È iniziata la mobilitazione da parte degli ex lavoratori dell’azienda Logi Service di Carinaro per la piattaforma Conad–PAC 2000.
Quindici operai, a cui a breve ne seguiranno altri, alla vigilia di Natale si sono trovati senza lavoro a seguito di un esubero da parte dell’azienda che avrebbe proceduto senza alcun preavviso.
Il presidio davanti alla sede Conad di Trentola Ducenta ha avuto luogo con gli ex operai, insieme all’Unione Sindacale di Base, per chiedere spiegazioni su scelte aziendali che mal si prestano alle disposizioni previste dai contratti collettivi di lavoro.
I dipendenti chiedono ovviamente il ritiro immediato dei licenziamenti e la contemporanea apertura di un tavolo di confronto, in sede prefettizia o ministeriale, per la gestione della crisi.
La procedura di mobilità avviene quando un’impresa opera una riduzione del personale a causa di una crisi oppure al fine di una ristrutturazione produttiva o – al contrario – di una chiusura definitiva della stessa.
Secondo la Legge 223/1991, i licenziamenti collettivi sono infatti possibili soltanto in casi specifici e solo dopo una complessa trattativa a cui partecipano anche le rappresentanze sindacali.
La disciplina prevede inoltre che l’impresa possa attivarsi quando stia già ricorrendo agli strumenti di integrazione salariale – come la Cassa Integrazione – e non sia in grado di garantire il reimpiego di tutti i lavoratori sospesi, non potendo utilizzare le misure alternative.
“Conosciamo bene la storia – dicono i rappresentanti dell’USB – per cui le cooperative ogni anno cambiano pelle al fine di licenziare i lavoratori fingendo un calo delle attività ed immediatamente dopo, in quel capannone o magazzino, arrivano nuovi giovani che verranno assunti con gli sgravi fiscali adottati dal Governo».
Infatti pare che siano stati già assunti nuovi operai con età inferiore ai 29 anni che beneficerebbero, quindi, degli sgravi contributi previsti per i nuovi contratti per gli under 35.
“Conad – denuncia l’USB – schiaccia quotidianamente i suoi dipendenti e non muove un dito per tutelare quei lavoratori che ogni giorno riempiono gli scaffali dei suoi supermercati. Conad intervenga subito per ritirare i licenziamenti se non vuole una campagna denigratoria davanti ai suoi negozi dove si chiederà ai clienti il boicottaggio dei suoi prodotti”.