Cronaca Sport

Tragedia sfiorata al “Pinto”: un premeditato atto teppistico impedisce la conferenza stampa del presidente D’Agostino infangando la città di Caserta

Doveva essere una tranquilla conferenza stampa, la prima dopo il lockdown nella sala “Mario Iannotta” dello Stadio “Pinto” di Caserta, per presentare ufficialmente il nuovo Direttore Generale della Casertana FC, l’avv. Vincenzo Todaro, permettendo altresì al patron rossoblù Giuseppe D’Agostino di “fare il punto” sulle attuali vicissitudini societarie.

E’ andato invece in scena un premeditato atto di inconsulta follia delinquenziale che ha letteralmente sorpreso e sgomentato tutti i presenti, impedendo il regolare svolgimento della stessa conferenza.

A pochi istanti dall’inizio della conferenza, con telecamere e cellulari già avviati, si attendeva solo l’ingresso in sala del presidente D’Agostino e del neo direttore generale Todaro, accompagnati dall’addetto stampa Giuseppe Frondella e dal Direttore Sportivo Salvatore Violante.

Invece, preceduti da un sibilo proveniente dal corridoio adiacente alla sala stampa, hanno spalancato la porta e si sono precipitati tra i tavoli tre individui, travestiti da operai di una ditta di disinfestazione in tuta bianca, occhiali e mascherine.

Uno dei tre, brandendo un estintore di biossido di carbonio (uno di quelli cioè normalmente utilizzati per spegnere gli incendi sui quadri e/o cabine elettriche), ha iniziato a spruzzare la polvere tossica verso tutti i presenti in sala, scatenando un comprensibile panico, mentre gli altri due, approfittando della densa nube bianca scatenatasi, si sono impadroniti di alcune sedie e le hanno lanciate contro i giornalisti e gli addetti ai lavori che cercavano scampo all’aperto.

Follia “allo stato puro” che per poco non ha generato una tragedia quando uno dei tre, terminato lo spargimento della polvere di biossido di carbonio, ha lanciato a sua volta l’estintore vuoto (dal peso di circa 2 chili), mettendo a serio rischio l’incolumità dei partecipanti alla conferenza stampa (tra cui la moglie dello stesso presidente rossoblù, la Sig.ra Teresa), senza per fortuna colpire nessuno.

I tre, dopo aver concluso la loro sciagurata “bravata”, si sono dati alla fuga, scappando verso i corridoi che portano al campo e, quindi, agli altri settori dello stadio fino a via Laviano, facendo così perdere le proprie tracce.

Come detto, per fortuna non vi sono state serie conseguenze per i partecipanti alla conferenza stampa. Il solo collega Pasquino Corbelli, colpito da una sedia, ha riportato una leggera contusione alla gamba destra, mentre altri giornalisti hanno lamentato accenni di irritazione agli occhi ed alle prime vie respiratorie.

Avvisati prontamente dai dirigenti rossoblù, sono giunti sul posto i carabinieri per effettuare i primi rilievi e dare inizio alle indagini per individuare gli autori dell’insano gesto delinquenziale.

Il tratto che ha accomunato tutti i presenti allo stadio Pinto è stata l’incredulità verso un gesto che potrebbe, una volta individuati, avere serissime conseguenze penali per gli autori che potrebbero rischiare addirittura l’accusa di tentato omicidio con l’aggravante della premeditazione: cosa sarebbe mai potuto accadere se l’estintore vuoto avesse colpito alla testa uno dei presenti?

Ma è il “perché” di tutto ciò che resta un mistero.

Terminata la stagione sportiva, progettata la costruzione del nuovo stadio, avviati i primi atti per rinforzare la compagine sportiva, nulla lasciava presagire il compiersi di questo atto delinquenziale che getta fango e vergogna, oltre che sulla Casertana FC, anche e soprattutto sul buon nome della città di Caserta e dell’intera collettività provinciale, “regalando” una indesiderata e disonorevole attenzione a livello nazionale.

L’incredula società rossoblù ha diffuso il seguente comunicato: “La Casertana FC condanna fermamente l’azione posta in essere da ignoti presso la sala stampa del Pinto e manifesta tutto il suo disappunto per i fatti che hanno reso impossibile lo svolgimento della programmata conferenza di presentazione del direttore generale Vincenzo Todaro. L’episodio, fortunatamente, non ha portato conseguenza alcuna per gli operatori dell’informazione e i rappresentanti della società presenti in sala. Il programmato appuntamento con i giornalisti si ritiene rinviato a data da destinarsi“.

Nulla può giustificare ciò che è accaduto!

A differenza però degli inquirenti che giustamente non scartano alcuna ipotesi (anche quella di una intimidazione a danno del presidente rossoblù), tra giornalisti ed addetti ai lavori, nel tentativo di cercare almeno di comprendere cosa abbia mai potuto generare tale “follia“, viene avanzata l’ipotesi di una sorta di gesto di protesta verso una parte della stampa accusata di essere contro la società e la squadra rossoblù, adducendo “a sostegno” di tale tesi uno striscione in tal senso esposto circa un mese fa sui cancelli di ingresso dello stadio da un parte della tifoseria.

Ipotesi quest’ultima alquanto fantasiosa che viene però “sposata” dall’USSI Campania che, qualche ora dopo il fattaccio, emette il seguente comunicato: “Giornalisti aggrediti prima della conferenza stampa della Casertana allo stadio “Alberto Pinto”. L’episodio è avvenuto prima della conferenza stampa della presentazione del direttore generale della Casertana, Vincenzo Todaro, in programma nella sala stampa. Tre persone incappucciate sono entrate di soppiatto hanno aperto gli estintori scaricandoli sui giornalisti e lanciando sedie all’indirizzo dei presenti. Sono stati colpiti i colleghi Armando Serpe, Nico Marotta, Pasquino Corbelli ma anche la moglie del presidente della Casertana Giuseppe D’Agostino, che era in prima fila in attesa dell’inizio della conferenza stampa”

La nota continua:” …L’episodio segue alcune contestazioni che in questi giorni hanno animato uno scontro strisciante tra tifosi e organi di stampa con l’esposizione di striscioni di minacce contro i giornalisti. Chiediamo alle forze dell’ordine indagini rapide e la garanzia della sicurezza e del diritto di cronaca all’interno e fuori lo stadio della Casertana”.

E fin qui ci potremmo anche stare. Ma è la ciliegina finale che ci fa sussultare, lasciandoci estremamente perplessi. Infatti il comunicato dell’Unione della Stampa Sportiva Italiana della Regione Campania termina così: “…Così come è necessaria da parte dei dirigenti della squadra più responsabilità. Proprio nei giorni scorsi il presidente aveva attaccato i giornalisti”. 

Come, come? Sarebbe quindi responsabilità della società rossoblù se è successo quello che è successo? E’ quindi colpa del Presidente D’Agostino, accusato pubblicamente dai giornalisti campani di aver di fatto “alimentato” la follia delinquenziale ed “armato le mani” dei tre autori dell’aggressione?

Beh, in quanto a “follia“, per oggi ne abbiamo abbastanza!

Attendiamo ora solo la ferma risposta di sdegno per quanto accaduto da parte dell’intera collettività casertana, colpita nel cuore rossoblù, cioè in uno degli affetti più cari che la rappresentano a livello nazionale.

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