Cronaca Maddaloni Marcianise

Sequestrate due ditte e 127 slot machine ai fratelli Marciano di Maddaloni, affiliati al clan “Belforte”

Personale della Divisione Anticrimine della Questura di Caserta e della Compagnia della Guardia di Finanza di Marcianise hanno dato esecuzione al decreto di sequestro di prevenzione emesso dalla Sezione per l’applicazione di misure di prevenzione del Tribunale di S. Maria Capua Vetere, su proposta della Procura di Napoli – Direzione Distrettuale Antimafia, nei confronti dei tre fratelli, tutti di Maddaloni, Pasquale (nato lo 04.06.1974), Giuseppe (nato il 27.10.1975) e Davide MARCIANO (nato il 10.04.1994), noti imprenditori attivi nel settore delle slot machine e contigui alla consorteria criminale del clan camorristico “Belforte”- fazione Maddaloni, attiva nell’area di Marcianise e paesi limitrofi.

Il provvedimento di sequestro, emesso a seguito di mirati accertamenti patrimoniali sviluppati dalla Questura e dalla Guardia di Finanza su delega dell’Autorità Giudiziaria, colpisce il patrimonio illecitamente accumulato dalla famiglia MARCIANO il cui capostipite, che già in passato era stato oggetto di analoga misura di prevenzione, ha provato ad eludere attraverso nuovi soggetti economici formalmente intestati a prestanomi, ma di fatto gestiti dai figli che erano riusciti con modalità estorsive a riconquistare la gran parte del mercato dei videogiochi nel Comune di Maddaloni e nelle zone circostanti.

Anche per questo, nel maggio 2018, i tre figli furono arrestati su ordine della Direzione Distrettuale Antimafia in quanto indagati per illecita concorrenza con minaccia e violenza, estorsione, intestazione fittizia di beni, tutti aggravati dalla metodologia mafiosa, e sono tuttora ristretti presso il Carcere di Secondigliano.

I provvedimenti di sequestro eseguiti hanno interessato rapporti finanziari, beni mobili, ditte individuali comprensive di beni strumentali e 127 apparecchi da gioco già installati presso numerosi esercizi commerciali sul territorio del Comune di Maddaloni e viciniori, per un valore complessivo di 300.000 euro.

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