Capua Cultura

Basilica Benedettina: lo scempio continua

Non c’è pace per il sito e la Basilica di Sant’Angelo in Formis!

Nonostante l’area antistante all’arco, oggetto di crolli nei mesi scorsi, sia stata sequestrata a scopo cautelare e il transito sotto l’arco sia stato vietato dai carabinieri, nella giornata di ieri si è celebrato un matrimonio di una concorrente della trasmissione televisiva “Uomini e donne“. Nella sostanza il divieto non si è rivelato valido per tutti i cittadini. A segnalare l’episodio per primo sui social network è stato il giornalista e scrittore Salvatore Minieri.

Ma non è l’unico fatto gravissimo accaduto ieri nel borgo tifatino. Proprio nelle stesse ore in cui si celebrava il matrimonio vip, una ditta edile stava per rompere una porzione dell’antico muro eretto a protezione della Basilica. Solo l’intervento di un gruppo di cittadini sant’angiolesi ha scongiurato uno scempio e un illecito. Tutto il sito di Sant’Angelo in Formis è infatti zona sottoposta a vincolo, il che significa che lì neanche una pietra può essere spostata senza le dovute autorizzazioni della Soprintendenza ai beni culturali e Prefettura.

l’antico muro che stava per         essere abbattuto

Ci chiediamo come sia stato possibile che una ditta, la stessa che ha eseguito i lavori di potatura della vegetazione incolta nella zona del crollo, abbia potuto intraprendere una simile azione. Per iniziare l’abbattimento i responsabili della ditta hanno dovuto accedere nella proprietà di un privato. La porzione di muro individuata per aprire un varco si trova infatti in una proprietà privata. Il proprietario in questione, contattato telefonicamente, ha detto di non essere stato informato di nulla né dalla ditta, né dall’amministrazione comunale. I residenti del borgo, intervenuti a difesa del muro e di un pezzo del nostro Patrimonio artistico e culturale, hanno affermato che i responsabili dell’impresa hanno riferito di agire dietro ordinanza comunale.

la strada dove l’amministrazione vuole creare un accesso alternativo

Non volevamo crederci, ma è proprio così: il progetto dell’amministrazione comunale di Capua è scritto nell’ordinanza n. 29 del 27 settembre 2018 a firma del sindaco Eduardo Centore e del dirigente responabile Francesco Greco. Esso prevede infatti quello di costruire una strada di accesso alla Basilica alternativa a quella sotto l’arco. Questo progetto contempla però lo scellerato abbattimento di una porzione dell’antico muro che costeggia esternamente la Basilica.

La strada in questione è infatti quella esterna che costeggia l’antico muro Romano. Attualmente si trova in condizioni di totale inagibilità: in molte parti manca l’asfalto e in altre presenta discariche abusive di rifiuti. Inoltre negli anni passati è stata oggetto di fenomeni geologici di sprofondamento improvvisi del terreno proprio a ridosso del muro Romano.

L’episodio ha scatentato non solo l’indignazione dei sant’angiolesi, ma anche la rabbia e lo sdegno degli associati di Apollon, la onlus presieduta dalla dottoressa Laura Lonardo che da anni si batte affinché il muro romano venga messo in sicurezza e restaurato.

La dottoressa Lonardo nei giorni scorsi ha scritto una lettera indirizzata a tutte le Istituzioni locali e nazionali interessate nonché alla Procura della Repubblica, per ricordare che l’abbattimento anche di una minima porzione del muro rappresenterebbe una violazione del codice penale e una lesione gravissima al Patrimonio storico e artistico della Nazione.

Francesco Capo )

Condividi!