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La Lega Pro mette in scena al Pinto una “vergogna” a livello non solo nazionale, costringendo una Casertana, falcidiata dal Covid-19, a giocare (e perdere) con la Viterbese.

Una vergognosa farsa, quella decisa dalla Lega Pro con la complicità della U.S. Viterbese 1908, che crea un pericolosissimo precedente per il calcio professionistico. I vertici della serie C costringono i falchetti, falcidiati dal Covid-19, a giocare comunque con i giocatori superstiti contro una Viterbese il cui presidente Marco Arturo Romano ha avuto fin da subito il solo obiettivo di incamerare in modo “facile” tre punti preziosissimi per la propria asfittica classifica scavalcando proprio la squadra rossoblù.

Già i falchetti la scorsa domenica furono costretti, nonostante che sette calciatori siano risultati positivi ai tamponi, a giocare comunque al “Barbera” di Palermo. In un gruppo di 28 calciatori, sette positivi rappresentano ben più di un segnale della nascita di un focolaio nella squadra rossoblù: ed infatti sabato si sono aggiunti altri tre calciatori portando il totale a dieci. Allertati prontamente i vertici della Lega, le autorità sanitarie preposte, la dirigenza della squadra ospite: tutto inutile!

Non c’è peggior sordo di quello che non vuol sentire!

La Casertana effettua giustamente un altro giro di tamponi ed alle ore 13.00 di domenica si scoprono altri 5 positivi (con il totale che sale pertanto a quindici). Non c’è “ma” che tenga: è un focolaio accertato che mina la salute pubblica, oltre a quella dei diretti interessati e delle loro famiglie. In più, dei rimanenti 9 giocatori, tre di questi lamentano alcuni decimi di febbre. Sembra pertanto cosa ovvia e giusta, secondo le norme applicate in tutto il Paese, che la partita debba essere rinviata in quanto un incontro di calcio è poca cosa rispetto alla gravità di una pandemia da controllare. Sembra, ma non è né per la Lega Pro, né per la Viterbese.

Infatti arriva la decisione della Lega Pro che spiega il perché non si possa rinviare la partita. In base al comunicato ufficiale numero 54/L del 6 ottobre 2020 – che riprende la regolamentazione approvata dal Comitato Esecutivo dell’UEFA il 3 agosto 2020 – “viene previsto al punto 2 che, qualora vi siano meno di 13 calciatori della rosa della prima squadra che siano risultati negativi al virus SARS-CoV-2, su istanza del club interessato, la Lega potrà autorizzare il rinvio della gara e la riprogrammazione della stessa alla prima data utile. In tale conteggio, per prassi consolidata, devono essere presi in considerazione anche i calciatori squalificati e infortunati facenti parte della rosa della prima squadra. Una casistica nella quale – sottolinea la Lega Pro – non rientra la società Casertana che all’esito dei test effettuati, risulta avere un totale di 16 calciatori negativi al virus SARS-CoV-2 facenti parte della rosa della prima squadra. Tale situazione non ha pertanto consentito il rinvio della gara”.

Cioè, in altre parole Buschiazzo e Konate – che non possono giocare perché squalificati – con Matarese, vittima di un grave infortunio al crociato, e Bordin, che ha subito una frattura proprio a Palermo, sono da considerare “abili ed arruolati”? Incredibile!!!

Ma la Lega continua ricordando che “la deroga che prevede per i club per “una sola volta nell’arco della stagione regolare del Campionato Serie C 2020-2021” la possibilità di chiedere il rinvio della gara qualora “quattro o più calciatori della rosa della prima squadra dovessero risultare positivi al virus SARS-CoV-2”, è stata già utilizzata dalla società Casertana in occasione della gara Bisceglie – Casertana che doveva essere disputata lo scorso 16 dicembre e che è stata rinviata a data da destinarsi proprio su istanza del club. Siamo purtroppo consapevoli delle gravi difficoltà che la pandemia sta generando alle nostre società, ma come Lega – conclude la nota – abbiamo il compito di applicare le regole in maniera uniforme per tutti i nostri club anche in situazioni come questa in cui tale compito è particolarmente gravoso. Ci sono stati confronti e collaborazione continua con i club e le Autorità.  La situazione che viviamo è complicata e può presentare più casistiche: la garanzia può essere solo il regolamento Uefa che viene applicato”.

Tra l’incredulità generale dei rossoblù per una decisione assurda ci si avvia quindi a giocare con soli nove uomini, ma, visto lo stato febbricitante di tre calciatori, interviene l’ASL Caserta per effettuare su questi un ulteriore tampone. La Casertana chiede quindi la proroga consentita dei canonici 45’ prima di scendere in campo. Alle 18,05 i sei superstiti della compagine rossoblù scendono sul terreno di gioco per effettuare il riscaldamento. Alle 18,15 in punto la terna arbitrale e la Viterbese scendono regolarmente in campo, e, dopo qualche istante di suspense, entrano in campo anche i nove falchetti onde evitare la sconfitta a tavolino con l’ulteriore sanzione di un punto di penalizzazione in classifica ed una forte multa.

E buonanotte al …principio di salvaguardare in primis la salute pubblica!

Si scende in campo per mettere in atto una grottesca ed ipocrita farsa in un clima ovviamente surreale. Si comincia in surplace con la Viterbese che chiaramente non preme, attendendo le opportunità giuste, mentre la Casertana è chiamata a reggere l’urto e limitare i danni. Sono proprio i falchetti a tentare l’assalto alla porta avversaria con Origlia al 2’ e Fedato al 4’, ma in entrambe le occasioni la sfera si perde alla destra di Daga. Stessa sorte tocca al tiro di Bezziccheri all’8’. All’11’ la porta di Avella trema per tre volte nella stessa azione con due tentativi di Bezziccheri ed uno di Rossi che si infrangono sulla traversa; nell’ultima occasione è decisiva la smanacciata del portiere casertano che devia la palla sul legno. Al 19’ la Viterbese sblocca il punteggio: dopo un paio di cambi di campo, la palla arriva a Salandria che, dal vertice sinistro dell’area di rigore, fa partire un tiro che, forse leggermente deviato, inganna Avella. Al 29’ Simonelli prova un tiro a giro, ma la mira non è precisa e la palla si perde sul fondo. Al 40’ Avella esibisce la sua consueta reattività deviando in angolo deviando in angolo una bordata di Simonelli dal limite. Termina il primo tempo.

Si torna in campo e, dopo appena 5’, la Viterbese raddoppia. C’è un “generoso” calcio di rigore a favore degli ospiti per un atterramento in area di Rossi ad opera di Petruccelli. Sul dischetto si presenta lo stesso Rossi che trafigge Avella. Acquisito il doppio vantaggio, la farsa diventa pura accademia con la Viterbese che cerca manovre avvolgenti per aggirare la pur sguarnita retroguardia rossoblù. Al 17’ Rossi fa tris raccogliendo di testa, in tuffo, un cross di Bianchi che Bezziccheri non aveva intercettato.  Al 23’ applausi dei pochi presenti per Petruccelli che trova il coraggio di tirare da lontano, ma il suo tentativo e di poco distante dalla porta di Daga. La partita assume i connotati di un test infrasettimanale, la Viterbese non più voglia di affondare i colpi e la Casertana deve solo contenere qualche tentativo di pressing laziale, tra l’altro neanche poco convinto. Taurino effettua i cambi a sua disposizione, mentre Guidi quando guarda verso la panchina, per forza di abitudine, ma vede solo i suoi collaboratori.  Finisce con lo stesso risultato che la Casertana avrebbe subito se non fosse scesa in campo, ma almeno i falchetti hanno risparmiato il punto di penalizzazione derivante dalla rinuncia. Ben contento invece il presidente della Viterbese che, con i tre punti “in tasca“, dopo essere, insieme con i suoi, tornato negli spogliatoi, lascia subito il Pinto senza avere neanche il coraggio di presentarsi in sala stampa per tentare in qualche modo di giustificare un comportamento ingiustificabile che appare più simile ad un “furto” che ad un atto sportivo. La Casertana FC adesso aspetta ora il compimento del secondo atto di questa rivoltante farsa mercoledì sera quando i superstiti dovranno scendere in campo al Menti di Castellamare di Stabia.

Che vergogna per la Lega Pro!

A fine della “farsa“, mentre i laziali abbandonano precipitosamente lo Stadio “Pinto“, nella sala stampa “Mario Iannotta” la conferenza stampa, trasmessa in diretta dai canali di Radio PRIMARETE Caserta, è tenuta dal Presidente della società Giuseppe D’Agostino, dall’allenatore dei rossoblù Federico Guidi e dal capitano dei falchetti Gigi Castaldo che manifestano pubblicamente tutto il loro disgusto per questa messinscena a cui sono stati costretti:    https://www.facebook.com/casertanafootballclub/videos/399430651393007

CASERTANA – Viterbese 0 – 3

CASERTANA: Avella, Santoro, Petruccelli, Castaldo, Fedato, Ciriello, Matese, Origlia, Polito. All. Federico Guidi

VITERBESE (4-3-3): Daga; Baschirorro, Bianchi, Markic, Urso (65’ Falbo); Salandria (78’ Menghi E.), Bensaja, Palermo (65’ Sibilia); Bezziccheri, Rossi, Simonelli (72’ Galardi). A disp. Borsellini, Maraolo, Tounkara, Calì, De Santis, De Falco, Menghi M., Ferrani. All. Roberto Taurino

ARBITRO: Paolo Bitonti di Bologna (Assistenti: Fabrizio Aniello Ricciardi e Antonio Marco Vitali di Ancona; IV ufficiale: Giorgio Vergaro di Bari)

RETI: 19’ Salandria; 5’st (rig.) e 18’st Rossi

NOTE: serata mite, terreno in perfette condizioni; partita disputata con assenza di pubblico; angoli 2-1 per la Viterbese; ammoniti Bensaja e Matese; recupero pt 0’ e pt 1’

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Ultimo appuntamento dell’anno questo lunedì pomeriggiodalle ore 19.35 (ed in replica appena inizia il mercoledì alle ore 00.05), sulle frequenze di Radio PRIMARETE (sui 95.00 Mhz in FM, in DAB+ sul canale 10A del mux CREADAB oppure in streaming su pc, tablet, iphone e smartphone dal sito https://www.radioprimarete.it) con “Calcisticamente Parlando”, il magazine condotto in studio da Salvatore Orlando e Cesare Monteleone con il contributo di Giovanni Pasquariello e la regia di Lorenzo Schiavone.

Possono partecipare alla trasmissione anche le ns. ascoltatrici ed i ns. ascoltatori con WhatsApp o sms al 338.99.48.576, mail a diretta@radioprimarete.it oppure msg sulla pagina ufficiale FB di Radio PRIMARETE.

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