Presso l’Enoteca Provinciale “Vigna Felix” di Caserta si terrà la manifestazione “Formicola Borgo DiVino”, in programma dal 7 al 28 aprile.
L’evento, finanziato dalla Regione, vede in Formicola un punto di riferimento importante nelle strategie di sviluppo turistico della provincia di Caserta e della Campania.
La rassegna è rivolta alla promozione del vino Casavecchia, proveniente da un vitigno di origine antichissima nell’insediamento di Trebula Balliensis, citato da Plinio il Vecchio nel XIV libro della Naturalis Historia e bevuto dai legionari dell’antica Roma.
All’incontro con i giornalisti erano presenti il presidente della Camera di Commercio Tommaso De Simone, il sindaco di Formicola Michele Scirocco, il presidente della Coldiretti Manuel Lombardi, gli architetti Giuseppe Miraglia e Rosalba Aurilio, il componente del Consorzio Vitica nonché titolare dell’azienda vitivinicola Il Verro Cesare Avenia.
Si è complimentato con il primo cittadino il presidente della Camera di Commercio Tommaso De Simone: «Grazie al sindaco per aver promosso un progetto che mette al centro un territorio che è quello di Formicola con dei temi ancora più interessanti, temi che sono di sviluppo della nostra economia».
Per il sindaco Michele Scirocco: «Il nostro è un territorio che ha molto da dare e non solo come prodotti agroalimentari. Noi puntiamo molto sul vino Casavecchia, ma ci sono anche bellezze architettoniche che meritano di essere visitate e scoperte e questa iniziativa potrà sicuramente essere da volano».
Per Manuel Lombardi «sarà un’occasione per presentare il territorio per quello che è realmente e per quanto di buono e sano c’è. Sarà anche l’opportunità di raccontare le grandi eccellenze enogastronomiche che abbiamo».
L’evento sarà articolato attraverso un percorso integrato in grado di mettere in rete tutte le potenzialità del territorio, facendo scoprire ai visitatori i luoghi, il paesaggio, la storia, la cultura, le tradizioni e le tipicità locali, contribuendo così ad accrescere la notorietà del territorio, ma anche a favorire un’economia diretta e indiretta generata dalle presenze attratte dalla manifestazione.
Il via, dunque, domenica 7 aprile alle ore 12.00 in Piazzetta Carafa con l’iniziativa «Dal latte al conciato romano. I segreti della caseificazione». Una degustazione del vino Casavecchia e del formaggio Conciato Romano a cura dell’Azienda Agrituristica «Le Campestre». Alle 18.00, presso il Chiostro dell’Abbazia dei Verginiani, una degustazione guidata del vino Casavecchia Doc a cura dell’Azienda Vitivinicola Il Verro di Formicola e delle aziende facenti parti del circuito «Le strade del vino Casavecchia di Pontelatone» accompagnato dai prodotti tipici del territorio e con la partecipazione della A.I.S. Caserta. A seguire jazz sotto le stelle con il Virginia Sorrentino Quartet.
Sabato 13 Aprile alle ore 18.00 presso la Tenuta Carafa, Ser Venovan in wine #PianoPreparato & #DOPAonde concert. A seguire Note…di Casavecchia Doc a cura dell’Azienda Vitivinicola Il Verro di Formicola e delle aziende facenti parti del circuito «Le strade del vino Casavecchia di Pontelatone» accompagnato da piatti tipici a cura di «Tenuta Carafa» e prodotti tipici locali tra cui il conciato romano de «Le Campestre», la mozzarella di bufala de «La Baronia», il miele di «Apicoltura DAVÌD». L’iniziativa vedrà la partecipazione della A.I.S. Caserta.
Domenica 14 Aprile presso l’azienda vitivinicola Il Verro è in programma «Cantine aperte: dalla conoscenza del vigneto alla degustazione». Alle ore 10.00 la visita guidata dell’azienda vitivinicola Il Verro con passeggiata tra i vigneti e visita della bottaia.
Alle ore 11.00 il Convegno «Agricoltura biologica: innovazione e sostenibilità nel contesto climatico attuale». Alle ore 12.00 degustazione vini Il Verro accompagnata da assaggi di prodotti tipici locali. Alle ore 15.00 la visita guidata all’azienda con passeggiata tra i vigneti e visita alla bottaia. Alle ore 16.00, poi, il convegno «I vitigni autoctoni: opportunità e rischi in una viticultura in evoluzione». A seguire una degustazione con i vini Il Verro accompagnata da assaggi di prodotti e piatti tipici. Quindi, Pietro Bentivenga accordeon concert.
E, a proposito di vini, è il nuovo nato in casa Sclavia la novità che verrà presentata all’edizione 2019 di Vinitaly.
Dopo il debutto di fronte alla stampa nazionale ed internazionale riunita in Costa d’Amalfi in occasione di Campania Stories, il rosato Scirocco si mette in vetrina, davanti al grande pubblico che affollerà i padiglioni di Veronafiere da domani fino al 10 aprile.
L’azienda vitivinicola di Liberi sarà presente al Vinitaly (Padiglione B Campania – Stand 131 –area Caserta) con tutta la sua gamma a cui si aggiunge il rosato, vera novità, una sperimentazione che di sicuro si farà apprezzare per eleganza e bouquet.
La storia di Scirocco è molto suggestiva perché prende spunto da un racconto che è narrazione popolare, quasi leggenda. Più di un secolo fa un contadino rinvenne un ceppo di una vecchia vite accanto ad un rudere di origini romane. Da lì ha inizio un pezzo della storia vitivinicola di questo territorio campano, quello del vitigno autoctono del Casavecchia. Quel contadino si chiamava Scirocco Prisco. A lui – e al racconto popolare che accompagna la nascita del Casavecchia – è dedicato il rosato di Sclavia: Casavecchia in purezza vinificato in bianco con lenta fermentazione in acciaio e tre mesi di affinamento sulle fecce.
Un nuovo arrivato, dunque, che si aggiunge alle etichette già note ed apprezzate, da vitigni autoctoni, perché, oltre al Casavecchia, non bisogna dimenticare il Pallagrello, altra tipologia d’uva che pure affonda le radici nella storia secolare di questo pezzo di Campania: Calù (pallagrello bianco Terre del Volturno Igp), Montecardillo (pallagrello nero Terre del Volturno Igp), Granito (casavecchia Terre del Volturno Igp), Don Ferdinando (pallagrello bianco Terre del Volturno Igp affinato in tonneau), Liberi (Casavecchia di Pontelatone Dop), Pallarè (passito da pallagrello bianco).
Anche quest’anno Sclavia è pronta per una nuova storia d’amore nella città di Romeo e Giuletta e per far innamorare gli operatori del suo Scirocco, l’ultimo nato in cantina, che saprà stupire per eleganza e gusto.