Era stato ricoverato la notte di martedì 29 settembre dopo che il tampone orofaringeo, a cui era stato sottoposto, aveva dato esito positivo.
L’infezione da Covid-19 andava così a complicare uno stato di salute in precario equilibrio, ma i sanitari del Reparto di Medicina d’urgenza dell’Azienda Ospedaliera “Sant’Anna e San Sebastiano” di Caserta, dopo averlo sottoposto a visita ed agli esami di rito, avevano comunque accertato che, pur presentando lievi sintomi, le condizioni generali del Vescovo erano discrete, tali cioé da non suscitare particolari allarmi.
Ricoverato quindi senza avere bisogno di ventilazione assistita, D’Alise ha cominciato il protocollo farmacologico previsto presso il nosocomio casertano.
La situazione è precipitata nelle ultime 48h quando l’infezione ha determinato un repentino ed imprevisto decadimento dello stato di salute di monsignor Giovanni D’Alise.
A nulla sono valsi gli interventi dei sanitari che hanno cercato con terapie d’emergenza di ripristinare un quadro clinico che si improvvisamente compromesso: il cuore del prelato non ha retto, decretandone il decesso.
Il diffondersi della triste notizia ha immediatamente generato incredulità e sconcerto soprattutto nell’intera comunità casertana che perde così la sua guida spirituale.
Nato a Napoli il 14 gennaio 1948, monsignor Giovanni D’Alise fu ordinato sacerdote il 23 settembre 1972. Il 5 giugno 2004 è stato eletto alla sede vescovile di Ariano Irpino-
Questo il comunicato ufficiale diffuso dall’Azienda Ospedaliera “Sant’Anna e San Sebastiano” di Caserta: “Sua Eccellenza, ricoverato presso questa AORN dal 30 settembre per infezione da Sars Cov 2, a causa di un arresto cardiocircolatorio, è venuto a mancare nella mattinata odierna alle ore 06.30. Il quadro clinico era aggravato da insufficienza renale, diabete mellito, cardiopatia ipertensiva e dislipidemia. I protocolli terapeutici previsti per la malattia sono stati tutti applicati. È stato altresì trattato con il nuovo farmaco antivirale Remdesivir. Le sue condizioni cliniche erano stazionarie. Il paziente è stato monitorato costantemente. Alle ore 6.00 si è verificato l’arresto cardiaco e alle ore 6.30, dopo le manovre di rianimazione cardiopolmonare, veniva constatato il decesso.“