La città di Caserta, cestisticamente parlando, è stata sempre associata a due colori: il bianco e il nero. Il bianco è il colore della positività, rappresenta la luce, è il ponte che unisce l’uomo all’universo e a tutte le possibilità del mondo. Il nero, invece, rappresenta il buio, la chiusura, il punto di non ritorno. E poi c’è il grigio, con le sue 50 e più sfumature (per citare la famosa pellicola di Sam Taylor-Johnson), che è il colore che rappresenta l’assenza di stimoli e l’anonimato.
Ebbene gli ultimi 7 anni “di vita” della JuveCaserta sono stati caratterizzati dalla presenza sempre più forte di quest’ultima tonalità di colore che, il più delle volte, si è avvicinata al nero piuttosto che al bianco a causa di moltissimi fattori tra cui la mancanza di un progetto sportivo forte e sostenibile che ha determinato un “vivere alla giornata” costante e persistente in ogni bollente estate “sotto i tabelloni” del PalaMaggiò.
L’ennesimo triste epilogo di questi ultimi 7 anni, con l’esclusione dello Sporting Club JuveCaserta dalla Serie A2 2020/2021 (la seconda negli ultimi 3 anni solari dopo quella dell’estate 2017), rappresenta l’immagine di una città che ormai è ancorata solo alle memorie del passato, alla finale di Coppa delle Coppe di Atene nel 1989 contro il Real Madrid ed allo scudetto del Forum di Assago nel 1991, e che non è riuscita a costruire un presente, ma soprattutto un futuro, all’altezza di quei successi.
Una città che, per bocca del suo primo cittadino, Carlo Marino, ha subito preso le distanze dalla trattativa Nevola-D’Andrea portata avanti dal suo assessore comunale Emiliano Casale e che, tramite la sua tifoseria, ha mostrato nelle ultime stagioni, ed in particolare nelle ultime due, una certa distanza dal PalaMaggiò, tranne quei 1.000-1.500 “aficionados” che sono stati una presenza più o meno fissa sulle tribune del palazzo “dei 100 giorni”.
E dire che quando il 25 Maggio è avvenuto ufficialmente il passaggio di quote da Antonello Nevola a Nicola D’Andrea, nonostante l’iniziale scetticismo riconducibile alle promesse mancate degli ultimi anni, tutti (o quasi) in città hanno sperato in un futuro radioso per la JuveCaserta. Ma alla fine si è rivelato tutto un “fuoco di paglia”, un’illusione per il popolo bianconero.
Illusione che è partita lo scorso 6 Giugno, giorno della conferenza stampa di presentazione “del nuovo assetto societario dello Sporting Club JuveCaserta. Il nuovo amministratore delegato del club bianconero Nicola D’Andrea sarà lieto di illustrare scenari ed obiettivi futuri.” Così recitava parte del primo “comunicato stampa” della nuova società bianconera.
Infatti, nel primo incontro con i giornalisti, D’Andrea non ha presentato alcun membro dello staff dirigenziale, glissando con un “tra qualche giorno sveleremo tutto, anche gli sponsor”. Oltre a ciò, a precisa domanda su dove sarebbero state reperite le risorse per coprire il budget per la stagione sportiva 2020/2021, il presidente bianconero dichiarò che: “Al momento ci sono già degli sponsor che possono darci una mano, ma sul budget….beh, lo sapete meglio di me quanto costa una stagione!”. Sponsor che sono stati annunciati più di un mese dopo, il 13 Luglio, ovvero la Is.Ve.C e il Gruppo Battistolli, oltre la conferma dello sponsor tecnico Givova, avvenuta il 16 Giugno.
Intanto, con il passaggio di quote, incombevano le prime scadenze importanti per la nuova proprietà: in primis il pagamento dell’ultima rata FIP, la rata straordinaria Covid-19, con scadenza 10 Giugno, e successivamente il saldo dei lodi esecutivi di Andrea Michelori, Peyton Siva e Olek Czyz dovuti alla precedente Basket JuveCaserta Srl (collegata con sentenza FIBA alla nuova Sporting Club JuveCaserta) e l’ottenimento delle liberatorie da parte di giocatori e staff tecnico per la stagione 2019/2020.
Scadenze che rappresentavano una “conditio sine qua non” per l’iscrizione al campionato di A2 2020/21 e che, riportando le testuali parole di D’Andrea durante la conferenza stampa del 6 Giugno, “abbiamo già messo in sicurezza”, con tanto di “comunicati social” ufficiali emessi il 9 e il 30 Giugno scorsi. Anche se la verità, come è poi stato appurato, è stata totalmente diversa, dato che il 6 Luglio è arrivata la penalizzazione di 3 punti per aver pagato il 16 Giugno l’ultima rata FIP (contro la quale è stato presentato ricorso, ma del quale, tuttavia, non si conosce l’esito) e che sono stati proprio questi documenti mancanti, oltre al non rispetto del valore massimo di 1.5 del rapporto tra ricavi, indebitamento e patrimonio netto, a determinare il secondo ravvicinato “de profundis” del team casertano.
È partita poi una massiccia rivoluzione “mediatica” per la JuveCaserta che ha proceduto, il 7 Giugno, ad un cambio del logo e ad un uso sempre più frequente delle sue pagine FB ufficiali “JuveCaserta Basket Official” e “Sporting Club JuveCaserta”, con quest’ultima che ha subito un doppio cambio di denominazione (prima “Academy JuveCaserta” e poi “JuveCaserta Basket”), oltre che del suo profilo Instagram.
E qui si apre un altro aspetto “particolare” adottato dalla nuova società bianconera: l’utilizzo dei social network, e non della mail dell’ufficio stampa, per la diffusione dei comunicati. Questo nuovo “modus operandi”, però, invece di portare una ventata di freschezza, come auspicato dalla nuova dirigenza bianconera con l’ingresso nell’ufficio stampa di Silver Mele e Salvatore Caiazza, ha gettato ancora di più in delle giustificate confusioni e perplessità la piazza casertana, ed in particolare gli organi di informazione che non hanno potuto fare altro che attenersi a questa nuova modalità di comunicazione.
Tuttavia, anche qui si è palesata tutta l’inesperienza della “nuova” JuveCaserta che, invece di usare i social network per quello che effettivamente dovrebbero essere (ovvero un mezzo di divulgazione di notizie), ha usato le proprie pagine FB bannando i tifosi dal commentare i post al primo commento “dubbioso” e diffondendo comunicati contro i giornalisti, rei di aver riportato sulle loro testate notizie errate sulla mancata iscrizione al campionato di A2, in particolare dallo scorso 25 Luglio. Cosa che, a conti fatti, si è rivelata poi essere vera.
Nonostante il rapporto con stampa e tifoseria stava incominciando ad incrinarsi, D’Andrea è andato convinto per la sua strada portando avanti la sua linea, rivoluzionando lo staff dirigenziale (con Lorenzo Marruganti GM, Linton Johnson DS e Antonio Terracciano Team Manager), lo staff tecnico (Max Oldoini nuovo coach con assistenti Andrea Bonacina ed Agostino Terracciano) e definendo già la metà di quello che sarebbe dovuto essere il nuovo roster per la A2, con la conferma di Paolo Paci e gli ingaggi di Matteo Schina, Matteo Piccoli, Lorenzo D’Alessandro e Kirill Korsunov.
Inoltre, ha informato la piazza casertana di un incontro nella sede nazionale FIP a Roma con Petrucci avvenuto lo scorso 1 Luglio, oltre che del lancio, 15 giorni più tardi, di un’iniziativa di crowdfunding che avrebbe dovuto aumentare il capitale sociale da 10.000 euro a 2 milioni di euro, anzi, volendo riportare un commento scritto da uno degli amministratori della pagina FB “JuveCaserta Basket Official“, “di puntare a qualcosa di più del capitale di Armani che è di 3 milioni di euro.”
Ma ormai la fiducia della piazza nel nuovo proprietario continuava sempre più ad affievolirsi. Perchè, nonostante i comunicati social ufficiali, i problemi relativi a liberatorie, BAT e debiti pregressi erano ancora lì che dovevano essere risolti.
Gli ultimi giorni del mese di Luglio sono stati caldi, come in ogni estate da 7 anni per la città della Reggia.
Arriviamo quindi al 30 Luglio quando D’Andrea rivelava che “lo Sporting Club JuveCaserta è riuscito ad azzerare l’indice di indebitamento della stagione sportiva 2019-2020, spostando i debiti accumulati dalla vecchia proprietà sulla prossima stagione”, e poi al 31 Luglio, dove la società casertana annunciava “di aver consegnato tutti i documenti richiesti dalla Comtec per l’iscrizione al prossimo campionato di serie A2 di basket”, ribadendo, sostanzialmente, quello che era stato già comunicato ufficialmente un mese prima.
Infine si arriva allo scorso 6 Agosto, giorno nel quale il Consiglio Federale della FIP ha preso atto della comunicazione della Com.Te.C. decretando la non ammissione della JuveCaserta alla Serie A2 2020/2021, nonostante D’Andrea si aspettasse “in dolce attesa e in totale relax” un esito diverso.
Precisiamo, tuttavia, che la comunicazione ufficiale sulle ammissioni alla A2 e sulla formazione dei gironi (già approvati in toto dalla FIP) avverrà il prossimo 7 Settembre quando tutte le altre 27 squadre aventi diritto ed in regola con i controlli Com.Te.C. (compresa la ripescata Cento) presenteranno la fideiussione di 120.000 euro prevista per il campionato. Comunicazione che – ahinoi! – non riguarderà la squadra bianconera la quale, dopo aver “listato a lutto” le proprie pagine FB ufficiali, ha annunciato che “una volta ricevute ufficialmente la comunicazione e le motivazioni della esclusione ci sarà una conferenza stampa dove sarà spiegato nei minimi dettagli tutto l’iter svolto dall’ingresso di Nicola D’Andrea.”
E il futuro cosa riserverà alla Caserta cestistica?
Parafrasando Lorenzo De’ Medici, “del doman non v’è certezza”. Anche se, nelle scorse ore, lo Sporting Club JuveCaserta ha perfezionato la richiesta di ammissione al campionato di Serie C Gold gestito dal Comitato Regionale FIP Campania dopo la delibera del Consiglio Federale FIP. Ammissione che, a seguito dell’avvenuto riposizionamento del Basket Venafro (squadra avente diritto alla C Gold) in Serie C Silver, verrà presumibilmente accolta, ma che dovrà essere completata dal pagamento di tutti i lodi esecutivi…ovvero una delle cause dell’esclusione dalla A2!
Il paradosso è che l’anno prossimo, nei campionati senior regionali gestiti dal Comitato FIP campano, potrebbero esserci due JuveCaserta: lo Sporting Club, che non avrà la possibilità di giocare al PalaMaggiò dato che la condizione – poi non rispettata – per la cessione del contratto di usufrutto della struttura era l’iscrizione della squadra in A2 (e dunque ora l’impianto è tornato in gestione a Raffaele Iavazzi), e l’ASD JuveCaserta Accademy del nuovo presidente Stefano D’Agostino, che era funto da settore giovanile dello S.C. JuveCaserta negli ultimi due anni, che ha richiesto l’ammissione alla prossima Serie C Silver e che potrebbe giocare la prossima stagione …proprio al PalaMaggiò!
A questo punto, riprendendo le parole della tifoseria e del Club Ornella Maggiò, non sarebbe meglio non essere #maipiùjuvecaserta e ripartire con “un progetto autonomo, trasparente, che parta dal basso e che ci garantisca di non rivivere gli incubi del passato, tagliando completamente i ponti con le esperienze pregresse?”