“Preso di mira” – è proprio il caso di scrivere! – dai suoi detrattori che, vigliaccamente, ricorrono all’anonima violenza per intimidarlo e costringerlo a rinunciare a continuare a svolgere il proprio lavoro.
Stiamo parlando del collega in giornalismo, il casertano Mario De Michele, direttore della testata web “Campania Notizie”, oggetto da qualche giorno di ripetute intimidazioni di tipico stampo camorristico.
Lo scorso lunedì Mario De Michele, che sta conducendo un lavoro di informazione giornalistica nell’area aversana, è stato proditoriamente fermato tra Sant’Arpino e Succivo da due persone a volto coperto che, lamentandosi per quanto avesse scritto su Orta di Atella che avrebbe – secondo gli sconosciuti – contribuito allo scioglimento del Comune commissariato per infiltrazioni camorristiche, gli hanno intimato di scendere dalla propria auto per poi minacciarlo e successivamente aggredirlo, schiaffeggiandolo e danneggiando con una mazza ferrata la sua autovettura.
Pur scosso dall’accaduto, De Michele ha continuato la sua attività giornalistica in quei territori, sperando che l’aggressione subita, pur grave, fosse comunque un episodio isolato.
Ed invece non è stato così.
Questo giovedì, mentre percorreva in auto un’area di Gricignano d’Aversa oggetto di speculazione edilizia, due uomini a bordo di un’autovettura – come denunciato dallo stesso De Michele ai Carabinieri – si sono avvicinati ed hanno addirittura esploso dieci proiettili ad altezza d’uomo, sei dei quali hanno centrato la sua macchina, per poi darsi alla fuga.
I proiettili hanno infranto il parabrezza, conficcandosi a pochi centimetri dal posto di guida, ed il lunotto posteriore e solo per pura fortuna non hanno colpito il giornalista.
Su entrambi i gravissimi episodi stanno ora indagando i carabinieri della compagnia di Aversa.
“Si tratta – scrivono in una nota i vertici di Fnsi, Sugc e il presidente dell’Unci Campania, Sandro Ruotolo – di un episodio di una gravità inaudita che dimostra come il Casertano sia una zona ad altissima densità criminale. Non a caso solo in quel territorio sono ben 4 i giornalisti sotto scorta armata. La Federazione nazionale della Stampa, il Sindacato unitario dei giornalisti e l’Unione cronisti della Campania chiedono alla magistratura che si indaghi in ogni direzione per chiarire quanto accaduto. Al collega, al quale siamo vicini in questo momento difficile, va garantita la massima tutela per l’incolumità sua e di chi gli è vicino. Sappiamo che la Prefettura di Caserta si è già attivata. Il dovere dei giornalisti adesso è quello di non lasciarlo solo e di andare ad illuminare le storie che stava raccontando. Dobbiamo essere la sua scorta mediatica”.
Fanno eco Carlo Verna e Ottavio Lucarelli, presidente dell’Ordine dei giornalisti e dell’Ordine dei giornalisti della Campania. “Hanno sparato per uccidere – affermano in una nota – e fortunatamente non ci sono riusciti. Mario De Michele è scampato ad un agguato in piena regola. Si tratta di un pericoloso salto di qualità nelle aggressioni contro i giornalisti. De Michele da tempo si occupa delle infiltrazioni camorristiche nell’area del Casertano. Chiediamo alle autorità competenti – concludono – l’immediata protezione per il collega“.
“Chi fa giornalismo vero – ha scritto su Twitter Nicola Morra, presidente della Commissione parlamentare antimafia – rischia questo ora in Italia. Di questo tutti dobbiamo prendere coscienza. Massima solidarietà a chi scrive in certi contesti assumendosi questi rischi“.
La redazione giornalistica di Radio PRIMARETE di Caserta, mai come in questo momento, è vicina e solidale con l’amico e collega Mario De Michele, mettendo a sua completa disposizione i nostri pur modesti mezzi per amplificare e diffondere la propria attività professionale.
Siamo tutti Mario De Michele!