Una partita davvero inverosimile quella disputatasi a Rieti con gli spalti deserti per l’obbligo delle porte chiuse per problemi strutturali ed un arbitro che ha diretto in modo davvero assai discutibile. Di contro una Casertana che non ti aspetti, eccessivamente tesa, che, passata quasi subito in vantaggio, non mette a segno il goal della tranquillità e permette agli avversari di ritornare in partita. Allo stadio “Centro Italia – Manlio Scopigno”, la giovanissima matricola del Rieti, una vera e propria “babele calcistica” in campo, si trova così ad incamerare tre punti d’oro per la sua classifica con due calci di rigore concessi alla fine del primo e del secondo tempo. Due autentici “regali”, il primo da parte del difensore rossoblù Blondett che colpisce un avversario in area di rigore mentre l’azione di gioco era lontano dai due; l’altro, quello decisivo, da parte dell’arbitro Alberto Santoro di Messina (che già si fece notare in Casertana-Bisceglie dello scorso anno con la concessione al Pinto di un calcio di rigore assai “dubbio” a favore degli ospiti che costò la sconfitta ai falchetti) che punisce una caduta in area di rigore di Pepe travolto da Lorenzini mentre il pallone era oramai nelle mani del portiere Russo.
Il tutto nella giornata in cui è scomparso Luigi Zito, il popolare Gigino, per decenni segretario della società rossoblù: una persona “perbenissimo” ed un casertano vero il cui ricordo rimarrà indelebile nella memoria di tutti i tifosi rossoblù!
La formazione laziale schiera gli stessi 11 sconfitti a Matera nella prima di campionato, disposti in campo con lo stesso modulo. Mister Fontana schiera in campo Alfageme, Vacca e Zito mentre Floro Flores, non ancora in condizione, si accomoda nuovamente in panchina.
La partita ha un inizio assai blando con il Rieti che cerca di impensierire una Casertana attenta e guardinga. Nessuna emozione in campo fino al 12’ quando Alfageme, in ripartenza, si invola sulla fascia e poi crossa al centro per De Marco che, al volo, fa partire un tiro che termina di poco a lato. E’ l’anticamera del goal che giunge dopo 3’. L’estremo difensore laziale Chastre sbaglia un rinvio, servendo di fatti la sfera a D’Angelo che immediatamente verticalizza per Alfageme che “brucia” la retroguardia reatina con un tocco di punta che passa sotto le gambe del portiere. E’ il primo goal in campionato del “puntero” argentino. Il Rieti accusa il colpo, ma la Casertana non ne approfitta e concede agli avversari il tempo di riorganizzarsi. Per i padroni di casa è però solo uno sterile predominio territoriale senza impensierire la difesa rossoblù. La Casertana al 27’ prova finalmente a riaffacciarsi nell’area di rigore reatina con Alfageme che, ben servito da Vacca, serve Castaldo che tira al volo, ma Gigli si oppone con il corpo e devia. Scampato il pericolo, il Rieti alza il ritmo. Maistro e Todorov dialogano ai limiti dell’area ed il tiro è deviato da Lorenzini. Al 40’ è ancora Todorov a provarci con una sforbiciata che termina sul fondo. Il giocatore si ripete al 43’ con un colpo di testa che termina di poco sul fondo. La partita sembra avviarsi all’intervallo senza ulteriori patemi per la Casertana, ma Blondett colpisce in area Todorov mentre il pallone era da tutt’altra parte. L’arbitro assegna il rigore ai laziali ed espelle il difensore rossoblù. Il tiro dal dischetto è trasformato da Maistro. Neanche il tempo di prendere il pallone in fondo alla rete che il signor Santoro spedisce le squadre negli spogliatoi.
Si riprende con Pasqualoni in campo al posto di Zito. Mister Chéu ordina ai suoi di tenere alto il ritmo di gioco per mettere in difficoltà i falchetti che si limitano solo alla fase di contenimento. La sfortuna si accanisce contro Pasqualoni, già reduce in carriera da un grave infortunio, che al 18’ si accascia dopo un regolare contrasto di gioco, accusando un dolore al ginocchio destro: deve uscire dal campo in barella. Al suo posto, Ferrara. La gara non offre soverchie emozioni e vive una fiammata alla mezz’ora quando i padroni di casa, in un minuto, ci provano prima con Maistro e poi con Vasilieou, spaventando i falchetti. Fontana cerca di correre ai ripari sostituendo un oramai spento Alfageme con Floro Flores, ma la mossa non sortirà particolari effetti per i rossoblù, eccezion fatta per una punizione dal limite calciata alta sopra la traversa da parte dello stesso attaccante ex-Bari. All’81’ la Casertana ha l’occasione per tornare in vantaggio. D’Angelo recupera un pallone a centrocampo e serve in profondità Castaldo che tira senza alcuna esitazione, ma Chastre si esibisce in un volo plastico deviando in corner. Dopo tre minuti duettano Castaldo e Floro Flores che viene intercettato prima del tiro. La Casertana prova troppo tardi a vincerla e, nei minuti di recupero, subisce persino una beffa atroce. Assist dalla sn troppo lungo per Pepe che non ci arriva; il pallone finisce tra la mani di Russo mentre Lorenzini travolge il giocatore rietino. L’arbitro Santoro non ha esitazioni e, nell’incredulità generale, concede il calcio di rigore. Proteste veementi dei falchetti, ma non c’è nulla da fare. Gallifuoco trasforma dagli 11 metri e regala una vittoria insperata alla matricola laziale. Alla Casertana non resta che leccarsi le ferite …ed in fretta! Martedì sera alle ore 20.30 c’è da affrontare un’altra trasferta, stavolta a Bisceglie.
Nel dopopartita si presenta in sala stampa il direttore Aniello Martone visibilmente amareggiato: “Partita strana. Le colpe sono tutte nostre. Anche se il secondo rigore è inesistente, l’ha visto solo l’arbitro. Ma questo è il calcio. La partita è andata storta, ma non iniziamo a parlare di nomi o a fare discorsi che in questa fase della stagione non servono. Le somme – ha dichiarato in diretta dai microfoni di Radio PRIMARETE – le tireremo alla fine e vedremo dove siamo arrivati. Non abbiamo mai rischiato niente. Russo non ha fatto neppure una parata. Non stavamo bene prima, non siamo sotto un treno ora. Non mi fascio la testa. Hanno perso anche altre squadre, a conferma che in questa serie C può capitare a tutti. Era un anno e mezzo che non venivo in sala stampa e lo faccio oggi perché credo fortemente in questa squadra. Non è successo niente. E’ un schiaffo che ci fa diventare più forti. Ci vuole di più lo sappiamo, ci sono giocatori che stanno entrando in condizione. C’è tempo per rifarci. Giocare un uomo in meno per tutto il secondo tempo e senza tifosi al seguito è dura. Io ho ringraziato i ragazzi. Il secondo rigore è qualcosa di incredibile. Però non dobbiamo pensare ad altro. La colpa è solo nostra e dobbiamo guardare avanti. Nel calcio sono fondamentali le motivazioni e noi ne abbiamo da vendere. Anzi da questo momento si sono raddoppiate. Per quanto poi riguarda l’infortunio di Pasqualoni, temo una rottura del crociato”.
Subito dopo, mister Gaetano Fontana che, con estrema pacatezza, ha dichiarato: “Non cerco alibi. Non voglio parlare di arbitri, palloni o altro. Non abbiamo subito neppure un tiro in porta e sono arrabbiato perché abbiamo buttato via la partita. Avremmo potuto fare di più per vincerla. Non accetto certi errori nostri. L’arbitro prende le sue decisioni e quelle sono. Probabilmente dobbiamo essere noi a non portarlo a giudicare certe situazioni. Non dobbiamo essere ingenui come in occasione dei due rigori. Il primo era una palla che stava uscendo dall’area, il secondo il pallone era indirizzato al nostro portiere. Non comprendo questo nervosismo alla seconda giornata di campionato. Probabilmente si è creata una cappa attorno a questa squadra che è destinata a vincere sempre e comunque e non la sta vivendo nel migliore dei modi. Ma dobbiamo essere contenti che ci aspettano e non dobbiamo farci prendere dall’ansia. Stiamo facendo un grande lavoro e buttare via tutto così è un peccato. Inutile appellarci ad altro. Se ci aspettiamo regali da qualcuno, sbagliamo di grosso. Dobbiamo continuare a lavorare. Non dimentichiamo che abbiamo fatto il ritiro con una squadra e ora ne abbiamo un’altra. C’è tanta qualità e dobbiamo soltanto dare modo a tutti di trovare la migliore condizione. Ed adesso dobbiamo fare i conti anche con l’infortunio di Pasqualoni che ha inciso più del rosso a Blondett. Federico è un ragazzo che ho conosciuto a Cosenza ed era venuto in prova perché veniva fuori da un infortunio. Si è rimesso in sesto si è ritagliato lo spazio che meritava. A Caserta è arrivato con grande entusiasmo e questo infortunio non ci voleva proprio. Nello spogliatoio ha pianto ininterrottamente, ma spero che la diagnosi sia meno grave di quello che sembra”.
Rieti – CASERTANA 2 – 1
RIETI (4-3-3): Chastre; Gallifuoco, Pepe, Gigli, Dabo; Diarra, Maistro (85’ Di Domenicantonio), Palma; Cericola (73’ Venancio), Todorov (63’ Kean), Vasilieou. In panchina: Costa, Tommasone, La Ferrara, Paparelli, Gualtieri, Lukinga, Criscuolo, Konate, Delli Carri. Allenatore: Ricardo Chéu
CASERTANA (3-5-2): Russo; Blondett, Lorenzini, Pinna; De Marco, Romano, Vacca (57’ Cigliano), D’Angelo, Zito (46’ Pasqualoni – 63’ Ferrara); Alfageme (70’ Floro Flores), Castaldo. In panchina: Zivkovic, Adamonis, Ciriello, Santoro, Padovan, Mancino. Allenatore: Gaetano Fontana
RETI: 15’ Alfageme (C), 48’ pt Maistro su rig. (R), 50’ Gallifuoco su rig. (C)
ARBITRO: Alberto Santoro della sezione di Messina (assistenti: Vincenzo Madonia di Palermo ed Antonio Lalomia di Agrigento)
NOTE: Ammoniti: Pinna, D’Angelo, Cigliano (C); Todorov, Gigli, Pepe (R). Espulso: Blondett (C). Angoli: 4-7. Fuorigioco: 1-5. Recupero: 2’ nel primo tempo; 4’ nel secondo tempo. Partita disputata con l’obbligo delle porte chiuse