Siamo nell’immediata vigilia di Casertana-Viterbese, ma di questa partita sembra che non importi ad alcuno.
A tenere banco è infatti la rottura oramai insanabile tra il sindaco di Caserta Carlo Marino ed il Presidente della Casertana FC Giuseppe D’Agostino, oramai arcistufo di un “primo cittadino” che non lo ha mai gradito alla testa della società rossoblù, forse per precedenti che non appartengono a “questioni meramente sportive”.
La “goccia che ha fatto traboccare il vaso” è stata, come si sa, la figuraccia della partita giocata a porte chiuse allo stadio Pinto contro la Juve Stabia, quella che, nelle intenzioni della società di Corso Trieste, doveva essere la “giornata rossoblù” e che invece è stata una vera “via crucis” per giungere poi in extremis alla disputa senza la presenza di pubblico sugli spalti.
Da allora, non vi è stata esclusione di colpi, considerato anche che D’Agostino è amaramente giunto alla conclusione che, se non è gradito, allora è meglio “togliere il disturbo” …anche per non continuare a rimetterci migliaia e migliaia di euro.
Sì, perché tutto si potrebbe teoricamente dire di questo Presidente, ma mai che non ha, a suon di soldi propri, “rimesso in sesto” la catastrofica situazione economico-finanziaria della società sportiva del capoluogo, destinata al fallimento ed ora invece tra le pochissime partecipanti al campionato professionistico di serie C di calcio ad essere in regola con i propri conti (tasse e spettanze ai propri dipendenti in primis).
Ma invece di tenersi ben stretto questo imprenditore casertano, presidente della Casertana, la politica locale – e, nello specifico, il sindaco del capoluogo Carlo Marino – non ha perso occasione prima di ignorare completamente la sua presenza (ed i suoi sacrifici), poi di non agevolare per quanto possibile la sua permanenza ed ora persino di “punzecchiarlo” a più riprese pur di farlo desistere ed andare via.
Dopo la “figuraccia di Casertana–Juve Stabia“, il sindaco e la giunta comunale hanno finalmente messo in moto la macchina amministrativa per fare i passi dovuti al fine di permettere la disputa delle partite allo stadio Pinto, nonostante i lavori di ristrutturazione per le prossime Universiadi.
In verità una amministrazione seria e previdente avrebbe dovuto farli ben prima, ma….
Stabilito finalmente il “dovuto” corretto rapporto con Prefettura e Questura, avviato nel modo giusto il dialogo con la Commissione di Vigilanza per le Manifestazioni Sportive ed esaminato nei dettagli il progetto attuato per le Universiadi, sono state finalmente eseguite tutte le modifiche necessarie ed indispensabili per permettere l’accesso al pubblico nello stadio durante le restanti gare interne della Casertana, cominciando dalla partita contro la Viterbese.
Meglio tardi che mai!
A questo punto però, invece di tacere per aver rimediato con colpevole ritardo ad una situazione disdicevole creata dall’inefficienza dell’ente comunale, il sindaco ha preferito invece magnificare quanto fatto come fosse un evento da celebrare, scrivendo sui social: “Grazie al lavoro della Questura e della Commissione di Vigilanza, lo Stadio Pinto è agibile per lo svolgimento di gare sportive fino al termine dei lavori del cantiere che lo sta riqualificando. Il Comune ha realizzato i lavori necessari e prescritti dalla Commissione. Il Pinto, quindi, sarà disponibile per la piena fruizione da parte dei tifosi di calcio, ma anche degli appassionati di tutti gli sport che lì possono essere praticati”.
E, se la dichiarazione del sindaco fosse finita qui, non ci sarebbe stato nulla di che, anzi… Ma l’avv. Marino non ha voluto sprecare l’occasione per aggiungere ’a parulella soverchia, in modo scomposto ed inopportuno: “Questi sono i fatti concreti, mentre altri – ha infatti aggiunto – dicono parole e alimentano polemiche ridicole. Ora, per lo svolgimento della prossima gara interna della Casertana, la società dovrà formalizzare la richiesta di utilizzo e assolvere a quanto necessario. Se non lo farà, la responsabilità del mancato svolgimento sarà solo sua”. In sostanza ha dichiarato che, se la Casertana non avesse provveduto a pagare l’affitto del Pinto, non avrebbe potuto utilizzarlo.
Premesso che non ci sembra che il sindaco si comporti allo stesso modo nei confronti di altre società sportive che utilizzano strutture comunali, meglio avrebbe fatto l’avv. Carlo Marino ad annunciare pubblicamente la sua presenza per la prima volta allo Stadio “Pinto” in occasione della partita. Invece…
Ovvia la replica del Presidente D’Agostino: “Prendo atto che, mai come negli ultimi tempi, il sindaco Carlo Marino non perda tempo di riempirsi la bocca parlando dello stadio ‘Pinto’. Non era mia intenzione – ha affermato il “patron” rossoblù – dare seguito ad un botta e risposta stucchevole, ma vedo che dall’altra parte c’è una volontà ben diversa. Veniamo chiamati continuamente in causa, cercando di fare una caricatura di quello che è il lavoro di questa società. Interviste e comunicati ormai si sprecano. Ultimo in ordine cronologico quello in cui l’avv. Carlo Marino celebra il completamento dei lavori per rendere agibile l’impianto. Peccato che si sia arrivati a questo dopo un mese e mezzo dall’apertura dei cantieri e che tali adeguamenti si sarebbero potuti realizzare tranquillamente prima di quel 3 marzo, data che ha segnato un punto bassissimo per l’intera città di Caserta. Anche di fronte all’evidenza, ci si erge a salvatore della patria. Ad oggi ci sembra che abbia più a cuore l’autocelebrazione legata alle vicende del Pinto, che le sorti della squadra che rappresenta il Capoluogo. Nelle scorse ore abbiamo tenuto fede agli impegni strettamente legati al calcio, saldando tutte le spettanze con i tesserati con largo anticipo. E non era certo un problema pagare l’affitto per l’utilizzo di uno stadio che, senza questa Casertana, sarebbe da anni in stato di totale abbandono. Quindi stia sereno che abbiamo già provveduto! Non ci perdiamo certo per così poco. Domenica la Casertana tornerà a giocare davanti ai propri tifosi. Mettere in dubbio il corretto agire di questa società, ritengo sia ancora una volta poco elegante e piacevole. Visto che il sig. Carlo Marino ha ormai preso tanto a cuore l’argomento calcio, allora si impegni a mettere insieme le risorse necessarie a portare avanti questo club nei prossimi mesi. Perché non ho assoluta intenzione di continuare in questo teatrino ridicolo. Nella mia vita non ho mai dovuto elemosinare attenzione o ospitalità e non lo farò certo ora. Gli auguro solo di saper trovare una soluzione che possa garantire a questi colori lo stesso rispetto e la stessa costanza che abbiamo messo sempre in campo. Si assuma la responsabilità di tutto quello che accadrà nei prossimi mesi. Spero che ora ritagli lo stesso tempo per risolvere le tante questioni che tengono banco ogni giorno in questa città e che, purtroppo, la relegano sul fondo delle classifiche per vivibilità”.
Ciò detto, la società di Corso Trieste, confermando di essere tra i club più virtuosi del panorama calcistico nazionale, non solo di Lega Pro, ha provveduto, dopo il riscontro positivo avuto in seguito ai controlli di routine effettuati dalla COVISOC, a saldare in anticipo, rispetto ai termini previsti del 18 marzo, le spettanze con tutti i tesserati relative alle mensilità di gennaio e febbraio, così come previsto dalla normativa vigente per l’ottenimento delle Licenze Nazionali. Ha altresì saldato quanto dovuto al Comune di Caserta per l’utilizzo del Pinto ed infine confermato che l’intero incasso di Casertana-Viterbese sarà devoluto (così come “in origine” doveva essere in occasione del derby con la Juve Stabia) alla “Fondazione CASAMORE” che aiuta i bambini che presentano malattie genetiche e/o disturbo del neurosviluppo.
Finita qui? Neanche per sogno…
Mentre su alcuni mass-media si scrive di un forte “canto di sirene” provenire da Foggia, sul web ufficiale della Casertana compare il seguente comunicato: “Dopo le vicende (le ennesime) che hanno tenuto banco nella serata di ieri, di boicottaggio e ostruzionismo del sindaco nei confronti della Casertana FC, il patron rossoblu Giuseppe D’Agostino ordina l’autogestione. Disdetto il consueto ritiro pre-gara ed il bus. Gli atleti raggiungeranno lo stadio prima della gara di domani con le proprie auto. Segnale forte di D’Agostino all’avv. Carlo Marino. Ora più che mai il primo cittadino, promotore di cordate più volte decantate, si muovesse, in virtù di un declino societario annunciato e un fallimento da evitare. E’ rottura definitiva tra il Sindaco e D’Agostino”.
Ed è una provocazione talmente possente che non ha lasciato di certo indifferente la tifoseria che mai avrebbe immaginato un tale epilogo di stagione sportiva e che, nel contempo, vede ora improvvisamente tingersi di nero l’immediato futuro dell’amata squadra rossoblù, soprattutto quando sembrano delinearsi le fattezze del cosiddetto “deus ex machina” sponsorizzato dal primo cittadino di Caserta…
Ahia! Povera Casertana…