Cronaca Provincia di Caserta

Sequestrate sigarette di contrabbando e gasolio destinato ad utilizzo illegale

Nel contrasto alla diffusa illegalità presente sul territorio, due distinte operazioni sono state compiute dalla Guardia di Finanza in provincia di Caserta.

A Mondragone i finanzieri della locale Compagnia, allertati da una segnalazione anonima, hanno individuato, in prossimità dei cc.dd. “Palazzi Cirio” – area notoriamente interessata da fenomeni di illegalità diffusa, tra cui la vendita di sigarette di contrabbando – un’autovettura sospetta a bordo della quale venivano rinvenuti ben 31 kg di sigarette di contrabbando (pari a più di 1.500 pacchetti) di varie marche (Winston, Regina, Marble, Xxl25) pronte per essere smerciate e che, una volta vendute al dettaglio, avrebbero fruttato circa 4.500 euro.

Convocato il proprietario del veicolo, lo stesso veniva rintracciato in tarda serata e sono tutt’ora in corso gli accertamenti per risalire a chi avesse la disponibilità del mezzo e chi ha organizzato la consegna della merce di contrabbando.

Sia l’autovettura che le sigarette, sprovviste del sigillo del Monopolio di Stato, sono state comunque sottoposte a sequestro.

A Piedimonte Matese invece una pattuglia della locale Tenenza, impegnata su strada per il controllo dei mezzi viaggianti, ha eseguito su attivazione della Sala Operativa del Comando Provinciale Caserta un accesso presso il piazzale di carico di un’azienda di trasporto merci ubicata in un comune dell’Alto Casertano, dove veniva individuato un rimorchio telonato all’interno del quale erano presenti n. 3 cisterne in politilene da mille litri ciascuna contenenti gasolio a tassazione agevolata in quanto destinato ad uso agricolo senza alcuna documentazione attestante la legittima provenienza e la destinazione finale del prodotto, evidentemente destinato all’illegale utilizzo per autotrazione.

Pertanto i finanzieri procedevano alla denuncia a piede libero alla competente Autorità Giudiziaria dell’amministratore della società (L.F. cl. 1971) per il reato di “sottrazione al pagamento dell’accisa sui prodotti energetici” ed al sequestro, per un valore di oltre 30.000 euro, dei 3.000 litri di gasolio rinvenuti e del rimorchio utilizzato per il trasporto.

Sono in corso gli approfondimenti di rito per individuare il canale di approvvigionamento del gasolio illecitamente detenuto.

L’attività svolta conferma la prassi illecita, diffusa soprattutto nelle aree a maggiore vocazione agricola, di appropriarsi indebitamente di gasolio ad accisa agevolata per destinarlo a usi non consentiti, così da evadere le connesse imposte (Accise ed IVA).

 

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