Il Comune di Caserta ha comunicato che l’assessore Emiliano Casale ha incontrato in Comune don Andrea Campanile, il parroco della Chiesa dei SS. Vitaliano ed Enrico e rettore del Santuario di Sant’Anna.
Durante l’incontro sono state definite le iniziative che il Comune attuerà per affiancare il Santuario nel corso delle celebrazioni di Sant’Anna.
“Quelle di quest’anno – ha dichiarato Casale – sono celebrazioni diverse perché dovranno tener conto delle esigenze di distanziamento che l’attuale situazione dell’epidemia impone. Abbiamo deciso di rimodulare la parte finale degli eventi del cartellone Comunalia 2019-2020, assicurando alle celebrazioni la realizzazione di luminarie in tutta la piazza e all’interno del Santuario, dal 24 luglio al 4 agosto. Sabato 25 luglio, poi, al termine della celebrazione della Santa Messa delle ore 19.00, e quindi presumibilmente intorno alle ore 20.00, il Santuario ospiterà un concerto gratuito dell’ensemble Sintagma Musicum, realizzato nel rispetto delle norme post Covid-19. Abbiamo ritenuto doverosa questa iniziativa che, nel suo complesso, intende sostenere le attività già organizzate dal Santuario, nel rispetto della fede ampiamente espressa da tutta la nostra comunità nei confronti della Santa patrona“.
Don Campanile ha sottolineato l’attenzione per l’organizzazione delle celebrazioni che rispetteranno le norme sul distanziamento per il COVID-19 e saranno fruibili anche fuori dal Santuario dal 26 luglio in poi, attraverso un maxischermo.
Il programma del Concerto del 25 luglio sarà il seguente: aprirà la Aria sulla Quarta Corda di Bach e seguiranno O mio Signor di Haendel, Ave Maria di Goundon, Agnus Dei di Lanciano, Intermezzo della Cavalleria Rusticana di Mascagni, Vissi d’arte dall’opera Tosca di Puccini, Vesti la giubba dall’opera I pagliacci di R. Leoncavallo, O mio babbino caro dall’opera Gianni Schicchi di Puccini, E luce van le stelle dall’opera Tosca di Puccini, Gabriel’s oboe-Love’s theme da Nuovo Cinema Paradiso di Ennio Morricone, C’era una volta il West e infine Libiam ne’ lieti calici dall’opera La Traviata di Giuseppe Verdi.
( Francesco Fatone )