Scene di “ordinaria follia” questo giovedì mattina in pieno centro a Caserta, proprio a lato della sede del comune capoluogo in Piazza Vanvitelli, a poca distanza dalla Questura casertana.
Nella sede del sindacato USB di Caserta in Palazzo Farina al n.10 di Passaggio Marvasi, adiacente la sede municipale, è ospitato uno sportello per migranti gestito dal “Centro sociale Ex-Canapificio” dal momento in cui la Onlus non ha potuto più usufruire della propria sede “storica” a causa della chiusura decretata dal Tribunale di S. Maria C.V..
Tra le decine di persone presenti, anche un 28enne ghanese seminudo che avrebbe preteso dagli addetti al servizio il cambio in denaro contante dei ticket destinati ai migranti.
Alla ovvia risposta negativa, il 28enne ha allora dato in escandescenze, aggredendo prima verbalmente i volontari della Onlus, poi tutti i presenti negli uffici.
Successivamente si è portato fuori la sede sindacale, ha incominciato a dare calci e pugni contro la porta di ingresso e lì, gridando a squarciagola “Italiani di merda: che cosa state facendo?”, ha tirato fuori dai pantaloncini un coltello con cui, sangue agli occhi, ha minacciato gli aderenti al sindacato ed i condomini del palazzo ove vi è la sede dell’USB.
A questo punto, dopo essersi barricati nelle proprie case, alcuni residenti hanno immediatamente allertato le forze dell’ordine che sono prontamente intervenute.
Alla vista degli agenti, il ghanese ha prima riposto il coltello nei pantaloncini e poi si è dato alla fuga scappando da Piazza Vanvitelli verso Via Mazzini. Ma proprio all’imbocco della strada è stato intercettato da una volante della Polizia con un agente che, sceso dall’auto, gli ha prima intimato l’alt e poi ha tentato di fermarlo. Il 28enne si è allora fatto strada colpendo violentemente con una “testata” il poliziotto al volto. Poi ha continuato a fuggire correndo lungo via Mazzini tra una cinquantina di passanti increduli e spaventati, ma è stato intercettato all’altezza di via Redentore da due moto dei “falchi”.
Portato in Questura, è stato identificato ed arrestato con l’accusa di resistenza a pubblico ufficiale e minacce ed infine accompagnato presso il carcere di Santa Maria Capua Vetere in attesa di giudizio con rito direttissimo.
Nel frattempo l’agente colpito al volto ha ricevuto i dovuti soccorsi da parte del 118, venendo poi successivamente trasportato in ospedale. Qui, i sanitari del nosocomio casertano, dopo averlo sottoposto agli esami di rito, hanno riscontrato solo una ferita ad un occhio, senza per fortuna ulteriori e gravi conseguenze. E’ stato medicato e dimesso con una prognosi di pochi gg..
Da registrare che già, alla fine dello scorso mese di aprile, vi fu un episodio similare regolarmente denunciato alle forze dell’ordine.
Una bimba di poco più di due anni di età, figlia di un noto professionista casertano abitante nello stesso palazzo Farina, mentre stava rientrando a casa seduta nel proprio passeggino, fu raggiunta da un mozzicone di sigaretta lasciato cadere da un migrante che era affacciato al balcone della sede sindacale al primo piano. La sigaretta accesa cadde tra i capelli della bimba, ma, a parte il comprensibile spavento della piccola e dei suoi genitori che prontamente la soccorsero, non vi fu per fortuna altra conseguenza.
Ma fino a quando si potrà fare affidamento solo sulla “buona sorte”?