Forse più che sorridere, ci sarebbe da piangere nel commentare un episodio accaduto in queste ore a Caserta nel tentativo di movimentare una campagna elettorale estremamente “statica”, da “calma piatta”, sintomatica di un malessere estremamente diffuso a livello popolare.
Quel che fa sorridere amaramente è che, sullo stesso episodio, vi sono due versioni diametralmente opposte mentre gli inquirenti tacciono.
La vicenda inizia con la diffusione di un comunicato da parte del capolista locale della Lega Nord di Salvini che testualmente recita:
“Grave atto vandalico e di intolleranza ieri a Caserta. Un gruppo di scalmanati – così ha dichiarato Claudio Barbaro, candidato capolista per la Lega Nord al collegio Campania 01 – ha tentato di irrompere nella sede di uno dei miei comitati elettorali danneggiando le strutture esterne. La mia solidarietà va a Ciro Guerriero e Giuliana Sorà che si trovavano all’interno e che hanno dovuto subire questa aggressione. L’ennesima testimonianza, se mai ve ne fosse bisogno, della presenza di un clima di odio che causa insicurezze e paure. È proprio per questo che la Lega si candida a forza di governo, per riportare l’ordine e la sicurezza e per garantire il rispetto delle cose e delle persone. Chi ha usato la violenza, anziché il dialogo, contro chi sta facendo legittimamente campagna elettorale, rappresenta quel vuoto che la Lega vuole riempire con la sua rivoluzione del buonsenso”.
A questo punto, per dovere di cronaca, ci tocca precisare che, a seguito di tale paventato atto di violenza, né il Guerriero, né la Sorà hanno riportato alcuna ferita né sono dovuti ricorrere ad interventi sanitari (NdR: e di ciò ne siamo ovviamente ben contenti!) che si sarebbero invece resi necessari ed indispensabili dopo aver subito un’aggressione da parte di un gruppo di scalmanati.
Sull’accaduto è intervenuto poi il Laboratorio Millepiani di Caserta per dare la sua versione dei fatti:
“SIAMO STATI MINACCIATI CON UN MANGANELLO DA UN ATTIVISTA DELLA LEGA NORD A CASERTA!
In data 16/02/2018, intorno alle ore 20.00, ci trovavamo a passeggiare per corso Trieste, appena usciti da un’assemblea presso la sede Scout in Via Tanucci.
Eravamo in cinque, all’altezza dei parchetti del Corso, quando un ragazzo di 15 anni ed una ragazza di 18 anni, attuale rappresentante d’istituto del Diaz, hanno attraversato la strada incuriositi dai manifesti elettorali della Lega Nord.
Qui scoppia il panico: è sopraggiunto Ciro Guerriero, attivista locale di Caserta Kest’è e Lega Nord, armato di manganello telescopico e, avendoci probabilmente riconosciuto in quanto attivisti sociali e promotori del presidio del 21 febbraio “Mai con Salvini”, ha minacciato i due ragazzi.
Spaventati, in tre li abbiamo richiamati dell’altro lato della strada e l’aggressore ci ha raggiunto.
Sono continuate le minacce, Guerriero ci ha intimato di andarcene o ci avrebbe spaccato la testa, continuando ad agitare il suo manganello .
Ci siamo recati subito in questura per denunciare l’accaduto e ci è stato detto di passare il giorno successivo e, così, stamattina (NdR: sabato 17 febbraio) abbiamo provveduto a mettere al corrente le forze dell’ordine di quanto avvenuto.
Ci sembra impressionante che un attivista politico esca di casa con un manganello: l’ennesimo membro della Lega Nord armato.
Diciamo basta alla violenza fascista! Bisogna perquisire ad horas le loro case, sequestrare le armi e sciogliere le organizzazioni fasciste.
Ci tocca inoltre, nonostante l’aggressione subita, trovare sulla stampa un articolo che narra tutta un’altra storia e quindi precisiamo che non siamo entrati all’interno del comitato elettorale, che non abbiamo strappato alcun manifesto e la prova di ciò è lo stesso articolo di giornale che allega due foto, una di sera con la volante della polizia e con tutti i manifesti integri ed una di giorno con dei manifesti strappati.
Insomma, consigliamo all’attivista leghista di partecipare al corso di fotografia gratuito che si tiene al Millepiani per imparare almeno a camuffare le foto per evitare figure indecorose come questa.
NESSUNA INTIMIDAZIONE CI FERMERA’!”
Questo l’episodio che, al di là di quello che toccherà determinare agli inquirenti, lasciamo al giudizio insindacabile dei nostri lettori, permettendoci però solo di aggiungere, dato che siamo in clima elettorale, che ci appare francamente davvero …poco onorevole!