“Dopo due anni dalla storica prima edizione, siamo felici di annunciare che il Caserta Pride si terrà sabato 16 giugno 2018”. Il presidente di Rain Arcigay Caserta onlus, Bernardo Diana, ha annunciato ufficialmente la seconda edizione dell’evento che è già considerato un momento caratterizzante della storia della città.
Torna quindi il Caserta Pride, la parata che, in tutto il mondo, celebra la fierezza delle persone lesbiche, gay, bisessuali, transgender, queer e di tutti coloro che sono ancora oppressi e discriminati per la propria identità.
L’appuntamento è alle ore 15.00 in Piazza Vanvitelli a Caserta: da qui partirà una parata colorata, pacifica, gioiosa aperta a tutti coloro che vogliano manifestare il loro sostegno a quella che è una battaglia per i diritti, ma anche una manifestazione d’amore per una città aperta, inclusiva, attenta al prossimo.
Il corteo, dopo aver sfilato per il centro cittadino, si ritroverà verso le ore 19.30 attorno al palco installato in piazza Gramsci (nei pressi della Reggia di Caserta): qui i volontari dell’associazione Rain Arcigay Caserta onlus, promotori dell’iniziativa, saluteranno i presenti e daranno inizio agli interventi degli ospiti.
Importanti le adesioni giunte fino ad oggi: interverranno infatti l’attrice Annarita Ferraro (madrina dell’iniziativa), la dj Miss Double A e Deianira la Terribile. Seguiranno le esibizioni di Lady Sasha, Vincenzo Bles, il rapper partenopeo Ntò. Sarà presente il Segretario nazionale di Arcigay Gabriele Piazzoni.
A chiusura della giornata, la manifestazione si sposterà presso un locale di San Nicola La Strada in viale Carlo III che ospiterà l’official party.
Il Pride casertano è una festa per la città, ma anche un momento per ricordare, con fierezza “Io sono quel che sono ed amo chi voglio”: una necessità in questo attuale momento storico nel quale sembrano a rischio le conquiste degli ultimi anni.
“Ogni bacio è una rivoluzione”, il tema prescelto per questa edizione, è anche una dichiarazione di intenti: la volontà di opporre all’odio e all’ignoranza l’amore, il desiderio, la gioia. Le labbra che si sfiorano nei manifesti che, nei giorni scorsi, hanno colorato la città di Caserta sono di ragazzi e di ragazze che hanno offerto la loro immagine e di raccontarsi alla comunità: con naturalezza, ma anche con l’orgoglio di chi non si nasconde.
A corredo delle immagini, è possibile leggere lo slogan Esistono emozioni che non riesci a tenerti dentro: un chiaro riferimento alle dichiarazioni del Ministro della Famiglia Lorenzo Fontana che ha negato in più occasioni l’esistenza delle famiglie arcobaleno.
I ragazzi del Caserta Pride non ci stanno e intendono dimostrare che le famiglie arcobaleno, così come le persone omosessuali, lesbiche, trans, bisessuali e queer in generale, esistono e scendono in piazza a manifestare.
Diana si dice fiducioso. “Ci stiamo impegnando molto per fare in modo che, se non tutta, almeno una parte della provincia di Caserta si tinga con i colori della bandiera LGBT+”.
L’evento è realizzato con il patrocinio e la collaborazione del Comune di Caserta, del Consiglio Regionale della Campania, della Provincia di Caserta, del Comune di Casal di Principe, del Consulado General de la República Bolivariana de Venezuela en Nápoles, dell’Università degli Studi di Napoli Federico II – Centro di Ateneo SInAPSi, del CSV Asso.Vo.Ce, del Consorzio Asi Caserta e dell’European Pride Organisers Association.
“Il Pride a Caserta – continua Diana – ha avuto il merito di rompere il ghiaccio tra i casertani e la comunità LGBT+: anche in Terra di Lavoro gay, lesbiche, bisessuali e transgender non devono vivere nell’ombra. Possono e devono lavorare, mostrarsi in pubblico, camminare mano nella mano e scambiarsi un bacio: ciò è più che necessario dopo la recente aggressione omofoba di Pasquetta. Non a caso Pride in inglese vuol dire “fierezza”; esso è lo strumento attraverso cui liberarsi della vergogna e delle oppressioni del giudizio sociale”. In tutti i Paesi le manifestazioni della Fierezza rappresentano un sodalizio nella lotta per i diritti: della comunità LGBT+, dei lavoratori, delle donne, dei disabili, dei senza fissa dimora, dei profughi, dei migranti. Qualsiasi disuguaglianza, negazione di diritti o condizione inumana, investe ogni persona in quanto essere umano”.
Conclude Bernardo Diana: “Tutti dovrebbero sentirsi coinvolti in questa manifestazione, partecipandovi con forza ed entusiasmo. Ognuno di noi può fare qualcosa affinché davvero, innanzi alla legge e negli ambienti sociali, tutti siano liberi ed eguali. Siamo orgogliosi di annunciare, infine, che i fondi raccolti saranno utilizzati per l’apertura del ‘Centro LGBT del Mediterraneo’ a Castel Volturno, in un bene confiscato alla camorra: uno spazio di social housing per le persone LGBT+ in difficoltà. Invitiamo istituzioni, forze politiche e la cittadinanza a sostenere il Pride ed il suo progetto di accoglienza, condividendo il materiale informativo, parlandone ad amici e parenti, proponendosi come volontari/e, partecipando alla manifestazione”.