“La partecipazione dell’85% dei lavoratori allo sciopero di questo venerdì mattina testimonia il livello di preoccupazione che vivono i dipendenti dell’ex Iacp rispetto al loro futuro a causa della poca chiarezza che c’è sul processo di trasformazione in atto da Istituto autonomo case popolari ad Acer“. Così il segretario territoriale della Uil-Fpl Rosario Friello ha commentato il dato della protesta indetta assieme alla Cgil.
“La mancata approvazione del bilancio ha determinato un clima di provvisorietà che spaventa i dipendenti e che mette a serio rischio – ha sottolineato Friello – i servizi per gli inquilini delle case popolari che, sul nostro territorio, sono un numero elevatissimo. E’ necessario che Regione e Acer sblocchino la situazione nell’interesse di utenza e personale“.
Le parole di Friello vengono sottoscritte dal segretario generale della Uil-Fpl Domenico Vitale che ha aggiunto: “Dispiace il comportamento del presidente dell’Acer che non cerca di imprimere una svolta alla vicenda e che non sostiene in maniera adeguata l’azione delle organizzazioni sindacali. L’aver convocato solo ieri le parti sociali per congelare lo sciopero è stato un atto intempestivo ed inopportuno tanto è vero che Cgil-Fp e Uil-Fpl hanno portato avanti una protesta che ha fatto registrare numeri bulgari che fotografano l’insofferenza e il timore del personale che vede poca chiarezza sia sul salario che sul futuro prossimo”.
E sempre sul tema “ACER”, il consigliere regionale Gianpiero Zinzi ha protocollato un’interrogazione indirizzata all’Assessore regionale al Governo del Territorio, Bruno Discepolo, avente ad oggetto “Effetti indotti dalla mancata approvazione del Bilancio previsionale dell’ACER”.
L’interrogazione muove dal clima di grande preoccupazione che vivono i dipendenti dell’ex Iacp rispetto al loro futuro a causa della poca chiarezza sul processo di trasformazione in atto da Istituto autonomo case popolari ad Acer (Agenzia Campana Edilizia Residenziale). Preoccupazione che li ha spinti a proclamare lo sciopero svoltosi nella giornata di questo venerdì.
La mancata approvazione del bilancio ha avuto come prime conseguenze il blocco della manutenzione negli stabili (fermo dal novembre 2019) e il ritardato pagamento – dal mese di gennaio – degli stipendi ai lavoratori.
“La mancanza di incisività della Regione sull’Acer – ha dichiarato Zinzi – sta mettendo a rischio i servizi nelle case popolari. E’ incomprensibile il modo in cui la Giunta ha guidato questo processo di trasformazione evitando di facilitare l’adozione di adempimenti che andavano accolti per tempo. Le conseguenze adesso stanno ricadendo violentemente sulla pelle dei lavoratori e dei cittadini, i primi vedono a rischio lo stipendio, i secondi la manutenzione dell’alloggio che occupano pagando regolarmente il canone. Tutto questo è inammissibile”.
Anche il consigliere regionale del Movimento 5 Stelle Vincenzo Viglione ha presentato un’interrogazione sulla vicenda.
“A distanza di quattro anni dall’istituzione dell’Agenzia campana per il diritto residenziale e il contestuale riordino degli ex Istituti autonomi case popolari, non solo questo processo di riforma risulta allo stato ancora incompiuto, ma l’attuale gestione commissariale si trova oggi – ha affermato Viglione – alle prese con un buco di bilancio pari a 89 milioni di euro prodotto dai debiti accumulati dalle Iacp regionali. Una situazione all’origine del mancato pagamento degli stipendi di gennaio per effetto della mancata approvazione del bilancio gestionale da parte dell’agenzia”.
“A farne le spese – ha proseguito Viglione – sono 250 lavoratori delle ex Iacp di Caserta, Avellino e Benevento, le cui legittime richieste di spiegazioni sono state sistematicamente rispedite al mittente. E’ evidente che il trasferimento di immobili dalla vecchia gestione alla nuova agenzia non abbia inciso sulla liquidità a disposizione dell’ente e, dunque, sulla possibilità di provvedere al pagamento delle spettanze retributive. La Regione dica, a questo punto, quali misure sono state adottate per il pagamento delle spettanze arretrate e quali provvedimenti intenda mettere in campo per garantire ai lavoratori che siano erogate con puntualità le retribuzioni future”.