Si è svolta questo giovedì mattina a Santa Maria a Vico la prevista manifestazione contro la violenza organizzata dopo quanto accaduto nel locale Istituto “Bachelet-Majorana” con l’accoltellamento al viso della professoressa 57enne Franca Di Blasio (nella foto) da parte del 17enne alunno di nome Rosario.
Oltre mille i partecipanti tra studenti, professori e personale della scuola al corteo silenzioso, aperto da uno striscione con la scritta “Facciamo un nodo blu alla violenza”. Presenti anche delegazioni di altri Istituti della provincia, oltre al locale sindaco ed altri amministratori tra cui anche rappresentanti del Comune di Acerra, città ove risiede la famiglia del 17enne.
Oltre alla violenza del gesto irresponsabile compiuto da Rosario, quel che è stato definito come intollerabile da tutti partecipanti alla manifestazione è che il 17enne abbia introdotto nella scuola un’arma.
Il corteo ha fatto seguito alla decisione del Consiglio di Istituto del “Bachelet-Majorana” di ricorrere a carico di Rosario della più grave punizione tra quelle previste nel regolamento scolastico e cioè l’ ”Allontanamento dalla comunità scolastica con esclusione dallo scrutinio finale”.
Per il giovane autore della violenza ai danni della professoressa Franca Di Blasio quindi, dopo la detenzione in carcere presso l’istituto minorile di Arpaia, è arrivata anche l’espulsione dalla scuola con conseguenziale bocciatura.
Intanto l’insegnante, che ad inizio settimana è stata ricevuta dal premier Paolo Gentiloni e dalla ministra dell’Istruzione Valeria Fedeli, è stata ancora una volta interrogata dal pm dei minori Ugo Miraglia. Il pm ha anche preso visione e copia del registro di classe ove è contenuta la nota impartita dalla professoressa a carico del giovane che non voleva farsi interrogare per “riparare” a precedenti insufficienze.