E’ oramai “guerra aperta” in Forza Italia a livello provinciale.
Incuranti di ciò che accade a livello nazionale e della costante parabola discendente che il partito di Berlusconi sta registrando in questi ultimi anni, diventano sempre più insanabili le divisioni tra i fans del cavaliere.
Lo scontro è tra il consigliere regionale del partito Gianpiero Zinzi ed i tradizionali “sancta sanctorum” del partito che hanno sempre mal digerito la sua discesa in campo a livello provinciale tra le fila forziste, nonostante la consistente “dote” di consenso elettorale che Zinzi ha portato in una FI sempre più ridotta alla “canna di ossigeno”.
Eletto “a furor di …voti veri” coordinatore provinciale di Caserta, a nulla è valso a Zinzi l’esporsi personalmente spendendosi tantissimo per l’elezione a Presidente della Provincia di Caserta di Giorgio Magliocca il quale, dopo aver incassato, ha rivolto altrove (a Napoli, direzione Luigi Cesaro, più comunemente noto come “Giggino ‘a purpetta”) le proprie attenzioni partitiche.
Il primo manifesto segnale di “fuoco amico” ai danni di Zinzi avvenne alle ultime elezioni nazionali quando, nonostante tutto, fu clamorosamente “trombato” senza candidatura al Parlamento.
E’ stato il segnale premonitore di una guerra che ora è nel massimo del suo svolgimento.
Nei fatti Cesaro, padre-padrone di FI in Campania, commissariò, tramite il fido coordinatore regionale degli azzurri Domenico De Siano, il consigliere regionale nel suo ruolo di coordinatore provinciale; commissariamento diventato poi ufficiale a fine marzo scorso quando lo stesso De Siano ha nominato, al posto di Zinzi, il Presidente della Provincia di Caserta Giorgio Magliocca come organizzatore delle competizioni.
“Al Presidente Magliocca, che già in occasione della recente competizione politica ha dimostrato un grande impegno e svolto un ottimo lavoro, vanno – ebbe allora ad affermare pubblicamente De Siano che non spese nello stesso comunicato una sola parola nei confronti di Zinzi, neanche per ringraziarlo esclusivamente come mera formalità per il lavoro fino ad allora svolto – i nostri auguri di buon lavoro. Siamo certi – continuò De Siano che aggiunse un ulteriore “carico da novanta” – che, anche avvalendosi della opportuna collaborazione di responsabili comunali di sua nomina, Magliocca saprà conseguire risultati lusinghieri”, dando così il “via libera” all’epurazione interna di tutti i simpatizzanti di Zinzi.
Stante così le cose, era fin troppo evidente che la spaccatura fosse oramai insanabile e che, quanto prima, sarebbe diventata anche pubblicamente evidente.
Il “fronte” è diventato l’imminente appuntamento elettorale amministrativo a Trentola Ducenta ove un candidato sindaco è appoggiato da Magliocca ed un altro da Zinzi (assieme all’ex ministra all’Agricoltura Nunzia De Girolamo, altra “trombata eccellente” in Campania alle recenti elezioni nazionali e poi ripescata all’ultimo momento dallo stesso Berlusconi in Emilia-Romagna).
Così, nella stessa giornata, quasi in contemporanea, Giorgio Magliocca rilascia la seguente dichiarazione: “Andrea Sagliocco è il candidato sindaco su cui Forza Italia punta per la rinascita della città di Trentola Ducenta. Giovane e validissimo professionista, indipendente, che ha saputo coagulare intorno alla sua persona le migliori forze della comunità. Il suo nome è stato condiviso sia sul piano provinciale che regionale, oltre chiaramente su quello romano. Il coordinamento provinciale di Caserta invita, pertanto, gli iscritti ed i simpatizzanti di Forza Italia a sostenere il progetto presentato da Sagliocco”.
Gianpiero Zinzi invece partecipa, assieme alla De Girolamo, alla presentazione del candidato sindaco Michele Apicella: “Michele è il sindaco che Trentola merita. E’ un professionista brillante, impegnato per il suo territorio e per il sociale. Ha carisma, ha idee e capacità di attuarle, ma soprattutto è il candidato – ha detto Zinzi partecipando alla serata di presentazione delle liste che sono scese in campo a sostegno del giovane avvocato – che può vantare l’unica investitura che sempre conterà: quella del territorio. Per storia, per cultura e per rispetto dei cittadini siamo e saremo sempre lontani da un modo di fare politica che mette le ambizioni personali al di sopra del sentimento di servizio e di impegno collettivo. Il percorso che ha portato alla candidatura di Michele Apicella è stato lungo e ragionato, non calato dall’alto né tantomeno deciso da chi non ha l’autorevolezza per farlo”.
Praticamente, “botta e risposta”!
A questo punto è evidente che ora vi sarà una tregua forzata fino al giorno delle votazioni, ma subito dopo sarà ovviamente ufficializzato l’addio da Forza Italia.
Per approdare dove?
E’ stata la stessa De Girolamo a rivelarlo in una intervista televisiva, parlando di una sorta di “rivoluzione azzurra” sostenuta in prima battuta dal presidente della Regione Liguria, il berlusconiano Giovanni Toti: “Non so se Berlusconi se ne stia accorgendo e se chi lo consiglia attualmente lo renda edotto di quanto sta accadendo sui territori. Al Sud ci sono numerosi amministratori locali pronti a passare con Matteo Salvini”.
Nel frattempo, con meno clamore mediatico, Gianpiero Zinzi pare che in questi ultimi giorni abbia avuto più di un incontro con l’ex deputato forzista Amedeo Laboccetta per stendere le basi di un lavoro comune ad un progetto di costruzione di un movimento politico di centrodestra che, abbandonando Forza Italia, rivolga le sue attenzioni proprio verso la Lega di Matteo Salvini.
Insomma, la “guerra” continua: “All’armi! All’armi!“