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Nuova raccolta di firme per chiedere la destinazione urbanistica F2 per l’area ex-Macrico di Caserta

Si torna a parlare dell’area Ex-Macrico di Caserta, un autentico “polmone verde” in pieno centro a Caserta, area privata di 330.000 mq di proprietà esclusiva dell’Istituto di Sostentamento del Clero il cui valore, stabilito agli inizi del nuovo secolo, è pari a 38 milioni di euro.

E ne torna a parlare il comitato ‘Macrico Verde’ in una apposita conferenza stampa che si è svolta presso la residenza del Vescovo Emerito di Caserta, Raffaele Nogaro (“una ‘location’ non casuale – sottolineano gli esponenti del Comitato – che conferma l’impegno ventennale del Padre Vescovo verso la cittadinanza casertana“).

A presenziare all’incontro con i giornalisti sono stati il professore Sergio Tanzarella, ordinario di Storia della Chiesa presso la Facoltà Teologica dell’Italia Meridionale di Napoli dove dirige l’Istituto di Storia del Cristianesimo, già deputato della Repubblica e fondatore del movimento ‘Speranza per Caserta’, l’architetto Maria Carmela Caiola, docente di Storia dell’Arte, già assessore provinciale all’Urbanistica e all’Ambiente nonché portavoce del comitato ‘Macrico Verde’, e la Senatrice del Movimento 5 Stelle Vilma Moronese, presidente della Commissione Ambiente di Palazzo Madama.

La città di Caserta, completamente abbandonata, è in uno stato di degrado evidente – ha dichiarato il professore Tanzarella – dalle periferie al centro storico a causa di venti anni di politiche dissennate. Da altrettanti anni il comitato ‘Macrico Verde’ è in prima linea per salvaguardare l’ultima grande area verde che può essere messa a disposizione della città, un impegno costante – ha rivendicato – che ha salvaguardato, fino ad ora, il Macrico dalla grande speculazione edilizia”.

A lanciare l’obiettivo del comitato è stata la portavoce Maria Carmela Caiola che ha presentato la petizione che verrà indirizzata all’amministrazione comunale e con cui si chiede in maniera chiara di concedere, all’area verde, la destinazione urbanistica F2. “Abbiamo intenzione di dare finalmente voce ai casertani e il nostro obiettivo è quello di presentare questa petizione con almeno diecimila firme per convincere questa amministrazione che il Macrico non è terra di conquista per gli speculatori e che l’unica soluzione giusta, oltretutto a costo zero, è quella di destinare l’area a parco pubblico”.

Molto importante il sostegno della Senatrice Moronese: “Condivido pienamente, e da sempre, le posizioni espresse dal comitato ‘Macrico Verde’. L’area deve essere restituita ai casertani e l’amministrazione deve compiere il suo dovere assegnando, dopo tanti anni, la destinazione urbanistica F2. Non si tratta di un sogno, ma di una realtà che può diventare concreta grazie ai fondi che sarebbero disponibili fin da subito per la sistemazione del Macrico”.

La Presidente della Commissione Ambiente del Senato ha inoltre letto un messaggio del ministro dell’Ambiente, Sergio Costa che, schierandosi dalla parte del Comitato, ha auspicato una rapida soluzione del problema con l’assegnazione della destinazione urbanistica F2.

La raccolta firme partirà domenica 12 gennaio in Largo S. Sebastiano a Caserta, dalle ore 10.00 alle 13.00.

Fin qui il resoconto della conferenza stampa.

A margine però va ricordato – per dovere di cronaca – che l’11 aprile del 2014 l’allora consiglio comunale di Caserta (sindaco Pio Del Gaudio) approvò all’unanimità una delibera (delibera-di-consiglio045) che sanciva di destinare l’area ex-Macrico a F2 (area verde), ma tale destinazione è per legge definitiva solo a seguito dell’approvazione del PUC cioè del Piano Urbanistico Comunale (in altre parole, il Piano Regolatore cittadino), fermo al 2015 dopo che oltre un migliaio di osservazioni e proposte furono presentate da singoli cittadini, associazioni ed enti, e recepite dall’allora giunta comunale.

Ergo, approvando il PUC, si approva la definitiva destinazione F2 dell’area ex-Macrico, dotando nel contempo – finalmente! – la città di Caserta di un indispensabile strumento urbanistico che, tra l’altro, dia regole certe ed attuali, evitando altresì qualsiasi tentativo di speculazione o di “navigazione a vista” di qualsiasi amministrazione, cosa quest’ultima che sta “caratterizzando” la giunta Marino che sta approvando la “nascita” in città di tutto e di più (vedi, ad esempio, il sorgere come “funghi” di nuovi centri commerciali in pieno centro cittadino).

 

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