La Compagnia della Guardia di Finanza di Caserta ha ultimato l’esecuzione di un decreto di sequestro preventivo per un valore complessivo di circa 320.000 euro, avente ad oggetto la liquidità ed i beni intestati o comunque nella disponibilità di fatto di Salvatore Antonucci (residente a Caserta, cl. 1955), nei cui confronti si procede per intestazione fraudolenta – tramite donazione – dei propri beni alla figlia, al solo fine di sottrarsi al pagamento delle imposte (art. 11 d. lgs. 74/2000).
La misura cautelare reale è stata disposta dal P.I.P. del Tribunale di Santa Maria Capua Vetere, su richiesta di questa Procura, a seguito di denuncia de11’Agenzia delle Entrate — Direzione Regionale Campania.
Il soggetto indagato, infatti, risultava debitore di imposte erariali, già iscritte nei ruoli esecutivi, per un importo complessivo di €319.514,57, per le quali aveva inizialmente richiesto ed ottenuto diversi piani di rateazione, tutti in seguito revocati per suo inadempimento.
Gli ulteriori approfondimenti avevano inoltre evidenziato che l’indagato e la moglie avevano donato, con atto negoziale fraudolento, alla figlia la piena proprietà di diverse unità immobiliari con il solo scopo di sottrarle alla procedura di riscossione coattiva.
Considerato l’elevato valore indiziario degli elementi raccolti nel corso dell’attività d’indagine, la Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere ha richiesto al G.I.P. competente il sequestro del patrimonio illecitamente accumulato, anche al fine di inibire il consolidamento del vantaggio economico derivante dall’evasione.
Il G.I.P., aderendo alla predetta richiesta, ha disposto il sequestro preventivo delle disponibilità liquide del soggetto e, per equivalente dei beni nella disponibilità dello stesso, sino alla concorrenza dell’importo del debito erariale.
Gli accertamenti patrimoniali quindi eseguiti dalle Fiamme Gialle hanno consentito di individuare oltre ad una discreta disponibilità di risorse finanziarie su vari conti correnti e libretti postali, anche due immobili di pregio ubicati a San Leucio di Caserta.
Intanto continua l’attività delle Fiamme Gialle casertane anche nel contrasto dell’illecito smaltimento dei rifiuti prodotti da imprese commerciali ed artigianali abusive: sequestrati infatti un’autocarrozzeria, un autolavaggio e un’officina meccanica che operavano senza alcuna autorizzazione ambientale e in mancanza dei registri di movimentazione dei rifiuti e degli scarti di lavorazione prodotti.
Il primo intervento è stato eseguito dai militari della Compagnia di Caserta che hanno individuato a Casapulla un capannone di 600 mq attrezzato professionalmente con tutto il necessario per la riparazione e la verniciatura degli autoveicoli, dove veniva svolta l’attività di autocarrozzeria in modo completamente abusivo. Il titolare, infatti, continuava la sua attività sebbene avesse chiuso la propria partita iva già nel 2011 e non fosse più in possesso di alcuna autorizzazione commerciale né ambientale. Nel locale sono stati rinvenuti numerosi preventivi e note di consegna, ma ovviamente nessuna fattura emessa. Intorno al capannone, poi, lamiere, pneumatici e altri scarti di lavorazione, pronti per essere abbandonati in qualche discarica improvvisata.
Dopo pochi giorni sempre i finanzieri della Compagnia di Caserta accedevano in un altro capannone a Portico di Caserta adibito abusivamente ad autolavaggio.
Anche in questo caso un’area di ben 500 mq allestita con attrezzature professionali, ma senza alcuna autorizzazione ambientale e senza alcun registro di carico e scarico dei rifiuti. Intento a lavare le auto anche un lavoratore, ovviamente irregolare.
Infine nei pressi di Pontelatone i militari della Compagnia di Capua hanno sequestrato un’officina meccanica e carrozzeria, anche questa completamente abusiva.
Al momento dell’accesso delle fiamme gialle, inoltre, sono stati sorpresi a lavorare due dipendenti in nero, mentre nel retro del capannone giacevano abbandonati cumuli di rifiuti speciali.
Tutti i controlli si sono quindi conclusi con l’apposizione dei sigilli ai locali e con la denuncia dei titolari all’Autorità Giudiziaria per violazione alle prescrizioni del Testo Unico in materia Ambientale in tema di corretto smaltimento dei rifiuti speciali.
In un caso è stato sanzionato amministrativamente anche il proprietario dell’autoveicolo in riparazione per aver affidato il mezzo a un meccanico abusivo e non professionale.