Torna a casa la JuveCaserta: 525 giorni, 75 settimane dopo l’ultimo incontro casalingo (vittoria casalinga con Sassari). Tanto, troppo per un popolo che, oltre ogni voce, polemica, idea differente, si dimostra alla fine sempre e comunque innamorato della sua squadra. E la JuveCaserta torna a casa con una gran bella prova, guidata da uno strepitoso Hassan da 32 punti, uomo chiave nei momenti difficili, soprattutto a metà gara quando, complice un forte blackout casertano, la LUISS era rientrata clamorosamente in partita.
Dip realizza il primo canestro casalingo della nuova Juve, Infante impatta, ma Dip è in palla, Hassan realizza la tripla e il “2+1″ che porta subito Caserta sul 12-4 dopo poco più di 180” giocati. Veccia sveglia i suoi dall’arco, ma Hassan è indemoniato e mette ancora una tripla che vale già il suo 11° punto personale; i bianconeri stringono le maglie in difesa e Ciribeni ne mette 4 in fila che valgono il 19-9 che costringono al time out la Luiss. Roma prova a rientrare con la tripla di Martino, ma Hassan e Dip concretizzano le geometrie e le idee dei giochi di coach Oldoini; la Juve è una macchina dall’arco, Biagio Sergio e Ciribeni, portano la Juve sul +20 già sul finire di primo periodo, con Bonaccorso che torna a muovere il punteggio dei suoi per il 32-14 della prima frazione.
Bonaccorso comincia come aveva finito, ma Petrucci manda a bersaglio la sesta tripla dell’incontro (su otto tentativi) che fa esplodere il pubblico casertano. Coach Oldoini manda in campo anche l’intraprendente e senza paura Galipò, ma Caserta, così come in verità anche Roma, si bloccano in attacco per diversi minuti, fino al canestro di Dip che riporta Caserta sul +20 (37-17 al 14′). Veccia non ci sta e prova a scuotere i suoi dall’arco, Ciribeni realizza in entrata, Infante ne mette 4 in fila e Dip manda in bonus la Luiss, ma fa 1/2 dalla lunetta. Nonostante ciò i bianconeri mantengono 16 punti di vantaggio (40-24 al 17′), Oldoini, dopo il timeout, concede minuti anche a Barnaba, Infante dalla lunetta è il primo a raggiungere la doppia cifra, ma l’attacco casertano sembra, in questa fase della partita senza Hassan, sembra totalmente inceppato. Martino, Faragalli e Veccia portano addirittura a -8 (40-32) una Luiss che ora sembra crederci, Caserta ha realizzato 8 punti in 9′, e addirittura Roma, dopo esser sprofondata a -21, rientra a -4 con 5 punti in fila di Martino, che consente ai suoi di chiudere il parziale sul 9-23.
Rientra in campo Hassan, tenuto fuori per problemi di falli, e realizza subito 2 triple che danno ossigeno a Caserta, Gellera realizza il suo primo canestro dall’arco, ma Hassan scrive quota 22 e riporta la JuveCaserta sul +9 (50-41 al 22′). Infante non sbaglia più, Dip risponde, ma Veccia, ancora dall’arco, tiene in vita una Luiss che non molla mai (50-45); Caserta sa soffrire, tiene botta e, grazie all’ennesima tripla di Hassan ed al canestro di Biagio Sergio, ritrova il vantaggio in doppia cifra che costringe al timeout coach Paccariè (59-48 al 27′). Caserta stringe le maglie in difesa, Hassan trova anche un bel canestro in post e 2 tiri liberi che gli consentono di toccare quota 31 in 18′ giocati, che gli valgono la standing ovation del pubblico al momento del cambio, sul finire del quarto.
Bottioni si sblocca in apertura di ultima frazione, Sergio sblocca il suo tabellino personale dalla lunetta e la JuveCaserta si riporta sul +16 a 8′ dal termine. Ciribeni raggiunge la doppia cifra, Infante torna a realizzare, ma Petrucci buca subito la zona 2-3 romana per il +18 Juve; Nic Rinaldi trova una meritata tripla, Ciribeni realizza ancora e Caserta ritrova quel massimo vantaggio su cui si era adagiato ad inizio secondo quarto (+21, 75-54 al 34′). Rientra in campo Hassan, Galipò si sblocca dalla lunetta, Navarini e Rota trovano i primi punti per Roma, ma l’impressione è quella di essere in pieno garbage time. Caserta tocca quota 80 con il 32° di Hassan, Infante continua ad esser nettamente il migliore dei suoi, ma ormai è tardi e i bianconeri possono conquistare il secondo successo stagionale.
In sala stampa Coach Max Oldoini, inizialmente e giustamente critico, esordisce così in diretta dai microfoni di Radio PRIMARETE: “Di questa partita, per il lavoro futuro, dobbiamo ricordarci le 9 palle perse del secondo quarto che hanno fatto rientrare la squadra avversaria; sapevamo che questa squadra non molla mai ed è successo così, noi siamo stati superficiali. In settimana avevo parlato proprio del valore del possesso della palla, e siamo stati superficiali, quindi dobbiamo capirne il motivo; è ovvio che poi il secondo tempo ne abbiamo persa una sola e quindi tutto è riuscito meglio. E’ anche vero che abbiamo messo una serie di triple importanti che c’hanno fatto stare un po’ più tranquilli, però non stavamo mai tranquilli, dovevamo macinare gioco. E’ una vittoria importante, che viene nella settimana del Cavaliere Maggiò, quindi è ancora più importante, è un sapore veramente bello. Dobbiamo andare avanti così, migliorarci giorno dopo giorno perchè il campionato non è finito oggi, ma è appena iniziato. La prossima partita abbiamo un avversario di primissimo livello, con un grande allenatore che ha già vinto dei campionati: non sarà facile, ma giocheremo, come sempre, con l’obiettivo di provare a vincere“.
Sulle alternative al tiro da 3: “Abbiamo giocatori, negli esterni, con stazza grossa, e quindi abbiamo provato anche a giocare in post basso, o comunque con dei tagli per metterla sotto il canestro. Ci siamo riusciti con Hassan e abbiamo provato anche con Petrucci, poi non l’abbiamo passata perchè abbiamo avuto dei momenti di ritardo nel passaggio, ma dobbiamo continuare così perchè abbiamo anche Bottioni che ha corpo e ci sa giocare. Anche perchè mettendo la palla dentro (in area), abbiamo dei lunghi che son tiratori, Dip è tiratore, quindi si può allargare, prendere e tirare. Così si chiude e poi si riapre la difesa, è quello che vogliamo, puoi punirli sempre una volta riaperti. In questo momento, anche per problemi di tempo, abbiamo solo un lavoro di blocchi per i tiratori, ma ne metteremo altri. Purtroppo la settimana è corta, mi ci vorrebbero due settimane in una, però i ragazzi stanno lavorando forte, stanno crescendo e soprattutto, anche oggi, la squadra avversaria ne ha fatti 68, con dei regali nel secondo quarto, altrimenti non finivano a 68. Con la difesa ci siamo; ripeto, non dobbiamo regalare palloni e poi aggiustare qualche particolare nella difesa perché non siamo pronti, è normale. Siamo 10 giocatori nuovi, è tutto più difficile”. Sulla fase calda del match: “Quando sei avanti di 20, non devi esser superficiale, ma devi andare avanti di 30“. Un commento sul pubblico: “Sono molto contento, li ringrazio, cercheremo di invogliare tutte le persone a venire al palazzo, cercando di vincere, se possibile, sempre; comunque la squadra sta giocando forte, ha voglia di far bene, quindi credo che già questo sia un segnale importante. Suderemo sempre la maglia, anche nelle sconfitte, non ci sarà mai un passo indietro“. Infine una battuta sul campionato che sarà: “E’ un campionato veramente difficile perché non c’è mai una partita da battezzare, mai una partita facile. Son sempre tutte partite aperte, noi siamo andati avanti di 20 e poi si riaccende. Siamo stati bravi nel 3° quarto a rimetterla sul binario che volevamo; sarà sempre così, infatti noi dobbiamo essere di mentalità dura soprattutto difensiva, perché non vogliamo concedere punti agli avversari“.
E’ stata poi la volta da Radio PRIMARETE del coach della LUISS Paccariè: “La LUISS è una squadra che si forma all’inizio dell’estate, poi quest’anno c’è stato il cambio generazionale tra quelli che si sono laureati ed i nuovi arrivati, quindi dieci volti nuovi da mettere insieme; penso che piano piano faremo il nostro“. Riferendosi, poi, al gioco: “Non siamo affatto convenzionali in tanti versi, non possiamo avere delle gerarchie imposte perché, nel momento in cui da noi nessuno prende una lira, l’università appiattisce il concetto della star o dei primi cinque e dei secondi cinque, è il campo che detta quello che poi effettivamente succede. Cerchiamo di fare una pallacanestro un pochino meno convenzionale, meno standardizzata, qualche volta meno prevedibile. I giocatori quando finiscono da noi diventano avvocati, notai, contabili economisti, giornalisti ecc. L’ottica nostra è quella di creare, attraverso una dual career, un doppio binario, della gente che possa continuare a giocare a pallacanestro se vuole, ma soprattutto che diventino dei buoni professionisti dopo“. Infine chiosa su Caserta: “Sicuramente un campionato più che buono, con gli scongiuri fatti in tutte le maniere, toccate tutto quello che dovete toccare, però dovete arrivare in fondo; Reggio Calabria, Caserta e Salerno, in questo momento, dovrebbero esprimere la pallacanestro più funzionale a questa categoria per arrivare in fondo. Mi sembra, da quello che si vede, ma due giornate son poche, che questo dovrebbe essere il campionato di queste tre squadre, con l’incognita che potrebbe arrivare da Palestrina, conoscendola. Poi dovrebbe fare delle operazioni, anzi già si è assicurata un giocatore secondo me importante per la categoria, da gennaio. Mi sembra che con il 68% da 3 punti si campa tranquillamente; stasera Hassan ha fatto delle cose inenarrabili, marcato non dico bene, ma i miei si sono dati da fare in maniera più o meno lecita, ha fatto canestro sempre. Mi preoccuperei di una tenuta in un arco di tempo così lungo, questo sicuramente diventa un problema piuttosto che preoccuparsi di avere un lungo di riferimento o meno. Poi, comunque sia, mi pare che Dip qualche campionato l’ha già vinto. Penso sia meglio prendere quelli che vincono sempre“.
( Mario Della Peruta )
S.C. JUVECASERTA – Luiss Roma: 86 – 68
(1/4: 32-14; 2/4: 41-37 (9-23); 3/4: 62-49 (21-12); 4/4: 86-68 (24-19))
JUVECASERTA: Dip 11, Sergio 9, Petrucci 8, Hassan 32, Ciribeni 14, Rinaldi 3, Piazza 0, Bottioni 6, Barnaba 0, Galipò 3, Iavazzi 0, Mataluna 0 (22/31 da 2; 10/26 da 3; 12/15 liberi) Coach Oldoini
LUISS Roma: Veccia 11, Infante 23, Martino 11, Di Carmine 1, Navarini 3, Faragalli Serroni 2, Di Francesco 0, Bonaccorso 8, Gebbia 2, Garofalo 0, Rota 4, Gellera 3 (21/46 da 2; 6/15 da 3; 8/11 liberi) Coach Paccariè