I Carabinieri della Stazione di Santa Maria Capua Vetere hanno dato esecuzione su disposizione della locale Procura della Repubblica al decreto di sequestro preventivo ex art 321 c.p.p., emesso dal G.i.p. presso il Tribunale di Santa Maria Capua Vetere, in data 17.6.2020, dell’opera monumentale “Arco di Adriano“, posta sul confine tra il Comune di Santa Maria C.V. ed il Comune di Capua.
L’opera di rilevante pregio storico – artistico si presenta come gravemente ammalorata ed in stato di decadimento e di abbandono, condizioni tali da giustificare la configurazione (per il momento a carico di ignoti) dei reati ex art. 677, comma 3, c.p. e 733 c.p., nella sua forma omissiva ex art 40 cpv. (secondo insegnamento costante della giurisprudenza di legittimità e come riconosciuto dal Giudice della cautela presso il Tribunale Sammaritano),
Infatti, – a seguito dell’acquisizione di notizia di reato in tal senso, che dava luogo all’iscrizione del procedimento 1210/2020 mod 44 — i primi accertamenti e la consulenza tecnica di esperti disposta da Autorità Giudiziaria hanno evidenziato «la presenza di diversi problemi legati al precario stato manutentivo dell’Arco, per il quale si sono registrati: fenomeni diffusi di deterioramento dei materiali; presenza di lesioni superficiali; parziale distacco di elementi lapidei; presenza di vegetazione infestante dovuta a infiltrazioni di acqua; interventi di risanamento non appropriati che possono minarne la conservazione».
L’azione dell’Autorità Giudiziaria è ancora una volta tesa a cautelare i beni di rilevante pregio storico — artistico, costituenti patrimonio della Comunità, dall’incuria e dal rischio di una compromissione irreparabile che porti ad un depauperamento di detto patrimonio a scapito delle future generazioni.