Politica

Bocciati tutti i candidati “eccellenti” di Caserta e provincia!

La valanga “Movimento 5 Stelle” non ha risparmiato in Regione Campania nessuno  …o quasi!

Infatti, mentre i grillini hanno vinto in tutti e 11 i collegi uninominali del Senato, hanno mancato l’en-plein alla Camera dei Deputati solo perché, dopo aver conquistato tutti e 12 i posti delle tre circoscrizioni del Collegio uninominale Campania 1, si sono aggiudicati “solo” 9 dei 10 posti del Collegio Campania 2 (ad Agropoli infatti ha vinto la candidata di Forza Italia).

Ciò per quanto attiene il maggioritario.

Ma neanche il proporzionale ha paracadutato qualche rappresentante eccellente di Caserta e provincia in parlamento.

Infatti, a parte i 5 Stelle – che hanno eletto alla Camera dei Deputati Giuseppe Buompane di Frignano, Antonio Del Monaco di Maddaloni e Nicola Grimaldi di Aversa insieme con i primi 3 della lista proporzionale (Margherita Del Sesto di Pietravairano, Marianna Iorio di Maddaloni e Giovanni Russo di Orta di Atella) mentre al Senato, insieme a Vilma Moronese di Santa Maria Capua Vetere, ci sarà Agostino Santillo di Casapulla – ed il solo Carlo Sarro di Forza Italia, per il resto nessuno è entrato in Camera e Senato. Di fatto si è quindi praticamente “azzerrata” la rappresentatività territoriale.

Una sonorissima sconfitta per una classe politica autoreferenziata che, bocciata fragorosamente a livello elettorale, ha dimostrato nei fatti quanto poco o nulla “conti” a livello regionale e nazionale.

Ma c’è di …peggio!

Caserta è oramai solo terra di conquista per altri, catapultati ad hoc: è infatti francamente vergognoso che nel nostro territorio vengano elette tre beneventane (Sabrina Ricciardi e Danila De Lucia nel Movimento 5 Stelle e, con Forza Italia, la ben nota Sandra Lonardo, ex-presidente del Consiglio Regionale della Campania e moglie del sindaco di Benevento “Ercolino sempre in piediClemente Mastella) un romano (il fan di Alemanno Claudio Barbaro con la Lega), e, entrambi sotto la “bandiera” del PD, una bergamasca l’uscente Ministra all’Istruzione Valeria Fedeli (NdR: quella cioè che non sa parlare in italiano mentre Di Maio – per esempio – si limita a non conoscere perfettamente l’uso del congiuntivo) ed il figlio del governatore della Campania, il salernitano Piero De Luca, rinviato a giudizio per bancarotta fraudolenta (ed a cui l’immunità parlamentare arriva proprio al momento opportuno), ripescato dopo la clamorosa sconfitta nel collegio uninominale di Salerno dove è finito terzo con il 23% dei consensi nonostante che il padre Vincenzo abbia promesso “mare e monti” a Salerno e dintorni per circa un miliardo e mezzo di euro (…tra cui:

– 400 milioni di euro per l’Ospedale “San Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona

– 220 milioni per completare la metropolitana di Salerno fino a Pontecagnano,

– 220 milioni per l’elettrificazione con la Valle dell’Irno,

– 155 milioni per le opere stradali,

– 51 milioni per il collegamento di Salerno con il polo universitario di Fisciano,

– 50 milioni per la riqualificazione del litorale che va da Marina d’Arechi a Pontecagnano,

– 47 milioni per l’aeroporto di Pontecagnano “Salerno-Costa di Amalfi” (…alla faccia della “chimera” Grazzanise!),

– 25 milioni per la realizzazione del collegamento diretto tra piazza Vittorio Veneto di Salerno e l’area della Cittadella Giudiziaria,

– 20 milioni per il Porto di Salerno,

– 11 milioni per ammodernare gli stadi di calcio di Salerno, Cava dei Tirreni, Eboli, Nocera Inferiore, Pagani, Sarno ed altre strutture sportive salernitane).

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