Sapori e armonie nella rassegna “Jazz & Wine“, in programma fino a domenica 30 agosto a Carditello (San Tammaro), nell’ambito del Carditello Festival.
Obiettivo dell’iniziativa – promossa dalla Fondazione Real Sito di Carditello guidata dal presidente Luigi Nicolais – è avviare un percorso culturale e musicale ispirato alla storia dei vini casertani, valorizzando il ruolo svolto dalla Fondazione che recentemente ha attivato due coltivazioni sui propri terreni di vitigni autoctoni: l’Asprinio di Aversa con la cantine “Magliulo” ed il Pallagrello bianco e nero con la cantina “Vigne Chigi” di Capua.
Ogni sera, dunque, concerti jazz con le note di Head Project Trio (27 agosto), Lello Petrarca (28 agosto), Ondanueve String Quartet (29 agosto) e Leo Quartieri (30 agosto), presentazioni di vitigni casertani e, a seguire, degustazioni a cura della FISAR.
E non solo!
Spazio anche alle incursioni letterarie con la presentazione del volume “Istanze Poetiche” (28 agosto, ore 18.30) di Alessia Guerriero e Paolo Miggiano con illustrazioni di Arianna e Oreste Montinaro (Terra Sominia Editore), e del volume “Il cuore ha una sola voce” (29 agosto, ore 18.30) di Gennaro del Prete.
In occasione di tutti gli eventi (con obbligo di mascherina), continuano a Carditello le visite guidate con l’Associazione culturale NarteA (dalle 18 alle 20) e le degustazioni per assaporare i prodotti genuini dello street food selezionati da Truecolors eventi.
Questo il programma completo:
27 agosto 2020
– Ore 18.00 – 20.00: Inizio visite guidate
– Ore 18.30: Presentazione della quattro giorni “La Real Delizia di Carditello: il ruolo nella promozione dei vitigni autoctoni casertani” con interventi di
- Luigi Nicolais, presidente Fondazione Real Sito di Carditello
- Ernesto Stellato, sindaco del Comune di San Tammaro
- Roberto Formato, direttore Fondazione Real Sito di Carditello
- Cesare Avenia, Presidente Consorzio Vitica
- Vincenzo Coppola, Agronomo
- Eugenio Gervasio, MAVV Wine Art Museum della Reggia di Portici
- Carlo Iacone, Consigliere FISAR
- Mariano Penza, Delegato FISAR Caserta
Conclusioni
- Nicola Caputo, Consigliere Delegato all’Agricoltura Regione Campania
– Ore 19.30: Presentazione del vitigno Falerno a cura della FISAR
“Nec cellis ideo contende Falernis” – “nessun vino può gareggiare con il Farleno” scriveva Virgilio nelle Georgiche, a testimonianza del fatto che questo antichissimo vino era considerato il più pregiato di tutti finanche 2500 anni fa. Prodotto nell’Ager Falernus, ai piedi del Monte Massico, questo vino “immortale” era il preferito degli imperatori che lo bevevano per festeggiare le loro vittorie di guerra oppure le “battaglie” politiche. Si potrebbe considerare la doc più antica del mondo perché, prima ancora che qualsiasi norma sarebbe stata fatta (più di 2000 anni dopo), fin dall’inizio veniva messo in anfore di terracotta, chiusa ermeticamente con tappo munito di pitaccium, una sorta di targhetta nella quale venivano indicate il luogo di origine del vino e la sua annata.
A seguire degustazione di vini della cantina Regina Viarum di Falciano del Massico.
– Ore 20.30: Concerto Jazz di Head Project Trio
28 agosto 2020
– Ore 18.00 – 20.00: Inizio visite guidate
– Ore 18.30: Presentazione del volume “Istanze Poetiche” di Alessia Guerriero e Paolo Miggiano, illustrazioni di Arianna e Oreste Montinaro, Terra Sominia Editore
Gli autori ne discutono con
- Lucia Monaco, Assessore alla Cultura della Città di Caserta
- Antonella Palmieri, Architetto – Scrittrice
– Ore 19.30: Presentazione del vitigno Galluccio a cura del Comune di Galluccio e della FISAR.
La storia del vino DOC di Galluccio ha radici molto antiche: la prima testimonianza viene fatta risalire al 1429 ad opera del famoso umanista Giannantonio Campano, allievo del cardinale Iacopo Ammannati. Questi scrisse proprio al cardinale una lettera in cui dichiarava quanto amasse il vino di questa zona e quanto fosse orgoglioso dei propri natali, visto che era originario di Cavelle, vicino Galluccio “Lì sono nato e quali siano i miei costumi ed il mio talento te lo dirà questa dolce uva che ti mando”.
A seguire degustazione con i vini delle cantine Fontana Falcone, Porto di Mola, Telaro di Galluccio.
– Ore 20.30: Concerto Jazz di Lello Petrarca Trio
29 agosto 2020
– Ore 18.00 – 20.00: Inizio visite guidate
– Ore 18.30: Presentazione del volume “Il cuore ha una sola voce” di Gennaro del Prete
Intervengono:
- Mario Senatore, Poeta
- Renato Cocozza, Pittore
- Francesco D’Alonzo, Associazione Costumi Campania Antica
– Ore 19.30: Presentazione del vitigno Asprinio d’Aversa a cura della cantina Magliulo e della FISAR.
Molte sono le ipotesi delle origini di questo “grande piccolo vino” come lo definì lo scrittore Mario Soldati. Fonti non ancora accertate raccontano di Louis Pierrefeu, cantiniere di corte di Roberto d’Angiò, il quale individuò nei dolci declivi vicino Aversa il suolo ideale per impiantare le viti capaci di assicurare alla corte normanna una riserva di spumante sostitutiva dello Champagne. C’è invece chi lo associa al volere di re Luigi XII di Valais il quale, giunto nella nostra penisola, importò dalla Francia una certa quantità di vitigni che, impiantati nelle terre del Casertano, produssero l’Asprinio. Anche la moglie di Gioacchino Murat, Carolina Bonaparte, pare ne rimase stupita tanto da scrivere una lettera al marito lodandone le pecurialità. Storia e leggende a parte, resta il fatto che l’Asprinio è uno dei vini più importanti di Caserta e provincia, per via delle spettacolari viti maritate ai pioppi (reminiscenze etrusche) e dell’aspetto organolettico distintivo e inconfondibile, caratteristiche notate ed apprezzate dai Borbone.
A seguire degustazione con i vini della cantina Magliulo di Frignano.
– Ore 20.30: Concerto Jazz di Onda Nueve String Quartet
30 agosto 2020
– Ore 18.00 – 20.00: Inizio visite guidate
– Ore 18.30: Dibattito: “Il vino Pallagrello nelle terre di Carditello“
Intervengono:
- Jolanda Capriglione, Presidente Centro Unesco Caserta
- Giuseppe Chillemi, Vigne Chigi
– Ore 19.30: Presentazione del vitigno Pallagrello Bianco e Nero a cura della cantina Vigne Chigi di Capua
“U pallarell” nome dialettale del Pallagrello, come tutti i vitigni campani pare sia stato portato dai Greci; conobbe tuttavia il massimo splendore durante la seconda metà del XVIII secolo, sotto il regno di Ferdinando IV di Borbone, che giudicò le due tipologie di Pallagrello (all’epoca chiamati piedimonte rosso e piedimonte bianco perché si pensava fossero originari di Piedimonte Matese) come le uniche due varietà campane degne di figurare nella magnifica e famosa Vigna del Ventaglio di San Leucio di Caserta, un esteso vigneto a semicerchio con dieci raggi, destinati alle dieci varietà più prestigiose del Regno delle Due Sicilie. Questo vino non mancava mai sulla tavola dei pranzi di corte: il Re Ferdinando era difatti assai colpito dall’ebbrezza che donava e non perdeva occasione di offrirlo soprattutto agli ospiti francesi al posto dei loro vini già allora molto famosi.
A seguire degustazione con i vini dell cantina Vigne Chigi di Capua.
– Ore 20.30: Concerto Jazz di Leo Quartieri Quintetto
Ingresso, card e prenotazione (consigliata ma non obbligatoria): prenotazione@fondazionecarditello.org
📞 0823.354433 – 339.6861632
💰 Ingresso 5 euro (gratuito per i possessori della card #MyCarditello, studenti under30, diversamente abili con accompagnatore ed over65)