I Carabinieri del NORM (Nucleo Operativo Radio Mobile) della Compagnia di Sessa Aurunca hanno dato esecuzione, presso la casa di reclusione di Milano Opera, ad un provvedimento di custodia cautelare in carcere emesso dal GIP presso il Tribunale di Napoli, su richiesta della locale Direzione Distrettuale Antimafia, nei confronti del 60enne Mario Esposito (nella foto), capo dell’omonimo clan c.d. “dei Muzzoni”, storicamente operante nei territori di Sessa Aurunca, del litorale domizio e del basso Lazio.
( Mario Esposito )
Le indagini, condotte dai militari della Compagnia Carabinieri di Sessa Aurunca e coordinate dalla Direzione Distrettuale Antimafia partenopea, hanno permesso di far luce sulle responsabilità e sulle modalità dell’omicidio del 33enne Ferdinando Brodella, affiliato al clan camorristico “La Torre” di Mondragone, vittima di “lupara bianca” nel febbraio 1993.
Le convergenti risultanze investigative delle attività d’indagine condotte dai militari dell’Arma e delle dichiarazioni di collaboratori di giustizia permettevano di acquisire un grave quadro indiziario a carico di Mario Esposito per i reati di omicidio premeditato, detenzione illegale di armi e distruzione di cadavere, aggravati dall’aver commesso il fatto al fine di agevolare la realizzazione delle finalità illecite perseguite della organizzazione di stampo camorristico denominata “Clan La Torre” operante prevalentemente nei comuni di Mondragone e limitrofi.
( Augusto La Torre )
Le motivazioni dell’omicidio di Ferdinando Brodella, ammazzato nel febbraio 1993 a colpi di pistola in Sessa Aurunca da Mario Esposito, capo del clan di Sessa Aurunca, unitamente ad altri soggetti, su esplicita richiesta del capo clan di Mondragone, Augusto La Torre, sono da ricondursi al comportamento assunto all’epoca dalla vittima, uomo di fiducia del La Torre, che, pur sapendo di essere ammalato di AIDS, avrebbe avuto rapporti promiscui con donne del clan, così trasmettendo o rischiando di trasmettere la malattia alle stesse, e attraverso queste ultime allo stesso La Torre. Per questo lo stesso boss ordinò che Brodella fosse ucciso e che poi il cadavere fosse fatto a pezzi e seppellito in una masseria a Mondragone.
Il provvedimento cautelare è stato notificato al termine della procedura di recepimento del mandato d’arresto europeo da parte della Spagna, paese nel quale Mario Esposito era stato arrestato per essere poi estradato in Italia, che ha accordato una estensione della pregressa estradizione, onde permettere all’Esposito di essere giudicato in Italia anche per questo omicidio.