E’ stato rinviato, a causa delle “particolari” condizioni fisiche e psichiche, l’interrogatorio di Salvatore Narciso (nella foto, a dx).
L’uomo, che il mese prossimo compierà 36 anni, è accusato, mentre si trovava a casa di sua suocera in via Cozzolino a San Gennaro Vesuviano (Napoli) insieme a sua moglie ed alla figlia Ginevra di 16 mesi, di aver lunedì scorso lanciato dal balcone la figlioletta, causandone la morte, e di aver tentato poi il suicidio buttandosi nel vuoto e rimanendo gravemente ferito.
Lo ha deciso il magistrato che indaga sulla tragedia e che stabilirà una nuova data dopo aver sentito il parere dei medici.
Per il momento Narciso, che è intubato ed in prognosi riservata dopo aver subito un delicato e riuscito intervento chirurgico per le fratture vertebrali e l’ematoma intradurale riportato, ma non è in pericolo di vita, rimane piantonato all’ospedale Cardarelli di Napoli e nessuna misura restrittiva è stata al momento decisa nei suoi confronti.
Intanto sull’accaduto stanno continuando ad indagare i carabinieri.
Al momento pare accertato che tra i coniugi, sposati da tre anni e residenti a Caserta nel centro storico cittadino, vi erano dissapori tali da indurli a considerare l’ipotesi del divorzio. Inoltre, secondo quanto trapelato dalle indagini, l’uomo – che si trovava all’interno dell’abitazione della suocera insieme con la moglie -, mentre la donna stava caricando la lavatrice, ha preso la bimba, dal piano terra è salito per le scale e, dalla finestra al secondo piano, ha prima lanciato la piccola e poi si è buttato di sotto.