A seguito dell’emergenza Covid-19, così come dettagliato nel comunicato stampa di qualche giorno fa, le emittenti radiotelevisive LOCALI sono sull’orlo del collasso a causa del mancato incasso di quel poco di pubblicità che, a fatica, si riusciva a raggranellare.
A questo proposito il CNRT-TPD (Coordinamento Nazionale Radio Televisioni – Terzo Polo Digitale) ha fatto pervenire una proposta di misure urgenti da adottare nell’immediato per consentire, e garantire, il proseguimento delle attività d’informazione e di presidio del territorio da aprte delle emittenti locali.
Ebbene, entro questo fine settimana il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte ha annunciato che una serie di provvedimenti saranno adottati e, fra questi, anche alcuni per sostenere l’emittenza radiotelevisiva locale.
Tutto OK, quindi? Ma proprio per niente in quanto tale stanziamento andrebbe ad incrementare il cosiddetto Fondo per il Pluralismo e l’innovazione nell’Informazione erogato secondo un Regolamento di cui al Decreto 146/17 (NdR: …che definire iniquo e liberticida è poco!) che andrebbe A SOLO VANTAGGIO dei soliti monopolisti dell’etere, senza fare arrivare neanche un centesimo alle emittenti locali.
Il CNRT-TPD è assolutamente e decisamente contro questa forma di sostegno che, erogata in questi termini, non farebbe altro che favorire chi, attraverso il Fondo, già incassa migliaia di euro.
Il CNRT-TPD ribadisce ed invita il Presidente del Consiglio ad adottare misure più efficaci e più immediate che possano andare a sostegno di tutta l’emittenza radiotelevisiva LOCALE.
Questo il testo integrale delle lettera inviata:
“Al Presidente del Consiglio dei Ministri On. Prof. Giuseppe Conte
Al Ministro dello Sviluppo Economico On. Ing. Stefano Patuanelli
U R G E N T E
Oggetto: richiesta adozioni misure urgenti, bozza del provvedimento.
Onorevole Presidente, Onorevole Ministro,
a seguito dell’emergenza Covid19, così come dettagliato in una nostra del 10 marzo scorso, le emittenti radiotelevisive locali sono sull’orlo del collasso.
A questo proposito CNRT ha fatto pervenire una proposta di misure urgenti da adottare nell’immediato per consentire, e garantire, il proseguimento delle attività d’informazione e di presidio del territorio.
Abbiamo poi da poco appreso che entro questo fine settimana saranno adottati una serie di provvedimenti economici e, fra questi, anche alcuni per sostenere l’emittenza radiotelevisiva locale.
A riguardo, ci risulta che sarebbe stato elaborato il seguente testo: “Al fine di consentire alle emittenti radiotelevisive locali di continuare a svolgere servizio di pubblico interesse sui territori attraverso la quotidiana produzione e trasmissione di approfondita informazione locale a beneficio dei cittadini viene eccezionalmente stanziato l’importo di 80 milioni di euro, aggiuntivi rispetto agli stanziamenti già previsti dalle leggi vigenti nel Fondo per il Pluralismo e l’innovazione dell’informazione, da far confluire nello stato di previsione del Ministero dello Sviluppo Economico e da erogare entro e non oltre 60 giorni dall’entrata in vigore del presente decreto“.
La posizione di CNRT in merito è fortemente critica.
Tale stanziamento andrebbe ad incrementare il Fondo per l’Informazione erogato secondo il Regolamento di cui al Decreto 146/17.
CNRT, che rappresenta una parte consistente dell’emittenza radiotelevisiva locale, è assolutamente e decisamente contro questa forma di sostegno erogata in tali termini, in quanto non farebbe altro che favorire solo emittenti già beneficiarie dei contributi ex legge 448/98, ovvero decine di migliaia di euro.
Soldi, inoltre, che giungerebbero tardivamente, ed ottimisticamente a luglio visto che le graduatorie ultime, quelle 2018, devono ancora essere approvate definitivamente.
CNRT, ribadisce ed invita, il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte ad adottare misure più efficaci e più immediate che possano andare a sostegno di tutta l’emittenza radiotelevisiva locale e non solo di una parte di essa.
L’emittenza radiotelevisiva, in questo difficile momento, ha bisogno di provvedimenti urgenti e concreti a livello fiscale, finanziario, economico, ed in particolare, nell’immediato, per far fronte al pagamento delle utenze, dei fitti, dei contributi previdenziali e degli stipendi”.