostro parere, è dunque una sorta di “ultimo avviso” al territorio: saremo in grado di dimostrare che a Caserta almeno una B potremmo farla o ci lasceremo spaccare dalle ormai rituali lotte fratricide?
Taluni parlano di un altro gruppo imprenditoriale casertano che, coordinato da un noto commercialista cittadino (pare in lizza alle elezioni del 4 marzo), avrebbe contattato la Cuore Napoli che peraltro ha già più di un piede in B. Rumors riportano che il sindaco di Marcianise sarebbe interessato a portare il basket nel suo Comune. Infine San Nicola che – lo auguriamo di cuore alla squadra di Piero Falcombello! – la B potrebbe conquistarla sul campo. Ciò detto, ci chiediamo: meglio unire le forze e provare a risalire o vogliamo organizzare un girone di B casertano?
Il nostro auspicio è che si riescano a superare le divisioni che ci hanno già oggettivamente penalizzato in passato perché, da appassionati della palla a spicchi, preferiremmo commentare gesta sportive piuttosto che metterci alla finestra a criticare, considerato che, in questo secondo caso, ce ne sarebbe per tutti…
( Eugenio Simioli )