Una maxi operazione antidroga è stata effettuata dai carabinieri nelle province di Caserta, Mantova, Reggio Emilia e Torino, dando esecuzione a 40 misure cautelari (di cui 16 in carcere, 15 agli arresti domiciliari e 9 con l’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria), emesse dal G.I.P. del Tribunale di Napoli su richiesta della locale Direzione Distrettuale Antimafia, nei confronti di soggetti ritenuti responsabili del reato di associazione finalizzata al traffico illecito di sostanze stupefacenti o psicotrope con le aggravanti dell’utilizzo del metodo mafioso e dell’impiego della forza di intimidazione derivante dal vincolo associativo dei clan di camorra “Belforte” e “Piccolo-Letizia”.
L’indagine, denominata “Unrra Casas” ed espletata dal mese di settembre 2014 al mese di maggio 2015 mediante servizi di osservazione, controllo e pedinamento nonché attraverso intercettazioni telefoniche, ha permesso di contrastare il dilagante fenomeno dello spaccio di sostanze stupefacenti nei comuni di Marcianise, Capodrise e Maddaloni e di accertare la commissione di plurime cessioni di sostanza stupefacente, operate in regime di monopolio avvalendosi delle condizioni di assoggettamento e omertà di cui all’art. 416 bis, c.p., nonché al fine di agevolare le organizzazioni camorristiche denominate “Belforte” e “Piccolo-Letizia”.
A tal proposito, grazie ad una serie di attività di riscontro, i Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Marcianise sono riusciti ad individuare, per la prima volta, l’esistenza di un accordo tra i due clan operanti nel comune di Marcianise, i clan Belforte, detto dei Mazzacane, e il clan Piccolo-Letizia, detto dei Quaqquaroni, storicamente nemici e la cui rivalità ha prodotto tra la fine degli anni ‘90 e metà degli anni 2000 svariate decine di omicidi, con il quale veniva sancita un’alleanza per la gestione dell’attività illecita dello spaccio di sostanze stupefacenti, con diversi avvicendamenti tra le due famiglie.
L’indagine ha portato all’arresto di Aniello Bruno, latitante di spicco del clan camorristico “Belforte” sino a quel momento posto al vertice della citata organizzazione criminale. Di particolare rilievo è anche l’arresto operato in Albania nel maggio 2015 di uno degli indagati, accusato di omicidio di un trafficante di droga albanese del quale gli era stata commissionata l’uccisione.
Questo l’elenco dei sottoposti alle misure cautelari:
In carcere:
Salvatore Allegretta, 26 anni
Amedeo Belvisto, 46 anni
Andrea Bizzarro, 26 anni
Aniello Bruno, 35 anni
Francesco De Matteis, 41 anni
Giuseppe Grillo, 36 anni
Filippo Lasco, 36 anni
Pasquale Lasco, 46 anni
Primo Letizia, 33 anni
Salvatore Letizia, 37 anni
Alessandro Mandarino, 36 anni
Andrea Nocera, 29 anni
Giovanni Pontillo, 59 anni
Nicola Viciglione, 35 anni
tutti residenti a Marcianise e
Pasquale Regino, 36 anni di Caserta,
Fabio Romano, 28 anni di Maddaloni.
Ai domiciliari:
Gennaro Barca, 33 anni di Marcianise
Giulio Ciano, 43 anni di Marcianise,
Antonio Di Fuccia, 47 anni di Marcianise,
Generoso Di Sivo, 35 anni di Marcianise
Giglio Onelio Francini, 37 anni, di Rivalta di Torino
Antonio Marasco, 30 anni di Torino,
Francesco Martone, 35 anni di Marcianise
Francesco Persico, 28 anni dii Marcianise
Francesco Piccirillo, 27 anni di Marcianise,
Gregorio Raucci, 26 anni di Marcianise,
Pietro Russo, 49 anni di Marcianise
Raffaele Tartaglione, 30 anni di Marcianise,
Rosario Valenti, 27 anni di Marcianise
Marco Viciglione, 32 anni di Marcianise
Alessandro Zampella, 25 anni di Maddaloni
Obbligo di presentazione pg:
Francesco Stellato, 25 anni
Simmaco Coppola, 27 anni
Raffaele Corvino, 39 anni
Enrico De Biase, 40 anni
Nicola Di Giovanni, 61 anni
Tommaso Ragozzino, 32 anni
Tommaso Smeragliuolo, 34 anni
Carmine Zarrillo, 34 anni
tutti residenti a Marcianise e
Pasquale Buttone, 50 anni di Capodrise.